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I sindaci in udienza da Papa Francesco: “Anche io sono sindaco di qualcosa”

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“È sempre un’emozione incontrare Papa Francesco ed è un onore aver fatto parte della delegazione Anci ricevuta in udienza. Le parole che ci ha rivolto sono una spinta a fare sempre meglio, un incoraggiamento a non abbattersi di fronte alle difficoltà e soprattutto una vera espressione di vicinanza e comprensione al nostro ruolo, perché, ha detto Francesco, “anche io sono sindaco” di qualcosa”. Così Matteo Biffoni, presidente Anci Toscana, sindaco di Prato, che ha guidato la delegazione toscana all’udienza di Papa Francesco. Il Santo Padre ha ricevuto una delegazione italiana di sindaci guidata dal presidente nazionale Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari. Con Matteo Biffoni i sindaci toscani Alessandro Ghinelli, Arezzo, Francesco Persiani, Massa, Luca Baroncini, Montecatini Terme, coordinatore nazionale di Anci Giovani, Paolo Masetti, Montelupo. E Simone Gheri, direttore Anci Toscana. Alessandro Ghinelli, sindaco di Arezzo: “Paternità, periferia, pace: sono i tre messaggi affidati dal Papa ai sindaci di tutta Italia per nostro tramite. Paternità/maternità perché il sindaco è come il padre di una comunità. Periferia, che ci consente di vedere l’intero, che dobbiamo rigenerare e far crescere, nella quale troviamo i nostri figli spesso più deboli. Pace, perché le crisi non si trasformino in conflitti. Tutto questo insieme al ricordo di un grande sindaco, Giorgio La Pira”. Luca Baroncini, sindaco di Montecatini Terme, presidente  Anci Giovani amministratori: “Un’emozione ed una gioia indescrivibili e pure”. Francesco Persiani, sindaco di Massa. “Per me è stata davvero una grande emozione poter stringere la mano del Santo Padre e ricevere le sue parole di apprezzamento per quanto fatto in questi ultimi due anni, tanto difficili e complessi, ma da cui ora ci stiamo rialzando mettendo in atto investimenti importanti nell’interesse dei cittadini. Ma come ci ha ricordato, non bastano i finanziamenti, ma occorre saper sognare una città migliore”.
Paolo Masetti, sindaco di Montelupo: “Papa Francesco ci ha ringraziati così: “Attraverso di voi, saluto i sindaci di tutto il territorio nazionale, con grato apprezzamento, in particolare, per ciò che state facendo e che avete fatto in questi due anni di pandemia. La vostra presenza è stata determinante per incoraggiare le persone a continuare a guardare avanti”. Il presidente nazionale Anci Antonio Decaro, sindaco di Bari, ha ricordato: “I due anni che abbiamo alle spalle sono stati anni di lutti e di dolore non solo per l’Italia ma per tutto il mondo. Di questa ferita, il rischio più profondo è la perdita del senso di comunità, di vicinanza e di condivisione. Santità, in questi lunghi mesi i sindaci hanno dovuto e voluto affrontare anche questo tipo di emergenza. Mentre ci prodigavamo per fare quanto ci era richiesto dalle esigenze sanitarie convincere i cittadini a rispettare le regole, riorganizzare gli uffici pubblici, contribuire ad allestire i centri di soccorso e quelli per la campagna vaccinale, coordinare i volontari e fra essi i tanti delle associazioni cattoliche, ci siamo però soprattutto occupati di tenere insieme le nostre comunità e i nostri concittadini”.

© Riproduzione riservata

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