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Terremoto M5S Livorno: addio consiglieri comunali. Avevano detto no a Giani bis

Si dimettono Stella Sorgente e Francesco Belaise, già vicesindaca e assessore in giunta Nogarin: "Impegni professionali". Capogruppo Andrea Morini, ex assessore, passa in gruppo misto: "Scelta difficile e sofferta che mi porterà a cancellarmi da M5S". Avevano annunciato autosospensione con ok online M5S coalizione Pd regionali Toscana

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LIVORNO – Terremoto M5S Livorno. Si dimettono i consiglieri comunali Stella Sorgente e Francesco Belaise. Passa al gruppo misto il capogruppo Andrea Morini.
I tre consiglieri comunali M5S eletti alle amministrative 2024, vinte da sindaco Luca Salvetti, Pd, avevano dichiarato la loro contrarietà alla coalizione M5S di Conte con Pd di Schlein per Giani bis candidato centrosinistra regionali Toscana al voto 12 e 13 ottobre.
Annunciando di autosospendersi in caso di ok a coalizione Pd con voto online iscritti M5S chiesto da Conte per  la Toscana.
M5S a Livorno, come in Consiglio regionale Toscana, è forza di opposizione rispetto a maggioranza Pd.
Parla di impegni professionali Stella Sorgente, che fu vicesindaca in giunta con Filippo Nogarin, sindaco di Livorno 2014-2019, estendendo la stessa motivazione delle dimissioni dal Consiglio Comunale a Belaise, che in giunta Nogarin fu assessore.
Va dritto al punto Andrea Morini: “Una scelta difficile e sofferta, che comprendo possa non essere compresa e accettata da tutti – e che mi porterà a cancellarmi dal M5S nelle prossime ore”.
Prima del voto online M5S che ha dato ok a Giani bis, Sorgente aveva scritto via social: “Meglio soli che male accompagnati….Coerentemente voterò contro il sostegno a Giani, affinché il M5S si presenti da solo alle elezioni regionali”.
Poi dopo il risultato: “Prima di fare qualsiasi scelta ci riserviamo di fare le opportune valutazioni assieme al gruppo territoriale di Livorno”.
La scelta dunque è arrivata. Al posto di Sorgente e Belaise, annunciano Sorgente e  Morini via social, entrano in Consiglio Comunale Lucia Grassi e Daniele Esposito, che fu presidente Consiglio Comunale con Nogarin sindaco.
Stella Sorgente via social: “Ho vinto l’ultimo concorso ordinario per dirigenti scolastici. Quello che non ho ancora avuto tempo di dirvi però è che ho recentemente ottenuto il primo incarico in un istituto comprensivo di Massa”.
Poi: “Questo nuovo incarico mi ha portato anche ad un’altra scelta sofferta, ma necessaria: le dimissioni dal Consiglio comunale.
È infatti per me impensabile riuscire a portare avanti l’impegno in consiglio, assieme ad un incarico dirigenziale nel meraviglioso e complicato mondo della scuola, per di più in un’altra città.
Per questo ho deciso, condividendo la scelta con il gruppo consiliare e con quello territoriale, di rassegnare le dimissioni, che firmerò a breve. Sarebbe stato ingiusto rimanere in Consiglio, lasciando spesso la sedia vuota e senza dare la possibilità ai primi dei non eletti di entrare al posto mio, per portare avanti il lavoro fra i banchi dell’opposizione.
Abbraccio con tanto affetto il mio collega Francesco Belais che ha fatto la mia stessa scelta, per impegni professionali che lo porteranno all’estero: l’amicizia senza barriere che condividiamo da anni andrà avanti, accompagnata da un destino comune, anche se a molti chilometri di distanza fisica, ma non emotiva”.
Andrea Morini via social: “Se era chiaro a tanti che era impossibile anche solo immaginare un sostegno alla candidatura Giani, anche l’ipotesi difficilissima di un’alleanza con il Partito Democratico richiedeva tempi e percorsi congrui per venir metabolizzata dall’elettorato e ancora piú dagli attivisti toscani – e quei tempi semplicemente non c’erano già più.
Ci siamo visti costretti a dare un segnale, come gruppo consiliare livornese, annunciando che ci saremo sospesi dal Movimento se fosse passato il sostegno a Giani.
Qualcuno ci ha detto che avremmo commesso un grave errore, perché, al tavolo con il Partito Democratico tutti i punti programmatici per i quali avevamo chiesto discontinuità erano stati accettati.
Ma Giani, come era facile prevedere, non poteva trasformarsi in un AntiGiani, contraddicendo quanto fatto finora; la sua recente dichiarazione sull’ampliamento dell’Aereporto della Peretola, una scelta acquisita sulla quale non intende tornare indietro, ne è la rappresentazione plastica.
Questa solo la punta dell’iceberg perché anche su gli altri temi, a partire dalla sanità alla multiutility, non vedo come possa essere garantita quella vera e propria inversione a U, richiesta dal programma elettorale sviluppato dagli attivisti del M5S toscani.
Per questo ho deciso di continuare a sedere sui banchi dell’opposizione, passando però al gruppo misto e portando avanti il programma sviluppato a sostegno della candidatura di Valentina Barale.
Una scelta difficile e sofferta, che comprendo possa non essere compresa e accettata da tutti – e che mi porterà a cancellarmi dal M5S nelle prossime ore”

© Riproduzione riservata

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