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Grazie al successo ottenuto contro Urania Milano, la Libertas Livorno ha conquistato il prezioso fattore campo nella post-season dei playout di serie A2 di basket. Resta da definire l’avversario, che sarà uno tra Nardò e Vigevano. Il coach amaranto Di Carlo non fa preferenze: «Nardò ha più talento, Vigevano più compattezza. Ma non conta chi incontreremo: la priorità è migliorare noi stessi, essere pronti emotivamente, sfruttare l’entusiasmo del nostro pubblico e vivere una partita alla volta».
Intanto, per chiudere la stagione regolare, straordinariamente al Modigliani Forum, arriva la Fortitudo Bologna, una sfida dal sapore antico e nobile. Per Di Carlo è un test prezioso: «Affrontiamo una squadra che fa della fisicità e della tattica le sue armi principali. Le squadre di Caja sono toste, abbassano il ritmo e ti aggrediscono. Sarà un banco di prova ideale in vista dei playout».
Contro la Fortitudo – formazione solida e carica di esperienza, capace di contare su americani del calibro di Gabriel e Freeman – la Libertas cercherà conferme. «Vogliamo capire a che punto siamo – ribadisce il coach – e testare la nostra gioventù ed energia contro un avversario di alto livello».
A dare voce all’entusiasmo c’è anche Dorin Buca: «Sarà una sfida dura, ma siamo pronti a dare tutto per ottenere una vittoria importante in vista dei playout. Giocare al Modigliani Forum sarà bellissimo: vogliamo trascinare i tifosi e migliorare l’umore di tutti».
Sarà una partita speciale anche per due ex di turno: Nazzareno Italiano, in maglia Fortitudo per quattro stagioni e mezzo, e Adrian Banks, protagonista a Bologna sia in Serie A che nei playoff di A2. Teatro della sfida sarà il Modigliani Forum, inaugurato proprio con un Livorno-Fortitudo nel 2004, quando l’allora Mabo Basket vinse 91-72. Quel giorno, un giovanissimo Tommaso Fantoni, oggi capitano amaranto, segnò i suoi primi punti da professionista.
I numeri intanto certificano confermano l’evoluzione del gruppo labronico: Banks tira con il 50% da tre, Allinei viaggia a quasi 13 punti di media, Buca a 9,5. Ma per Di Carlo il dato più incoraggiante è un altro: «Abbiamo cambiato modo di giocare, siamo più efficaci e proviamo a correre di più. In certe partite, pochi secondi dopo aver subito canestro, siamo riusciti a replicare immediatamente».