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PONTEDERA – Un ospedale che funziona, che cura e che scala le classifiche. Il “Lotti” di Pontedera si conferma un’eccellenza assoluta, piazzandosi al settimo posto a livello nazionale nel Piano Nazionale Esiti di Agenas. Un risultato di prestigio che ha portato l’assessora regionale al diritto alla salute, Monia Monni, a visitare la struttura per ringraziare personalmente il personale.
Accompagnata dal sindaco Matteo Franconi e dalla direttrice generale della Asl Maria Letizia Casani, l’assessora ha voluto incontrare medici e infermieri. “Siete la dimostrazione che la sanità pubblica va difesa e finanziata”, ha detto Monni. La Toscana intende mantenere il suo primato di regione “più pubblica” d’Italia. L’obiettivo è chiaro: ottenere più risorse per proteggere i cittadini più fragili. Il 2026 sarà l’anno della svolta. La riforma sanitaria diventerà tangibile, trasformando l’ospedale in un nodo centrale integrato con il territorio.
A parlare sono i dati. Il presidio conta 279 posti letto e gestisce oltre 10mila ricoveri l’anno. Il Pronto Soccorso lavora a ritmi serrati con 50mila accessi. Ma è l’efficienza a stupire. Il Lotti garantisce l’intervento entro 48 ore per il 98,1% delle fratture di femore, uno standard altissimo. È centro di riferimento per il Parkinson (mille pazienti seguiti) e vanta una chirurgia tiroidea di livello. Anche l’area materno-infantile brilla: quasi 700 parti e il premio Nottola-Luzi per l’umanizzazione delle cure pediatriche.
L’eccellenza clinica si accompagna al rinnovamento strutturale. Dopo l’inaugurazione della nuova dialisi, i lavori proseguono. È in costruzione il nuovo Padiglione F, un’opera da oltre 17 milioni di euro. A breve partirà anche il restyling del blocco parto (1,5 milioni). La rivoluzione tocca tutta la Valdera. Sono pronti 12 milioni di euro per realizzare o ampliare quattro Case della Comunità a Pontedera, Bientina, Ponsacco e Terricciola. Una rete capillare per portare la salute sempre più vicino alle persone.



