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“Zio Lucio non c’è più. L’ultima colonna portante della nostra famiglia ci ha lasciati […] È giusto che ora si celebri Lucio Villari, uno dei più grandi intellettuali del dopoguerra, ma per noi è la perdita di un affetto insostituibile. Ci resteranno l’onore di averlo avuto vicino e l’onere di essere all’altezza del suo ricordo e della sua grandezza”.
Così Francesco Villari, nipote del grande storico Lucio Villari commenta con un post FB la scomparsa dello zio, avvenuta nella serata di domenica 16 marzo, all’età di 91 anni, all’ospedale Gemelli di Roma.
Lucio Villari, nato il 26 agosto 1933 a Bagnara Calabra, è stato uno storico e accademico italiano, specializzato nella storia contemporanea. Ha ricoperto il ruolo di professore di storia contemporanea all’Università degli Studi Roma Tre, dove ha contribuito alla formazione di molte generazioni di studenti.
La sua produzione intellettuale è vasta e copre un ampio arco temporale, dal Settecento al Novecento, con un focus particolare sulle idee e la vita sociale.
Tra l’altro, ha scritto insieme al fratello Rosario, anche lui illustre storico, un manuale di storia per le scuola dal titolo La società nella storia. Corso di storia per la scuola media inferiore, pubblicato alla fine degli anni Settanta.
Villari ha collaborato con Rai Storia e con vari quotidiani, in particolare con La Repubblica, per la quale ha sviluppato analisi storiche di grande spessore. La sua capacità di rendere comprensibili temi complessi ha fatto di lui una figura di riferimento per il pubblico di tutte le età.