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Acciaierie Piombino, Giani incontra Metinvest-Danieli: “Possibile svolta”

Presidente Regione Toscana: "Tempi nuova operazione di rilancio abbastanza veloci". Chiara Tenerini, deputata Forza Italia: "Tentativo di Giani di intestarsi meriti di Governo Meloni". Assemblea pubblica con sindaco Ferrari

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PIOMBINO – Acciaierie Piombino, Giani incontra Metinvest-Danieli: “Possibile svolta”.

“Un incontro importante che apre per Piombino una fase di possibile svolta”.

Così Eugenio Giani, presidente Regione Toscana dopo la riunione a Firenze con i rappresentanti della cordata Metinvest-Danieli, joint venture tra il colosso siderurgico ucraino e l’azienda meccanica friulana.

A Palazzo Strozzi Sacrati per illustrare il ‘Digital Green Steel Project’, progetto da 2.2 miliardi, spiega Regione Toscana, diretto a produrre, attraverso un forno elettrico ad arco in via di progettazione, 2.7 milioni di tonnellate di nastri d’acciaio l’anno “e rilanciare l’area industriale di Piombino, riportando così la città ad essere un polo di riferimento per la siderurgia in Italia e non solo”.

A Firenze dopo l’assemblea pubblica a Piombino di martedì 5 dicembre sera nell’auditorium del Centro giovani con i tecnici delle aziende per approfondire il progetto di Metinvest e Danieli per l’impianto siderurgico.

Presenti il sindaco Francesco Ferrari, l’assessore al Lavoro e alle Attività produttive Sabrina Nigro, l’assessore all’Ambiente Carla Bezzini e i tecnici di Metinvest e Danieli.

Comune di Piombino: “Prima dell’intesa abbiamo ritenuto opportuno organizzare un momento di approfondimento così da dare l’opportunità ai cittadini di comprendere nel dettaglio quali siano le prospettive: è giusto che la città sia coinvolta e possa conoscere fino in fondo le caratteristiche del progetto. Le due aziende si sono dimostrate subito disponibili al confronto sia con il Comune che direttamente con i cittadini.

L’investimento di Metinvest e Danieli può essere una concreta occasione di rilancio del sito siderurgico e, più in generale, dell’economia del territorio. Ma è necessario e inderogabile, e questo è il nostro preciso impegno, che siano adottate tutte le tecnologie più innovative e le misure utili a proteggere l’ambiente, la salute e la diversificazione economica”.
Chiara Tenerini, deputata, responsabile dipartimento lavoro Forza Italia: “I passi in avanti che si stanno registrando sul progetto Metinvest-Danieli sono dovuti all’azione del Governo Meloni. Che sta attuando con efficacia una strategia industriale di rilancio del polo siderurgico di Piombino. Lo sforzo maldestro del governatore Giani di intestarsi meriti altrui lascia il tempo che trova. Noi continueremo a lavorare con serietà e impegno per il futuro produttivo del nostro territorio e la rinascita delle acciaierie”.

 

Giani: “Abbiamo approfondito insieme una serie di aspetti che sono di competenza regionale. Come il tema delle autorizzazioni ambientali, i collegamenti, il rapporto con le aree demaniali. Tutte questioni che richiedono interventi che dovranno essere portati avanti insieme alla Regione.

Penso solo al tema delle bonifiche. Per le quali è stata la Regione, che aveva messo già a disposizione 47 milioni per la bonifica della falda, a dare il suo assenso allo Stato per riorientare ulteriori 41 milioni del Fondo di Sviluppo e coesione, di spettanza regionale, con cui portare a termine almeno la prima parte di questo intervento fondamentale. Da parte di Metinvest-Danieli ho visto una volontà imprenditoriale, unita a una grande attenzione al territorio”.

Giani riguardo ai rapporti con il gruppo Jsw, attuale proprietario dell’acciaieria ex Lucchini già operativo con i suoi impianti, ha parlato di “interlocuzioni in corso tra i due soggetti. Nel progetto di rilancio dell’attività siderurgica sul sito piombinese, JSW si occuperebbe della produzione di rotaie, mentre Metinvest si occuperebbe nell’area più a est della città della produzione dell’acciaio per i cosiddetti piani o coils.

Utilizzando anche le infrastrutture che sto realizzando, in qualità di commissario sia per i lavori nel porto di Piombino che per il rigassificatore. Come la strada che dal porto si riconnette alla SS 398 dedicando all’area un ingresso autonomo, o quelle che potrebbero riguardare ulteriori bonifiche e le energie rinnovabili”.

Quindi Giani: “Per partire adesso mancano gli accordi fra Governo, Regione, altri enti e i soggetti interessati sulle concessioni, sulle modalità con cui saranno realizzati i forni elettrici. E quelle in base alle quali JSW e Metinvest potranno rapportarsi senza sovrapporsi”.

Giani ha definito i “tempi della nuova operazione di rilancio abbastanza veloci se si pensa che si vuole riuscire a costruire qualcosa di pienamente funzionante nel 2027”.

“Sono molto contento perché questa è la dimostrazione che il lavoro portato avanti in questi anni a Piombino, fa assumere finalmente a questa città e alla Toscana un ruolo di riferimento nella produzione siderurgica nazionale”.

Acciaierie Piombino, Chiara Tenerini:  “Dopo anni di immobilismo, di tentativi andati a vuoto e di promesse non mantenute è il momento dell’assunzione di responsabilità da parte degli investitori. Con il centrodestra al Governo si è finalmente strutturata una prospettiva di rilancio del polo industriale che, con l’affiancamento dell’azienda italo-ucraina a Jsw, può rappresentare un nuovo inizio per tutto l’indotto.

L’obiettivo del tavolo di crisi ministeriale è quello di favorire la nascita di un progetto solido e di lungo periodo. In grado di fornire garanzie sulla produttività delle acciaierie di Piombino, sui livelli occupazionali, sulla sostenibilità ambientale e anche sulla questione relativa alle concessioni demaniali.

È grazie al lavoro che stiamo portando avanti come maggioranza e come Governo se si può guardare con interesse a Metinvest-Danieli. Non certo grazie al rigassificatore o agli annunci fatti durante la campagna elettorale del 2020 e poi spariti dai radar. È il momento di una seria politica industriale che metta in campo soluzioni concrete per il futuro dei lavoratori.

La nostra attenzione è massima, per questo continuerò a dialogare con ministero del Lavoro e MIMIT sul prolungamento della cassa integrazione dei 1.600 dipendenti della Jsw di Piombino, che devono essere tutelati mentre lavoriamo per accelerare il processo di rilancio del settore. Vogliamo restituire Piombino alla sua vocazione industriale perché dalla ripartenza delle acciaierie passa anche la competitività del sistema Paese”.

© Riproduzione riservata

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