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“In piazza a Roma con Elly e tantissime cittadine e cittadini per dire forte: Gaza, stop al massacro. La pace non è un’utopia, è una responsabilità. Basta bombe, basta morti. Serve un cessate il fuoco immediato e protezione per i civili. La Palestina deve trovare la solidarietà del mondo”.
Così sui social Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, in piazza a Roma sabato 7 giugno per la manifestazione per Gaza.
Manifestazione organizzata da Pd, M5S e Avs: “Siamo in 300mila”.

In piazza a Roma, tra gli altri, Sara Funaro, sindaca di Firenze, e Dario Nardella, europarlamentare PD, sindaco uscente di Firenze
Elly Schlein, segretaria nazionale Pd: “E’ una piazza molto unitaria e inclusiva, lo sentite anche dal palco dove si alterneranno testimonianze di associazioni, ma anche di palestinesi e anche di israeliani che stanno manifestando contro Netanyahu e contro il cinismo di un governo che sta portando avanti un massacro per i propri fini politici. È una piazza che finalmente vede le forze politiche assumersi la responsabilità di rispondere a una richiesta fortissima che abbiamo sentito dal basso. E lo vedete in questa magnifica piazza trasversale, aperta”.
Emiliano Fossi, deputato, segretario Pd Toscana, a Roma: “Una folla piena, viva, determinata. Anche dalla Toscana abbiamo alzato la voce per Gaza. Contro il massacro, contro il silenzio del governo, per la pace, la giustizia, il riconoscimento dello Stato palestinese”.
Nicola Fratoianni, deputato pisano Avs: “È una manifestazione oceanica che travolge tutte le accuse strumentali, quelle più infami come la presunta ambiguità sull’antisemitismo che abbiamo sentito in questi giorni. Travolge l’infamia di queste accuse in un’enorme emozione e l’emozione è una grande leva della politica. Oggi in questa piazza c’è l’emozione potente dell’indignazione di chi non si rassegna, di chi non è disposto a essere complice di fronte al genocidio, allo sterminio, alla pulizia etnica, alle catacombe dell’umanità e del diritto internazionale e della democrazia, anche e soprattutto della nostra. Ecco questo dice questa meravigliosa e straordinaria manifestazione”.
Giuseppe Conte, presidente M5S: “Su questi temi concreti noi ci siamo con chiarezza, forza e determinazione. A noi piace mescolare le bandiere per una giusta causa. Di fatto è già successo. E’ successo per altri progetti politici, per altri obiettivi politici. Ci sono già degli obiettivi che hanno visto le nostre bandiere mescolarsi per rafforzare l’azione politica. Non ci siamo mai sottratti quando c’è un progetto che a noi sta a cuore, come sul salario minimo e anche qui per Gaza”.

Marco Furfaro, deputato toscano Pd: “Una piazza bellissima, senza fine. Per Gaza. Per le decine e decine di migliaia di vite spezzate, per i 15.000 bambini uccisi mentre dormivano o giocavano, per i giornalisti, i medici, gli operatori umanitari eliminati senza un perché, per un popolo a cui è stato tolto tutto, ma non la dignità. Eravamo lì perché mentre il governo italiano tace o fa finta di nulla, noi non ci abituiamo. Non ci rassegniamo all’idea che l’orrore diventi normalità, che una pulizia etnica possa essere derubricata a “difesa”, che i crimini possano avere giustificazioni. Grazie a chi c’era, a questo fiume di gente, alle 300.000 persone in piazza. Grazie a chi ha scelto di stare dalla parte giusta della storia”.
Alessandra Nardini, assessora Regione Toscana,
a Roma: “In piazza, per chiedere che si fermi il massacro del popolo palestinese a Gaza”.
Serena Spinelli, assessora Regione Toscana, in piazza a Roma: “Un intero popolo è oltre lo stremo delle forze: senza cibo, senza acqua, senza accesso agli aiuti umanitari, sotto le bombe e costretto a vedere le proprie case e le proprie città rase al suolo. Oggi siamo in piazza a Roma per dire basta, per chiedere l’immediato cessate il fuoco a Gaza e la fine della guerra. La mobilitazione non può finire qui . Bisogna fermare il governo Netanyahu e bisogna fermare Hamas. Non possiamo restare in silenzio davanti a questa tragedia. Serve un’iniziativa forte della comunità internazionale per porre fine al massacro e aprire la strada a una pace vera, giusta, duratura. Ogni giorno che passa è un giorno di troppo. È nostro dovere far sentire la voce di chi vuole una pace vera, giusta e duratura“.