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MARINA DI CARRARA – Open Arms ferma a Marina di Carrara, Pd in visita a bordo.
Dopo la visita del deputato Marco Simiani, Pd, che ha annunciato un’interrogazione parlamentare, venerdì 25 agosto a bordo della Open Arms la senatrice Ylenia Zambito, Pd, con una delegazione dem toscana. Presente anche Stefania Lio, componente segreteria Pd Toscana.
Accompagnate dalla sindaca di Carrara Serena Arrighi.
Open Arms raggiunta da fermo amministrativo del Governo dopo lo sbarco di 196 migranti nel porto di Marina di Carrara. Dove la nave si trova per uno stop di venti giorni a cui si somma una multa di 10mila euro.
Ylenia Zambito: “Insieme ad una delegazione del Pd Toscana, siamo saliti sulla Open Arms, ferma al porto di Carrara, a manifestare la nostra solidarietà all’equipaggio dopo il fermo amministrativo subito per aver effettuato altri due salvataggi dopo il primo. Abbiamo visto che per gli oltre 200 naufraghi che si recuperano ogni volta in mare è disponibile uno spazio angusto.
Per questo abbiamo capito quanto siano disumane le scelte del Governo Meloni di indirizzare i migranti in porti lontani dal luogo di salvataggio. Quanto sia disumano il decreto Cutro che vieta i salvataggi plurimi. Quanto sia ipocrita il Governo che prima chiede aiuto alle Ong per recuperare in naufraghi per poi sanzionarle qualche giorno dopo. E quanto sia assurdo colpire le Ong che trasportano solo il 4% dei migranti che arrivano in Italia”.
Poi Zambito: “Abbiamo capito che il tanto sbandierato accordo che il Governo ha fatto con la Libia non ha sortito alcun effetto. Abbiamo capito che queste persone hanno diritto di essere trattate con umanità e che come dice il presidente Mattarella ‘occorre percorrere strade diverse. Se non se ne avverte il senso di fraternità umana, per una miglior sicurezza'”.
Stefania Lio: “Come Pd siamo contro i decreti disumani del Governo e saremo sempre dalla parte della vita umana, della dignità delle persone e di chi cerca in mare una speranza per una vita migliore”.
Open Arms dopo la notifica del fermo amministrativo a Marina di Carrara, ha sottolineat: “Ricordiamo che nell’ultimo mese il nostro rimorchiatore, la Open Arms, ha salvato 734 persone e ha fornito assistenza ad altre 540, sempre sotto il coordinamento dalla Guardia Costiera italiana. Soccorrere donne, bambini, uomini alla deriva non è una scelta, è un dovere morale e giuridico per chiunque venga a conoscenza della presenza di una situazione di pericolo. Fermare per 20 giorni uno dei pochi mezzi in grado di soccorrere in un momento in cui la crisi umanitaria è al suo apice e il mare è pieno di imbarcazioni in
pericolo, è una decisione pericolosa che implica enormi responsabilità per chi l’ha
assunta”.