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Politiche 2022, l’intervista. Lucia Tanti, vicesindaco capolista Noi Moderati

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AREZZO – Lucia Tanti è vicesindaco di Arezzo nella giunta di Alessandro Ghinelli con deleghe sociale, sanità, famiglia e scuola.

Capolista di Noi Moderati per la Camera dei Deputati, collegio plurinominale Arezzo, Siena, Grosseto e Livorno, per le politiche del 25 settembre 2022.

Noi Moderati è forza di centrodestra in coalizione con Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega Salvini Premier.

Lista di centristi che comprende Noi con l’Italia, leader Maurizio Lupi, Coraggio Italia, leader il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, Udc, segretario nazionale Lorenzo Cesa, e Italia al Centro, leader il presidente Regione Liguria Giovanni Toti.

Assessore anche nella prima legislatura Ghinelli, con le stesse attuali deleghe, Lucia Tanti è balzata all’attenzione nei mesi scorsi per le scritte intimidatorie legate a ‘I vaccini uccidono’ a lei rivolte.

Lucia Tanti, laurea in Lettere e Filosofia, proviene da Forza Italia.

Vicesindaco Tanti, voi siete in coalizione con Meloni, Salvini e Berlusconi. Però Noi Moderati deve superare il 3% di sbarramento per l’ingresso in Parlamento.

“Sì. Diversamente rimane comunque un voto valido per la coalizione. E’ un voto buono lo stesso”.

Gli ultimi sondaggi prima del black out elettorale non vi davano ancora al 3%. Quale è la sua percezione in campagna elettorale?

“Credo che ci arriviamo al 3%. Il simbolo è nuovo, non è conosciuto. E’ nato in velocità con le elezioni anticipate impropriamente al 2022. Portiamo la nostra sensibilità di amministratori locali. Di ‘praticoni’, come li definisco io, vicini ai problemi reali. Siamo le istituzioni vicine alle persone. Brugnaro è il sindaco più amato d’Italia secondo Il Sole 24 Ore”.

La pandemia ha avvicinato le istituzioni locali ai territori?

“Sì, abbiamo dato sicurezza alle persone. Ghinelli è stato un fuoriclasse. Ma lo eravamo anche prima. Il sindaco sai chi è, sai dove trovarlo”.

La lista Noi Moderati ha candidato in Toscana persone del territorio?

“Siamo amministratori del territorio. Moderati nel ragionamento ma decisi nel da farsi. La gente ha problemi concreti”.

Il Decreto Aiuti Ter di Draghi fresco di approvazione dà risposte sufficienti a questi problemi concreti?

“E’ un passo avanti. Noi oltre all’agenda Draghi abbiamo l’agenda della signora Maria, cioè di tutti noi”.

I punti principali del vostro programma.

“L’emergenza con la rimodulazione del Pnrr. Il caro vita con una parte immediata per famiglie, imprese, associazioni di volontariato. La prima soluzione, come per la pandemia, è utilizzare i fondi europei, soldi che già ci sono. Usiamoli per calmierare il plusvalore dato da guerra più speculazione. Quindi una nuova rimodulazione dell’autonomia energetica. Basta con i no. Il lavoro. Fisco più leggero, pace fiscale, flessibilità con una riforma strutturale del mercato del lavoro. La sanità con una riforma profonda. Il pubblico da solo non ce la fa. Il privato ha bisogno del pubblico”.

La famiglia tra i vostri punti centrali.

“E’ un punto fermo in assoluto per noi”.

Obbligo vaccinale Covid in aut aut con lavoro e stipendio imposto dal Governo Draghi.

“Credo che il vaccino sia stato una grande soluzione. E che la scienza abbia valore rispetto alla cartomanzia. Un vaccino che ha avuto poco tempo per essere sperimentato però ha dato grandi risultanze”.

E rispetto all’aut aut lavoro e stipendio?

“E’ stata una scelta legata all’emergenza”.

Replicabile per voi?

“Quando si è in guerra serve l’ospedale da campo. Va visto il contesto. Oggi non lo direi perché non c’è quel contesto”.

Il presidente della Liguria Toti, Noi Moderati, ha dato disponibilità ad accogliere il rigassificatore di Piombino. Dichiarazione di intenti da campagna elettorale o il Golar Tundra cambia rotta e da Piombino si dirige in Liguria?

“Credo abbia voluto dare un segnale agli amministratori. Dobbiamo uscire dalla logica di casa mia casa tua”.

Draghi durante la presentazione dell’Aiuti Ter ha definito il rigassificatore a Piombino essenziale per la sicurezza nazionale. Non sembra che da Piombino vada in Liguria. Altrimenti non ne avrebbe parlato.

“Credo anch’io. Noi siamo a favore del rigassificatore a Piombino. Credo però che ci sia stato un errore di comunicazione e di concertazione. Non c’è stato dialogo, ma un’imposizione. Questo non va bene”.

Il sindaco Ferrari, centrodestra FdI, manifesta per il no mentre il centrodestra dice sì.

“Quasi tutti i sindaci scelgono la comunità. Ma il metodo impositorio usato per il rigassificatore a Piombino non è quello che si deve tenere in un territorio. Quando poi sicurezza e opportunità sono superate le cose si fanno”.

Calenda si è appellato all’esercito per il rigassificatore nel porto di Piombino.

“Calenda è fuori di testa. Non è un amministratore. Ha una sensibilità da telenovela. Un amministratore sa che il territorio è riferimento assoluto”.

Calenda però guarda al centrodestra post 25 settembre.

“Renzi e Calenda mi paiono diversi. Rimane il fatto che non si può minacciare un sindaco con l’esercito. I sindaci vanno aiutati non minacciati”.

Perché votare Noi Moderati?

“Perchè siamo immersi nella realtà. Non ci muoviamo per ideologia, ma per concretezza. E dove governiamo lo facciamo bene”.

Primi impegni dal 26 settembre se viene eletta in Parlamento.

“Oltre ai punti già elencati, la capacità di rimanere coi territori. Inoltre c’è una grande emergenza sulle politiche dei giovani e degli anziani. Occorre una ritaratura dei servizi alla persona rispetto alla contemporaneità sui modelli di vita di oggi”.

Vicesindaco Tanti, se eletta alla Camera lascia la giunta di Arezzo?

“No. Rimango a fare il vicesindaco. Diversamente dal sindaco non ci si deve dimettere per la candidatura. Se non fosse stato possibile rimanere a fare il vicesindaco, non mi sarei mai candidata per la Camera dei Deputati”.

 

 

Noi Moderati, i candidati in Toscana per il voto del 25 settembre.

COLLEGI PLURINOMINALI CAMERA DEI DEPUTATI

P01: Giorgio Silli, Eva Betti, Mirko Lafranceschina, Cinzia Petrone

P02: Lucia Tanti, Marco Falorni, Manuela Seriacopi, Gaetana Iatta

P03: Roberto Paolucci, Sara Menci, Giuseppe Alaimo, Eva Betti

COLLEGIO PLURINOMINALE SENATO DELLA REPUBBLICA

© Riproduzione riservata

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