Getting your Trinity Audio player ready...
|
VIAREGGIO – Strage di Viareggio, i familiari delle vittime davanti Montecitorio.
I familiari delle vittime della strage di Viareggio che il 29 giugno 2009 costò la vita a 32 persone hanno manifestato davanti a Montecitorio martedì 24 ottobre.
Protesta organizzata dall’associazione ‘Il mondo che vorrei’.
Alla vigilia di un nuovo processo – che si aprirà il 4 dicembre di fronte alla Suprema Corte – con un presidio davanti a Montecitorio l’associazione ‘Il mondo che vorrei’ ha manifestato “il timore per il rischio che, come già avvenuto per i reati di incendio colpo, lesioni colpose plurime gravi e gravissime e omicidio colposo plurimo, anche l’ultimo capo d’imputazione, il reato di disastro colposo, possa cadere in prescrizione. Qualora la Corte di Cassazione decidesse di accogliere il ricorso presentato dagli avvocati degli imputati che, adesso, chiedono la sospensione del processo rivendicando una questione di illegittimità costituzionale”.
In una nota l’associazione dei familiari delle vittime scrive: “Il 30 giugno 2022 la Corte d’Appello di Firenze, nel processo di quarto grado (appello-bis) della strage ferroviaria di Viareggio del 29 giugno 2009 (sono trascorsi 14 anni e mezzo da quella tragica e drammatica notte), ha condannato 13 soggetti. Tra Ad, presidenti, direttori e dirigenti, delle società coinvolte e responsabili del disastro ferroviario. Mauro Moretti a 5 anni, Soprano ed Elia a 4 anni e 2 mesi, Castaldo a 4 anni, Pizzadini e Gobbi Frattini a 2 anni e 10, e delle società tedesche e austriache con pene da 4 a 6 anni. Pene miti di fronte a 32 vittime, a decine di feriti di cui alcuni gravissimi. Costoro sono stati riconosciuti responsabili di aver provocato la strage ferroviaria di Viareggio. Questo hanno scritto 4 sentenze e 14 giudici”.
Poi: “Tre reati sono già stati prescritti. Per il quinto grado (Cassazione-bis) sono state calendarizzate tre udienze: 4 e 18 dicembre, 15 gennaio 2024. I condannati si appellano alla sospensione del processo per incostituzionalità del reato di disastro ferroviario. La prescrizione, di fronte a stragi come quella di Viareggio, è un mostro nei confronti delle vittime e dei loro familiari. Il dolore dei familiari mai andrà in prescrizione. Le vittime pretendono giustizia. Quando la legge vigente permette a chi è condannato anche in Cassazione di eludere le proprie gravissime responsabilità, cari ministri e cari amministratori di governo e di giustizia o siete in grado di non intendere e volere oppure avete fatto proprio il cinismo dell’incapacità”.