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Trovato morto nell’appartamento il giorno dello sfratto: dramma a Grosseto

È stato proprio l'ufficiale giudiziario a fare la macabra scoperta. Scoppia il caso politico: Sunia e M5S stigmatizzano l'evento

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GROSSETO – Dramma sociale a Grosseto: un uomo di 37 anni è stato trovato morto, per impiccagione, nell’appartamento sotto sfratto. A trovarlo proprio l’ufficiale giudiziario che si era presentato per eseguire il provvedimento.

Inutile l’intervento dei soccorsi. Sul posto gli agenti di polizia, gli uomini della polizia scientifica e il pm di turno.

Il tema ha scatenato il dibattito politico. Il segretario regionale del Sunia, Fabio Seggiani: “La tragedia che si è consumata a Grosseto, con la morte del trentasettenne trovato durante l’esecuzione di uno sfratto con forza pubblica, è la più cruda e vera rappresentazione di un dramma che non può più essere né nascosto né sottaciuto. Il diritto alla casa richiamato dalla Costituzione è calpestato quotidianamente da una mancata risposta ad un problema strutturale tanto profondo nella vita delle persone quanto numericamente grande ed in crescita esponenziale”.

“Senza colpevolizzare i proprietari di casa che esercitano un proprio diritto – prosegue – il vero problema è nel non riconoscere che dietro l’impossibilità a pagare l’affitto ci sono percorsi di vita di persone che hanno scelto o dovuto uscire dal proprio nucleo familiare, che hanno intrapreso il loro percorso di vita ma che ad un certo punto ha incontrato un problema: una separazione, la perdita del lavoro, una malattia ed ecco lo sprofondare, quando perdi la casa perdi tutto, anche te stesso. Presidiando gli sfratti con forza pubblica, 2 ieri nella sola Firenze, vedo facce e sento storie di famiglie, lavoratori e lavoratrici, donne sole con figli che tra la disperazione, la vergogna o la convinzione di non aver fatto tutto il possibile preparano scatoloni senza avere un posto dove andare perché il mercato degli affitti in Toscana è inaccessibile per due terzi dei suoi nuclei familiari residenti senza casa di proprietà”.

“Per il governo è tempo, anziché di criminalizzare populisticamente gli inquilini, di fare proposte di legge che rendano ancora più veloci gli sfratti – prosegue ancora – di tutelare rendita e speculazione impugnando provvedimenti legislativi per la regolamentazione degli affitti brevi, faccia un vero piano casa, rifinanzi il contributo affitti per la morosità incolpevole, stanzi risorse per la manutenzione e ristrutturazione del patrimonio abitativo pubblico delle case popolari. Il re è nudo, non è più tempo di restare indifferenti, è il momento delle scelte: da una parte la rendita e il mercato, dall’altra il diritto alla casa per tutti quelli che sono in condizioni di povertà, per chi è povero pur lavorando e per chi basta niente per ritrovarsi nel baratro”.

Interviene anche il gruppo consiliare del Movimento Cinque Stelle: “Il Movimento 5 Stelle Toscana esprime profondo cordoglio per la scomparsa del giovane uomo di 37 anni che, secondo le cronache, si sarebbe tolto la vita a causa di uno sfratto imminente. In queste ore di dolore il nostro pensiero va alla famiglia e alle persone a lui più vicine.”

Lo dichiarano i consiglieri regionali Irene Galletti e Luca Rossi Romanelli, che aggiungono “Questa tragedia richiama tutti noi alla responsabilità di non lasciare sole le persone in difficoltà economica e abitativa. Serve rafforzare gli strumenti di sostegno, dal reddito di cittadinanza regionale agli interventi di emergenza abitativa, e potenziare il patrimonio ERP per offrire una reale alternativa a chi rischia di perdere la casa. Nessuno dovrebbe sentirsi senza ascolto o senza possibilità di aiuto”.

 

 

© Riproduzione riservata

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