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Leonardo da Vinci a Livorno, la mostra al Museo della Città

Quindici disegni autografi e il celebre Codice del Volo degli Uccelli. 70 opere in esposizione fino al primo aprile 2024. Sindaco Salvetti: "Capitolo indimenticabile della nostra storia culturale"

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LIVORNO – Leonardo da Vinci a Livorno, la mostra al Museo della Città.

Il vernissage mercoledì 20 dicembre, da giovedì 21 dicembre apre al pubblico fino al primo aprile 2024 al Museo della Città la grande mostra ‘Leonardo da Vinci. Bellezza e invenzione”.

70 opere, disegni e dipinti. Con 15 disegni autografi di Leonardo da Vinci del Codice Atlantico dalla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e il Codice sul Volo degli Uccelli dalla Biblioteca Reale di Torino.

Leonardo da Vinci a Livorno, la mostra al Museo della Città
Leonardo da Vinci a Livorno, la mostra al Museo della Città (Foto Fb Luca Salvetti)

Promossa e organizzata dal Comune di Livorno insieme a MetaMorfosi Eventi e curata da Sara Taglialagamba, catalogo Sillabe. Alla presentazione anche l’attrice Barbara De Rossi.

Leonardo da Vinci a Livorno, la mostra al Museo della Città
Leonardo da Vinci a Livorno, la mostra al Museo della Città (Foto Fb Luca Salvetti)

Sindaco Luca Salvetti: “Siamo entusiasti di presentare questa straordinaria mostra dedicata a Leonardo da Vinci, alla bellezza e all’unicità della sua inventiva e della sua creatività. Un progetto che ha richiesto due anni di instancabile impegno e dedizione.
Portare nella nostra amata Livorno ben 15 disegni autografi del maestro e il celebre Codice del Volo degli Uccelli costituisce un traguardo che ci riempie di orgoglio e trasforma questa esposizione e gli eventi ad essa correlati in un capitolo indimenticabile della nostra storia culturale.

I disegni esposti sono i pilastri fondamentali del percorso creativo e proto-scientifico di Leonardo, essenziali come le radici ad un albero maestoso. Senza di essi, le sue opere maggiori non sarebbero mai nate. Ma soprattutto senza la comprensione della sua prassi creativa non si può essere in grado di avvicinarsi al fenomeno storico che il maestro rappresentò lungo il cammino della sua esistenza: “l’uomo universale”. Grazie ai lunghi e dettagliati studi di Sara Taglialagamba, la curatrice, e dei suoi colleghi, la mostra si propone di immergere il visitatore nell’essenza stessa della genialità di Leonardo. Aprendo una finestra sulla sua mente visionaria e sulla sua vasta e diversificata creatività”.

 

Leonardo da Vinci a Livorno, la mostra al Museo della Città
Leonardo da Vinci a Livorno, la mostra al Museo della Città (Foto Fb Luca Salvetti)

In esposizione anche disegni e dipinti leonardeschi che testimoniano la ricezione e la diffusione di temi di Leonardo. In tutto oltre 70 opere che descrivono il connubio strettissimo tra bellezza e invenzione proprio del genio universale.

Simone Lenzi, assessore Cultura del Comune di Livorno: “Molti si chiedono quale sia il legame tra Leonardo da Vinci e Livorno. Le risposte sono molteplici e profonde e sono radicate nella storia stessa della nostra città. Leonardo è l’emblema del Rinascimento, ispiratore della prima modernità, rappresenta lo spirito autentico di un futuro che attinge alle sue radici. E la città rinata dalla volontà granducale è figlia stessa di quel pensiero, la sua concezione culturale e il suo impianto urbanistico incarnano profondamente il suo spirito.

Una seconda risposta è la presenza in più occasioni dell’artista, a servizio di Cesare Borgia e Iacopo Appiani nel nostro territorio. E le attenzioni che riservò alla città di allora, alla sua marina e all’entroterra, concentrandosi particolarmente su possibili imprese idrauliche dedicate all’Arno. L’ultima ragione è stata la presenza di un importante disegno di Leonardo da Vinci in una prestigiosa collezione livornese e l’interessante, quanto inaspettata, vicenda collezionistica che permise all’opera di entrare nel patrimonio dello Stato Italiano.

La verità è che però questa mostra non vuole essere una celebrazione di Leonardo a Livorno. L’articolazione delle sue invenzioni, la portata delle sue speculazione, la qualità delle sue imprese artistiche, insomma il suo influsso culturale sono pilastri della storia italiana, europea e mondiale. La sua grandezza abbraccia ogni sfaccettatura della vita e della conoscenza, anche attraverso le arti. E questa mostra è un invito a esplorare le profondità della sua mente straordinaria. Offrendo a Livorno, ma non solo, l’opportunità di apprezzare e imparare da uno dei protagonisti della nostra storia”.

Pietro Folena, presidente MetaMorfosi Eventi: “MetaMorfosi è l’impresa culturale italiana più impegnata nelle esposizioni attorno alla figura di Leonardo. Siamo orgogliosi di questo cammino che ha permesso approfondimenti scientifici e restauri significativi. E che ora ci porta ai Bottini dell’Olio, grazie alla sapiente e attenta curatela di Sara Taglialagamba, a quest’originale ‘Bellezza e invenzione’. Il cuore della mostra, coi disegni originali del Codice Atlantico dell’Ambrosiana di Milano e col Codice sul Volo degli Uccelli, indaga la relazione tra la ricerca del bello -culminata nei grandi capolavori pittorici di Leonardo- e l’interesse per la natura e per la scienza. Arte e scienza, quindi, in uno straordinario binomio”.

Sara Taglialagamba, curatrice mostra: “La mostra si articola in quattro sezioni. Leonardo e il suo rapporto con il territorio. Bellezza e invenzione secondo Leonardo. La diffusione e la ricezione di Leonardo tra il Cinquecento e il Settecento. E, infine, l’omaggio allo studioso Carlo Pedretti. Nella prima sezione è indagata la presenza dell’artista a Livorno e nei territori limitrofi, con particolare attenzione ai due soggiorni a Piombino. Nel 1502 per volere di Cesare Borgia e nel 1504 sotto Iacopo IV Appiani.

La seconda sezione rappresenta il cuore pulsante della mostra. Un itinerario cronologico conduce alla scoperta delle opere autografe appartenenti al Codice Atlantico della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano e del Codice sul volo degli uccelli dei Musei Reali – Biblioteca Reale di Torino. La terza parte affronta la diffusione e la ricezione di Leonardo tra i suoi allievi e seguaci. Per scoprire che, ad eccezione di pochi casi isolati, almeno fino alle soglie del Settecento, egli fosse conosciuto come pittore.

Tuttavia, la presenza di un raro documento come il disegno tecnologico 4085 A del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi di Firenze, attesta che, già a metà del Cinquecento, si registra l’effettiva circolazione e fortuna di alcuni disegni tecnologici autografi, alcuni rintracciabili tra le carte di Leonardo, altri andati in parte perduti. La quarta e ultima parte della mostra, alla quale si accede lasciando l’edificio dei Bottini dell’Olio ed entrando negli spazi dell’ex Chiesa del Luogo Pio, sede della Sezione Arte Contemporanea del Museo della Città, è dedicata allo studioso Carlo Pedretti con l’obiettivo di valorizzare sia il ruolo fondamentale all’interno degli studi leonardiani, sia il dialogo ininterrotto tra Leonardo e l’arte del Novecento, da lui sempre incoraggiato”.

Paolo Cova, Direttore scientifico Museo della Città di Livorno: “Mi permetto di rubare le parole di Leonardo: ‘O studianti, studiate le matematiche, e non edificate sanza fondamenti’. Con questa mostra e la riapertura del Museo della Città, con le sue collezioni permanenti, stiamo ri-edificando con eccellenti fondamenta uno spazio che sia pienamente dedicato allo splendido patrimonio artistico di Livorno. Perciò, vi aspettiamo per scoprire l’opera dell’uomo di Vinci, i tanti e piccoli capolavori delle collezioni del Comune e il modo nuovo con cui le raccontiamo”.

© Riproduzione riservata

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