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Tagli tpl, Provincia di Livorno: “Mettiamo risorse per bus lavoratori e studenti”

Presidente Sandra Scarpellini: "Con tagli bus urbano ed extraurbano ci facciamo carico noi di trasporto operai verso stabilimenti Livorno e Piombino". Investimento oltre 140mila euro

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LIVORNO – Tagli tpl, Provincia di Livorno: “Mettiamo risorse per bus lavoratori e studenti”.

Tagli tpl, Sandra Scarpellini, presidente Provincia di Livorno: “Condividiamo il totale disaccordo sui tagli alle linee del trasporto extraurbano e le preoccupazioni espresse da alcune sigle sindacali sulla sorte del TPL. Non ora, ma da quasi un anno, la Provincia ha più volte sollecitato la Regione Toscana a ripensare alcune modalità di applicazione del contratto di servizio del Tpl. Proprio a garanzia dell’accesso al trasporto pubblico da parte delle utenze deboli e della connettività tra i territori. Consapevoli che le periferie sarebbero state ancora una volta sacrificate.

Abbiamo sollecitato all’assessorato competente soluzioni che potessero aiutarci a dare risposte a bisogni di lavoratori, studenti e cittadini che non abitano nei centri urbani. In una Provincia che fuori dalla capoluogo ha una rarefazione demografica importante.
Al momento la Regione non ha previsto l’erogazione di ulteriori risorse, se non in minima parte. E l’amministrazione provinciale deve fare fronte, con risorse proprie, all’integrazione delle linee penalizzate, come quelle per il trasporto degli operai verso gli stabilimenti produttivi di Livorno e Piombino”.

Poi Scarpellini sui tagli tpl: “La Provincia però deve fare tutto il possibile per cercare delle soluzioni agli spostamenti da e per i territori limitrofi. Perché sebbene riguardino pochi utenti, sono cittadini che hanno diritto al trasporto. Perciò mettiamo più soldi, sebbene sia nota la condizione dei bilanci provinciali, per farci carico di questa emergenza. Lo facciamo consapevoli di dover adattare le soluzioni alle esigenze che si manifesteranno. E che non sono state evidenziate nelle rilevazioni che abbiamo favorito e sollecitato ai Comuni e altri soggetti interlocutori. Siamo a totale disposizione per questo”.

Per il servizio di trasporto pubblico relativo al territorio della provincia di Livorno, l’applicazione dei criteri individuati dalla Regione nel 2010, a seguito della decisione di affidare il servizio ad un gestore unico, Autolinee Toscane, illustra Provincia di Livorno, ha comportato un taglio di oltre 440.000 chilometri di corse. Con una diminuzione di risorse economiche pari a circa 1 milione di euro all’anno.

La rimodulazione del servizio è stata fatta sulla base dei dati relativi alle presenze sulle varie linee, in particolare quelle che registravano la frequenza più bassa.

Le linee che ne hanno maggiormente risentito, prosegue Provincia di Livorno, sono quelle del trasporto degli operai, le linee 112 e 113, che da sole avevano un costo di circa 550.000 euro. “Basti pensare al crollo di presenze nelle tratte verso gli stabilimenti di Piombino e alla rarefazione delle utenze, dovute al forte calo occupazionale e alla cassa integrazione. Per questo motivo si è scelto di coprire quel tipo di servizio in altro modo, con un investimento proprio da parte della Provincia di oltre 140.000 euro”.

Gli uffici provinciali hanno svolto una serie di incontri con tutte le rappresentanze sindacali, territoriali e di categoria, al termine dei quali è stato predisposto un progetto di servizio di trasporto alternativo che integra la Rete extraurbana T2 entrata in vigore da 8 gennaio 2024.

Tenuto conto dei tempi stretti, “le attività sono state affidate alla ditta Amitour nell’ambito del contratto di servizio già in essere con la Provincia e prevede l’ effettuazione di corse integrative ad orari fissi. Sul percorso della linea 102 Cecina-Livorno-Cecina con partenza alle ore 4.05 da Cecina e successivi passaggi che collegano le stazioni di Rosignano Solvay, Castiglioncello, Quercianella e Livorno. Sul percorso della linea 001 Cecina-Campiglia-Cecina, con partenza alle ore 4.30 da Cecina che collegano le stazioni di Bolgheri, Donoratico e Campiglia, dove l’arrivo è previsto alle ore 5.20. In particolare, a Campiglia gli operai troveranno la coincidenza con il bus della linea AT, proveniente da Follonica, che proseguirà verso gli stabilimenti industriali di Piombino.

Stante il carattere di urgenza, le linee sono in fase sperimentale e saranno passibili di adattamenti e modifiche future per andare incontro alle esigenze dell’utenza.

Per questo motivo, nel mese di gennaio, gli utenti delle linee integrative di Amitour potranno usufruire gratuitamente del servizio”.

Per gli operai di Magna di Guasticce, invece, “l’amministrazione provinciale prosegue l’esperienza già messa in atto in precedenza nell’ambito del progetto MODI’. Ed è già stato attivato il servizio di car sharing/car pooling con tre vetture messe a disposizione. Nel parco auto della Provincia ci sono anche altri due mezzi per soddisfare ulteriori eventuali richieste anche di altre aziende”.

Scarpellini: La preoccupazione per il progressivo declino dell’idea di trasporto pubblico è anche nostra. Per questo, insieme a Upi Toscana e a tutte le altre Province, abbiamo posto con forza il problema alla Regione anche e soprattutto in termini politici. Con l’obiettivo di arginare l’inevitabile impoverimento dei servizi nelle aree deboli e periferiche del territorio. Il nostro obiettivo, quindi, è stato quello di trovare soluzioni adeguate, pur con le scarse risorse a disposizione, che integrano il progetto complessivo di Rete extraurbana T2.

Dove, tra le altre cose, abbiamo salvaguardato il trasporto scolastico per gli studenti delle scuole superiori. Abbiamo rafforzato i collegamenti delle direttrici di trasporto fondamentali con un cadenzamento orario più calibrato. E abbiamo definito uno standard minimo di dotazione di corse, negli orari di minor presenza. Per tutelare l’accessibilità alla rete principale ed ai centri costieri, con l’aggiunta di corse di collegamento tra le aree interne e le direttrici primarie”.

Il progetto di Rete extraurbana T2 e quello integrativo del trasporto degli operai hanno una valenza sperimentale e per questo, sottolinea Provincia di Livorno, ci sarà un’attenta attività di monitoraggio.

In ogni caso, qualora a fronte di criticità segnalate, si rendessero necessarie alcune modifiche, la Provincia “dovrà operare mantenendo inalterati i parametri economici, oppure si dovranno reperire risorse aggiuntive anche con contributo dei Comuni”.

Nei giorni scorsi, l’incontro della Provincia di Livorno con le organizzazioni sindacali territoriali, presenti insieme ai rappresentanti delle categorie dei trasporti e del settore metalmeccanico, convocato a Palazzo Granducale sulla nuova fase del servizio di trasporto pubblico locale al via lunedì 8 gennaio 2024.

© Riproduzione riservata

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