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LIVORNO – ‘Museo della Città’ di Livorno: storia ed arte antica, medievale e moderna
Inaugurata al ‘Museo della Cittàì di Livorno alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani la rinnovata sezione di storia ed arte antica, medievale e moderna nel complesso dei Bottini dell’Olio, in piazza del Luogo Pio.
E lunedì 23 dicembre apertura straordinaria, poi apertura dal martedì alla domenica orario 10-19.
Il sindaco Luca Salvetti spiega che dopo una lunga e fortunata stagione di mostre temporanee, una per tutte la grande esposizione dedicata ad Amedeo Modigliani, l’amministrazione comunale ha voluto rimettere a disposizione di tutti le preziose collezioni civiche antiche medievali e moderne, avvalendosi della direzione scientifica del professor Paolo Cova, in continuità con lo sforzo che ha portato alla sezione arte contemporanea, inaugurata il 28 gennaio 2024.
Sindaco Salvetti: “L’inaugurazione della sezione di Storia ed Arte Antica, Medievale e Moderna del Museo della Città di Livorno è un altro importante tassello che si aggiunge alla rivalutazione del patrimonio civico livornese. Il 28 gennaio di questo anno abbiamo aperto la sezione di arte contemporanea, in estate abbiamo ottenuto la qualifica di museo di rilevanza regionale e siamo entrati nel sistema museale nazionale del Mic, ora questa apertura con il nuovo riallestimento. Un risultato di grande importanza che conferma il lavoro di questa amministrazione, degli uffici comunali e della direzione scientifica. Il ‘Museo della Città’, come da nostro disegno, è stato allestito in modo da riservarne una parte alle mostre temporanee che in questi anni si sono susseguite ottenendo grande successo, a partire dalla grande mostra dedicata ad Amedeo Modigliani nel 2019/20. L’obiettivo è di proseguire in questo percorso aumentando ed arricchendo l’offerta culturale e artistica”.
La nuova sezione trova posto nel cosiddetto ‘trapezio’, parte terminale dell’antico deposito oleario.
La scelta, evidenzia il Comune, non è stata solo quella di razionalizzare gli spazi dedicando una vasta parte della struttura alle mostre temporanee, ma anche di riutilizzare le pannellature e le vetrine del precedente allestimento, aumentare sensibilmente il numero dei manufatti e agire sul totale ripensamento degli apparati didattici, così da offrire una dimensione narrativa specificamente incardinata sul concetto di ‘una storia, tante storie’.
Illustra il curatore scientifico Paolo Cova: “Livorno è una città nuova, voluta e fondata dai Medici per essere il crocevia dei traffici commerciali tra il Mediterraneo orientale, quello occidentale e il nord Europa. Incrocio di genti, d’arte, di mestieri e di culture, città poli-nazionale perché qui riescono a ritagliarsi un ruolo di rilievo importanti comunità straniere: ebrei, greci, armeni, fiamminghi, olandesi, danesi, inglesi, tedeschi e francesi qui hanno prosperato. Una storia incredibile e plurisecolare che non solo ha lasciato una miriade di testimonianze artistiche e una rara stratificazione architettonica ma che è pilastro basilare della cultura livornese di oggi. L’intento è che questa visita al museo con i suoi piccoli e grandi tesori vi spinga a immergervi nella città, per perdersi poi nel mirabile intrigo di strade, piazze, monumenti, chiese e fortezze, tra il porto e il mare, per scoprire ieri come oggi una babilonia di genti e di culture. Qui vi è un unico capolavoro e si chiama Livorno.”
L’allestimento è impostato secondo una concezione contemporanea, polifunzionale e multidisciplinare, con settori dedicati alla storia e all’arte antica, medievale e moderna.
I nuovi apparati didattici sono ricchi di collegamenti con la città, un allestimento che vuole valorizzare al massimo le opere ma anche attento alle ricostruzioni, all’approfondimento sulla storia – anche quella sociale – alle tradizioni, all’arte e alla tecnica.
Il cuore pulsante del nuovo percorso è la sottosezione moderna, con la città delle nazioni che ricopre ampio spazio riflettendo l’identità storica e culturale.
L’idea è quella di costruire un allestimento organico che favorisca la rinnovata comprensione della vicenda multietnica e polinazionale labronica, con un’ampia area dedicata alla Nazione ebraica, allestita insieme alla Comunità Ebraica di Livorno.
Segue una sala con manufatti risorgimentali, utilizzabile per l’attività didattica, necessaria al collegamento con il museo civico ‘G. Fattori’, dedicato alle collezioni artistiche Otto e Primo novecentesche.
Il percorso si completa con un’intera area ideata in dialogo con Istoreco (Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea nella Provincia di Livorno) e dedicata ai fatti salienti del secolo scorso, a celebri figure femminili e alla storia dei musei in città.
La collezione permanente è preceduta da una piccola mostra temporanea, intitolata ‘Entrando al Museo della Città‘, dedicata alla rappresentazione dell’evoluzione urbanistica di Livorno, un viaggio che intreccia storia, arte e cartografia. Attraverso piante storiche e dipinti d’epoca la mostra invita a scoprire come la città si sia trasformata nei secoli, dalle sue origini come piccolo borgo fino alla sua affermazione come importante porto del Mediterraneo. La mostra è realizzata dalla coop Itinera con la collaborazione della professoressa Antonella Capitanio.
Il ‘Museo della Città – Polo culturale dei Bottini dell’Olio’ ha ricevuto il riconoscimento regionale e l’inserimento nel Sistema museale nazionale il 12 luglio 2024 grazie al nuovo progetto di allestimento.