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Distretto biologico Maremma, nasce Assemblea sette Comuni

Oltre 1.300 aziende agricole bio. Sindaco Grosseto presidente: "Obiettivo diventare punto riferimento europeo"

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GROSSETO – Distretto biologico Maremma, nasce assemblea sette Comuni.

Costituita nella sala del Consiglio Comunale di Grosseto l’Assemblea di Distretto Biologico della Maremma.

A farne parte, i sette Comuni firmatari Grosseto, Capalbio, Castiglione della Pescaia, Magliano in Toscana, Manciano, Orbetello e Scansano. I referenti delle aziende coinvolte CIA Grosseto, Coldiretti Grosseto, Confagricoltura Grosseto, Coordinamento Toscano Produttori Biologici. Gli Enti Parco regionale della Maremma, Ente Terre Regionali Toscane e la Fondazione Polo Universitario Grossetano.

Votato all’unanimità presidente dell’Assemblea il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna. Simone Cucinotta segretario. Fabrizio Filippi, Coldiretti,  vice presidente.

Costituito soggetto referente del Distretto ai sensi della normativa regionale toscana.

Braccio operativo del Distretto biologico, che risponde al nome di Associazione del Distretto biologico della Maremma. Con 51% di partecipazione di imprese private e 49% di parte pubblica.

Il sindaco Vivarelli Colonna neo eletto presidente, Cristian Stivaletti nuovo vice presidente e Ariane Lotti nuova segretaria tesoriere del Consiglio direttivo dell’Associazione Distretto Biologico.

Vivarelli Colonna: “Si tratta di un progetto ambizioso che nasce dalla naturale vocazione agricola del nostro territorio. L’obiettivo dichiarato è quello di promuovere la conversione alla produzione biologica. Incoraggiare la diffusione e la valorizzazione dei prodotti biologici a livello locale e favorire la loro commercializzazione sui mercati esterni. Tale scopo mira anche a promuovere la cultura dell’agroecologia e delle pratiche biologiche, al fine di favorire la coesione e la partecipazione degli attori coinvolti”.

Attualmente, su un totale di oltre 5.000 aziende agricole presenti nei sette comuni del distretto, ben 1.341 conducono già la propria attività con metodo biologico certificato. L’associazione si prefigge l’obiettivo di superare la soglia del 50% nei prossimi anni, sviluppando attentamente le risorse al fine di salvaguardare l’ambiente, la salute e le diverse realtà locali attraverso un’economia circolare.

Vivarelli Colonna: “Questo progetto ha unito Comuni con morfologie diverse, dimostrando il forte interesse collettivo volto a valorizzare al massimo il nostro patrimonio territoriale. Il nostro obiettivo come distretto è diventare un punto di riferimento per l’agricoltura nazionale e internazionale. Nonché un esempio positivo per altre realtà simili che vorranno seguire la strada che abbiamo tracciato. Abbiamo tutte le carte in regola per operare al meglio e creare un brand forte che ci contraddistingua anche a livello europeo. Permettendoci di creare collegamenti e sinergie a livello sovranazionale.

Un ringraziamento a tutti i soci fondatori, ai soggetti coinvolti, alla vicepresidente della Regione Toscana Stefania Saccardi e all’assessore regionale Leonardo Marras per aver creduto nella riuscita del progetto. Insieme possiamo contribuire attivamente al benessere del nostro territorio”.

© Riproduzione riservata

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