Maltempo e scuole chiuse, sindaco Salvetti: “Felice che a Livorno ci sia il sole”

LIVORNO – Maltempo e scuole chiuse, sindaco Salvetti: “Felice che a Livorno ci sia il sole”.

C’è allerta meteo arancione in tutta la Toscana in vigore tutta la giornata di lunedì 30 ottobre. Livorno, come altri Comuni in Toscana, con ordinanza del sindaco Luca Salvetti ha chiuso scuole, parchi, cimiteri. Come ha deciso nelle precedenti allerte meteo codice arancione nei giorni scorsi diramate dalla sala operativa della Protezione Civile regionale.

Livorno, ricordiamo, colpita nel settembre 2017 dalla tragica alluvione che è costata la vita a otto persone. Con il sindaco di allora, Filippo Nogarin, condannato a tre anni con l’accusa di omicidio plurimo colposo aggravato.

Le polemiche social su maltempo e scuole chiuse non mancano. A Livorno, dove nella mattinata di lunedì 30 ottobre c’è il sole, il sindaco Luca Salvetti lunedì 30 ottobre prende posizione via social sulla decisione di chiudere scuole, parchi, cimiteri. Scuole chiuse anche a Carrara, Piombino, Collesalvetti, Camaiore, in Lunigiana, Viareggio, Massarosa, Forte dei Marmi, Stazzema, Seravezza, Follonica. 

Luca Salvetti: “Poche ore fa Regione Toscana e Protezione civile regionale hanno diramato un’allerta meteo arancione. Questo Comune, come molti altri in Toscana, ha preso le decisioni conseguenti, anche in base a un piano protezione civile. Ovvero chiusura delle scuole, dei parchi, dei cimiteri. Stamattina c’era il sole a Livorno. E io ero particolarmente contento e felice. Sono felice perché la mia città non ha subito al momento danni a cose e persone. Potremmo parlare di come dobbiamo riorganizzare tutto il quadro regionale sul rapporto con mondo scuola e diritto allo studio e lo faremo sicuramente. Intanto però sono soddisfatto che la mia città sia stata solo lambita da questa perturbazione pericolosa.

Perché se dovesse arrivare il momento in cui per dire avevo ragione, ho fatto bene a prendere determinate decisioni, dovessi sperare che la mia città subisca danni a cose e persone vorrebbe dire che fare il sindaco non fa più per me”.