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FIRENZE – Evento eccezionale all’ospedale San Giovanni di Dio. La necessità di attivare contemporaneamente 3 sale operatorie, in piena notte, per urgenze indifferibili, ha richiamato in servizio non solo personale delle chirurgie che aveva la reperibilità ma anche personale non reperibile per un totale di 17 professionisti coinvolti in urgenza. Di questi sono rientrati in servizio dalla reperibilità 5 infermieri, 2 chirurghi vascolari, 2 chirurghi generali, 2 anestesisti e 2 ginecologi. In un arco di tempo strettissimo, si sono costituite tre équipe chirurgiche.
E’ successo, rende noto Asl Toscana Centro, intorno alle 2.30 tra sabato e domenica scorsi, nel comparto operatorio al secondo piano del padiglione Vespucci. Le tre urgenze che si sono presentate tutte nel giro di un’ora e che hanno richiesto di attivare contemporaneamente tre sale operatorie, sono state un aneurisma dell’aorta addominale, un infarto intestinale e uno shock emorragico da gravidanza extrauterina.
Stefano Michelagnoli, direttore del dipartimento Specialistiche Chirurgiche di Asl Toscana Centro: “Credo che una simile evenienza non si verificasse al San Giovanni di Dio da oltre 20 anni. Con spirito encomiabile e disponibilità il personale si è messo a disposizione e si sono presentati in servizio anche professionisti non reperibili, consentendo di superare la criticità. Vorrei esprimere a tutti il mio personale ringraziamento e l’orgoglio di appartenere a una comunità di professionisti come quella del Torregalli.
Le tre équipe che si sono costituite d’urgenza nella notte tra sabato e domenica sono quelle della chirurgia vascolare, generale e quella dei ginecologi, dirette rispettivamente da Stefano Michelagnoli, Alessandro Anastasi e Anna Franca Cavaliere. La direzione dell’Anestesia e della Rianimazione dell’ospedale è affidata a Paolo Boninsegni mentre il coordinamento delle sale operatorie a Silvia Fiesoli, coordinatore infermieristico del comparto operatorio
Daniele Cultrera, direzione sanitaria del San Giovanni: “A nome della direzione di presidio esprimo l’orgoglio di appartenere a questa comunità. Ringrazio i professionisti che sono intervenuti per risolvere una criticità davvero molto rara, andando ben al di là del senso del dovere che il nostro personale dimostra quotidianamente. Questa volta è stato necessario dar fondo a una disponibilità e a una generosità fuori dal comune”.