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SCARLINO – Venator, azienda del polo chimico di Scarlino, Grosseto, annuncia 41 esuberi.
In sciopero i lavoratori che oggi 23 settembre si sono ritrovati davanti ai cancelli dell’azienda.
“Sorpresa e amarezza” per la decisione dell’azienda Venator di Scarlino di voler ulteriormente ridurre il personale espresse dalla Regione Toscana con gli assessori all’ambiente Monia Monni, e all’economia Leonardo Marras, che chiedono a Venator di presentare soluzioni alternative alla gestione dei gessi rossi.
Oltre alla sorpresa gli assessori manifestano “la loro vicinanza ai lavoratori e l’appoggio allo sciopero”. Quindi: “Non si può sedere ai tavoli a Firenze, hanno aggiunto, per parlare di prospettive aziendali e poi tornare a Scarlino e avviare procedure di licenziamento. Si tratta di un fatto grave che va in totale controtendenza rispetto ai propositi di rimanere sul territorio e avviare un serio piano di investimenti”.
Nella giornata di ieri la Regione, rende noto Regione Toscana, portando avanti il confronto con il coinvolgimento della presidenza e dei due assessorati, aveva convocato un incontro che ha visto partecipare i settori che si occupano di valutazioni di impatto, autorizzazioni ambientali e rifiuti, oltre ad Arpat, con l’obiettivo di assicurare il massimo supporto possibile all’azienda e ai suoi progettisti. La Regione è il soggetto che si occupa di autorizzazioni ambientali, mentre spetta all’azienda farsi carico dei propri scarti sia sotto il profilo economico sia progettuale.
Gli assessori Monni e Marras pertanto invitano “a ritirare i licenziamenti e a presentare soluzioni alternative alle gestione dei gessi rossi sia nell’immediato che nel breve-lungo periodo, realizzando contestualmente tutti gli investimenti funzionali alla riduzione della produzione dei gessi stessi”.