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CECINA – Ristorante abusivo sul mare a Cecina. Menu fisso di pesce in nero.
Scoperto a Cecina, provincia di Livorno, un ristorante sul mare totalmente abusivo. Ristorante completamente sconosciuto al fisco e privo di autorizzazioni commerciali ed igienico-sanitarie.
Con menu fisso a base di pesce al costo di 25 euro a persona in nero, senza rilascio di documento fiscale.
Riscontrate anche insufficienti condizioni igieniche che hanno determinato la chiusura dell’attività.
Nell’ambito di intensificazione e prosecuzione delle attività di contrasto all’economia illegale e sommersa della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Livorno durante il periodo estivo. Da inizio estate, la Guardia di Finanza di Livorno ha controllato oltre 250 attività. Con 86 sanzioni per violazioni fiscali, in materia di lavoro e regolarità dei pagamenti. Irregolarità anche in merito agli affitti estivi.
Attività che, evidenzia Guardia di Finanza, sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Livorno, vede tutti i reparti sul territorio (dal capoluogo all’Elba, passando per Castiglioncello, Cecina e Piombino) anche approfondire segnalazioni “riguardanti in particolare l’obbligo imposto dal legislatore di accettare i pagamenti con Pos. Il ‘lavoro nero stagionale’ e le violazioni agli obblighi fiscali, anche nei posti più lontani della provincia come Sassetta e Capraia”.
A Cecina dunque scoperto il ristorante sul mare completamente sconosciuto al fisco. Attività ispettiva svolta dalla Compagnia Cecina, “congiuntamente ed in maniera sinergica” con Polizia Municipale di Cecina e Unità Funzionale Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria (Zona Bassa Val di Cecina – Val di Cornia) del Dipartimento di Prevenzione dell’AUSL Toscana Nord-ovest.
Accertati nel locale, rendiconta GdF, la mancata installazione del misuratore fiscale, la presenza di un lavoratore in nero. L’assenza della prevista segnalazione certificata di inizio attività. Insufficienti condizioni igieniche per la preparazione e somministrazione di alimenti e bevande, che hanno determinato la chiusura dell’attività in parola con effetto immediato.
Al momento dell’accesso erano presenti una trentina di clienti, già seduti a tavola.
Le Fiamme Gialle di Cecina hanno rilevato che la gestione del locale è riconducibile ad una società di fatto composta da tre persone, per la quale è stata richiesta d’ufficio l’apertura di una nuova Partita Iva. I responsabili, oltre alla regolarizzazione della struttura, spiega GdF, dovranno pagare sanzioni per circa 10.000 euro, nonché imposte e IVA evasa sui corrispettivi percepiti per le somministrazioni effettuate
Pochi giorni fa, “l’intensificata azione di controllo condotta dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Cecina e della Tenenza di Castiglioncello nei tratti di lungomare caratterizzati da maggiore affluenza turistica, ha portato al sequestro record di decine di migliaia di giocattoli contraffatti”.
Decine di migliaia di giocattoli contraffatti, recanti marchi CE fasulli, “riconducibili ai più noti e ambiti articoli da divertimento per i più piccoli: da Pokemon a Minions, da Peppa Pig a Dragon Ball e molti altri”.
Dopo un primo intervento eseguito nei confronti di commercianti ambulanti individuati sul litorale di Vada, i militari sono risaliti a un primo rifornitore a Castiglioncello, rilevando migliaia di analoghi articoli irregolari. Poi risaliti a un grossista nel cui magazzino hanno trovato oltre diecimila giocattoli contraffatti.
Il commercio dei giocattoli avrebbe fruttato circa 10mila euro.
Mentre la Compagnia di Piombino, nell’ambito del contrasto allo smercio di articoli contraffatti e in ambito di tutela del made in Italy ha individuato un soggetto autore non solo di vendita illegale ma anche di approvvigionamento e stoccaggio di articoli contraffatti.
Lungo la spiaggia di Piombino, nascosto tra la vegetazione, l’uomo ” ha aperto un gabbiotto e iniziato a trafficare con buste e materiale vario”. Le Fiamme Gialle lo hanno fermato, identificato e riscontrato “che stava stoccando, confezionando e armeggiando con decine di articoli contraffatti: borse Gucci, occhiali Versace, cinture Louis Vuitton, borselli Armani, nonché diverse etichette/targhette riportanti marchi contraffatti pronti ad essere apposti su prodotti irregolari”.
Da inizio estate, la Guardia di Finanza di Livorno ha controllato oltre 250 attività. Con 86 sanzioni per violazioni fiscali, in materia di lavoro e regolarità dei pagamenti. Irregolarità anche in merito agli affitti estivi.
Molti, rendiconta Gdf, esposti e molte segnalazioni di cittadini “riguardanti il rifiuto da parte di esercenti di pagamenti mediante POS (ora obbligatorio). E il mancato rilascio di documento fiscale a fronte di pagamenti per servizi/beni estivi, tutti puntualmente verificati dai reparti del Corpo. Nel complesso, oltre 270 gli operatori commerciali controllati dai finanzieri. Che, nell’identificare i lavoratori dipendenti, hanno individuato una dozzina di lavoratori irregolari/in nero. Oltre 60 le attività sanzionate per non aver emesso scontrino/ricevuta fiscale o per inadempienza all’incasso con POS.
40 informative e approfondimenti antimafia effettuate su operatori economici del territorio. Oltre 20 segnalazioni di operazioni sospette.