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LIVORNO – Migranti, lo sbarco di Humanity 1 nel porto di Livorno.
È entrata nel porto di Livorno stamattina martedì 30 maggio per attraccare alla banchina 56 la nave ong Humanity 1. Con 88 migranti a bordo salvati a bordo di un barcone in legno al largo della Libia il 26 maggio scorso.
A bordo ci sono 88 persone provenienti anche da Pakistan, Siria, Egitto, Sudan.
Con loro ci sono dieci minori non accompagnati di cui due hanno un’età inferiore a 14 anni.
E’ la quarta volta che Livorno viene designato porto sicuro.
Dopo Life Support di Emergency nel dicembre scorso e a inizio maggio.
E dopo Sea Eye 4 nel dicembre scorso.
Il Comune di Livorno, sindaco Luca Salvetti, è impegnato nelle operazioni di accoglienza. Come stabilito nella cabina di regia diretta dal Prefetto dell’ Ufficio territoriale del Governo di Livorno. Alla presenza, tra gli altri, della Questura livornese, delle Forze dell’Ordine e degli uffici comunali.
Le operazioni vedono il coinvolgimento diretto del settore della Protezione Civile e del Settore Politiche Sociali e Sociosanitarie con il supporto della Polizia Municipale.
La Protezione civile comunale garantisce il presidio operativo fino alla conclusione dell’intervento. Ed è quindi impegnata come sempre, insieme alla Protezione Civile regionale, nel coordinamento logistico di prima accoglienza nella organizzazione dei locali della Porto 2000. Predisposizione dei gazebo e di tutta la strumentazione utile. E tramite l’attivazione di un apposito numero di segreteria di Protezione Civile insieme alle associazioni nazionali di volontariato coinvolte dalla Prefettura.
Il settore delle Politiche Sociali è impegnato anche nella individuazione e nella messa a disposizione di mediatori culturali e linguistici per tutti i migranti. Nonché nella presa in carico dei minori non accompagnati. Con particolare riguardo ai minori sotto i 14 anni per i quali è necessario individuare un’apposita struttura di accoglienza e garantire il servizio di assistenza educativa. In questo caso è già stata individuata la struttura d’accoglienza e richiesta la presenza degli educatori che si occuperanno di assistere ed accompagnare i minori nella comunità.
Tutti i minori non accompagnati sono presi in carico dal servizio sociale professionale del Settore Politiche Sociali. Che si occuperà di seguire ciascun minore ed elaborare un progetto individuale per l’inserimento socio assistenziale, linguistico, scolastico fino al futuro inserimento socio lavorativo raggiunta la maggiore età.
Il Comune garantisce il presidio degli uffici comunali in coordinamento con Prefettura, Questura, Ausl e le associazioni coinvolte nel progetto di accoglienza.