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Politiche 2022, l’intervista. Andrea Romano, Pd: “Forza Livorno sempre”

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LIVORNO – Andrea Romano, deputato uscente Pd e per il Pd del segretario pisano Enrico Letta candidato Camera dei Deputati, collegio uninominale Livorno e Piombino per le politiche del 25 settembre 2022.

Toscano di Livorno, 56 annni, storico e accademico, dottorato di ricerca in storia, professore associato di storia, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle cause del disastro della nave Moby Prince che la sera del 10 aprile 1991 costò la vita di 140 persone nel porto di Livorno.

Andrea Romano sta facendo una serrata campagna elettorale porta a porta, incontrando ovunque le persone.

Onorevole Romano, partiamo dal rigassificatore a Piombino, diventato tema centrale di questa campagna elettorale. Calenda a Piombino è stato contestato non solo per il sì al rigassificatore, ma anche per aver annunciato l’invio dell’esercito a Piombino per il Golar Tundra in porto.

“La proposta della militarizzazione è una provocazione inaccettabile. Non si può rispondere a preoccupazioni legittime ridicolizzandole e proponendo l’esercito. Inoltre Calenda ha un problema in più con Piombino. Da ministro, la soluzione del gruppo indiano per le acciaierie si è rivelata fallimentare. Per cui dovrebbe chiedere due volte scusa a Piombino”.

A Piombino il Pd è sceso in piazza per il no al rigassificatore in maniera trasversale insieme ad altri partiti, compreso FdI del sindaco Ferrari. Quale è la posizione del Pd sul rigassificatore?

“Il Pd locale ha fatto bene a stare dietro a quella protesta che ha molte sfaccettature. Il Pd dice due volte sì: una al rigassificatore e una al dialogo con una comunità molto delusa dalla politica, che ha ragione a offendersi sentendo parlare di compensazioni e con cui, nonostante l’impegno, il Pd è in ritardo. Non voglio parlare di compensazioni. Occorre invece una prospettiva nuova di sviluppo. Ciò che Piombino non ha avuto va garantito”.

Lei andrà a Piombino?

“Certo che sì. Sarò a Piombino sabato 10 settembre in piazza Gramsci. La seconda parte della mia campagna elettorale è nella provincia livornese”.

I sondaggi continuano a proclamare il centrodestra vincitore del voto del 25 settembre. Lei che è a contatto con la gente che percezione ha? 

“La campagna elettorale in realtà è iniziata lunedì 5 settembre. C’è un’enorme quota di indecisi. La partita è totalmente aperta. Ed è una partita che si gioca tra destra e sinistra. Con tutto il rispetto per gli altri, chi pensa di stare in mezzo prende in giro gli italiani. Lo dice la matematica”.

Il Terzo Polo di Renzi e Calenda? Da che parte starà?

“Calenda si è detto disponibile a governare con Giorgia Meloni. Obiettivo del Terzo Polo è far perdere il Pd. Il voto al Terzo Polo è un voto a destra”.

Con il M5S di Conte non c’è stato accordo. I sondaggi lo danno in crescita. Il Pd è pentito rispetto al mancato accordo? Rimane una chiusura anche dopo il voto?

“Con i Cinque Stelle abbiamo lavorato per anni con l’obiettivo di orientarli su posizioni più utili all’interesse nazionale. E su molti temi, Europa, crescita, lavoro, ci siamo riusciti. Purtroppo Conte ha tradito quella stagione di buon governo nell’illusione di recuperare una sortà di verginità perduta. La decisione di Conte di far cadere il Governo è stata irresponsabile e dannosa per l’Italia. Il Pd lavora per il bene degli italiani e non può allearsi con chi ha deciso di sabotare il futuro della nazione”.

Parliamo del Moby Prince, tragedia che tocca profondamente Livorno e l’Italia intera. Lei è  presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta. 

“E’ una delle ferite più dolorose per la coscienza civile del nostro Paese. Mi sono impegnato affinchè tutta la Camera dei Deputati approvasse l’avvio di una seconda Commissione d’inchiesta parlamentare sulla strage nella legislatura appena conclusa. Da luglio 2021 abbiamo lavorato per ricostruire nel dettaglio la dinamica e la responsabilità del disastro. Le pagine di verità sulla tragedia del Moby Prince verranno presentate il 15 settembre alla Camera dei Deputati nella relazione finale”.

Possiamo anticipare alcuni punti?

“Le posso dire che è stato ricostruito con precisione cosa accadde quella notte e lo renderemo noto”.

Bollette aumentate a dismisura. Famiglie e imprese in gravissima difficoltà. Sull’orlo di un baratro economico e sociale. Cingolani ha varato un piano di contenimento consumi gas per gli italiani. Non sarebbe opportuno per gli italiani un aiuto economico sostanzioso? Cosa propone il Pd?

“Ricordo che Draghi ha stanziato 20 miliardi fin qui. Ma va fatto qualcosa in più. Sta per essere varato un nuovo decreto da otto/dieci miliardi. Il Pd propone per le famiglie più esposte la bolletta sociale con un nuovo contratto da fonti rinnovabili con fornitura gratuita  di circa il 50%. Il raddoppio del credito d’imposta per compensare gli extra costi delle imprese per gas ed elettricità. Lavorare perché a livello europeo venga introdotto un tetto comune al prezzo del gas”.

Ma come si spiega un piano di contenimento consumi gas rispetto a un’Italia che, dati pubblicati dallo stesso Mite, sta registrando in piena guerra Russia – Ucraina il record di vendite di gas all’estero?

“Il piano di contenimento è stato chiesto dall’Unione Europea ed è volontario”.

Anche i quindici giorni e il grado in meno di riscaldamento sono volontari?

“Sì. Intanto va ribadito che c’è un ricattatore all’origine che si chiama Putin che a fronte del fatto che l’Italia non sostiene l’invasione in Ucraina impone prezzi maggiori. Anche se la Lega continua a sostenere che se fosse per loro non ci sarebbero le sanzioni. Ma le ha votate, come ha votato il sostegno militare all’Ucraina. La Lega ha una faccia di bronzo perché da un lato ha votato per far cadere il Governo Draghi, dall’altro sta pretendendo che adesso Draghi prenda determinati provvedimenti”.

Con il centrosinistra al Governo il premier sarà Draghi?

“Penso che Draghi non vada tirato per la giacchetta. Oggi il tema è sconfiggere una destra molto pericolosa e antieuropea, molto vicina alla Russia di Putin. Una destra che l’ultima volta che ha governato è stata fallimentare”.

Rispetto a obblighi vaccinali, con in alternativa sospensione lavoro e stipendi votati in stato di emergenza. E rispetto ad aiuti militari votati per l’Ucraina, anch’essi in stato di emergenza. Se tornasse indietro li voterebbe di nuovo?

“Farei di più. Andava fatta anche la legge elettorale insieme al taglio dei parlamentari”.

Oggi come verrebbe gestita una nuova emergenza Covid?

“A inizio pandemia tutti hanno sbagliato. Poi ci sono state risposte. La destra parlava di dittatura sanitaria ed è gravissimo”.

Onorevole Romano, il primo impegno che ha in agenda se viene eletto.

“Un impegno territoriale. Far uscire Livorno e  Piombino da zona di crisi industriale complessa con nuovi investimenti. E per Livorno la sicurezza, con il potenziamento delle forze dell’ordine. Livorno è al centro di traffico internazionale di stupefacenti”.

Il suo segretario Letta è finito al centro delle polemiche per il suo “Forza Pisa” di stampo calcistico. Andrea Romano risponde “Forza Livorno”?

“Forza Livorno sempre. Sa, Letta è un ragazzo pisano. Io sono un ragazzo livornese”.

 

© Riproduzione riservata

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