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CASCINA – Oltre 15 milioni di euro di investimento per migliorare il sistema di raccolta e trattamento delle acque reflue. Più di 11 chilometri di nuove tubazioni per estendere il ‘secondo tempo’ del servizio idrico. Circa 10mila i cittadini che, in modo diretto o indiretto, beneficeranno degli effetti di questi lavori, con notevoli vantaggi ambientali.
Sono i numeri relativi al progetto sulla fognatura e la depurazione nel comune di Cascina. Un maxi-intervento senza precedenti per il territorio, cominciato nel 2021 e adesso portato a compimento da Acque, gestore idrico del Basso Valdarno, in stretta sinergia con l’amministrazione comunale.
“Ringrazio Acque per la mole dei lavori effettuati sul territorio cascinese e per le migliorie a livello ambientale – sottolinea il sindaco Michelangelo Betti – Questi sono gli interventi di cui il cittadino ha meno percezione, per cui è bene rendere noto il massiccio investimento fatto in concomitanza con il nostro mandato. Questi lavori daranno la possibilità ai cittadini di vivere in un ambiente più salubre e di essere al passo con i tempi. Si tratta di un investimento importante di 15 milioni di euro, che uniti ai quasi 40 milioni intercettati con il Pnrr daranno un nuovo volto a Cascina”.
“Oggi riconsegniamo al comune di Cascina una rete fognaria più ampia, efficace e moderna – spiega il presidente di Acque, Simone Millozzi – con indubbi benefici per la qualità della vita dei cittadini e sensibili vantaggi dal punto di vista della sostenibilità. Quello concluso è un progetto estremamente significativo e di notevole portata che ci consente di raggiungere la copertura totale del servizio di raccolta e trattamento delle acque reflue su tutto il territorio comunale di Cascina. Inoltre, questi lavori garantiscono il completo adempimento alle normative italiane ed europee sulla raccolta e il trattamento dei reflui civili”.
La fognatura. Eliminare gli scarichi diretti ancora presenti nel capoluogo, indirizzando i reflui nel sistema fognario esistente e poi al depuratore di San Prospero. Questo l’obiettivo principale dei lavori per l’estensione della fognatura, raggiunto grazie alla posa in opera di 11 chilometri di nuove condotte, ma anche di 8 impianti di sollevamento, di manufatti di sfioro e di altre numerose opere accessorie. Le operazioni hanno interessato varie zone di Cascina: via dell’Arancio a San Lorenzo a Pagnatico, via di Mezzo Nord e via IV Novembre a San Frediano a Settimo, via di Pratale a Navacchio. E poi ancora le aree di Visignano, Marciana, Zambra e la Zona Artigianale. L’insieme degli interventi, progettati da Ingegnerie Toscane, ha avuto un importo complessivo di 7,2 milioni di euro.
Il depuratore. A questi si sono aggiunti ulteriori 7.8 milioni per il progetto sul depuratore di San Prospero, necessari per superare i limiti funzionali e consentire all’impianto di trattare i reflui provenienti dagli 11 scarichi recuperati e non più diretti in ambiente. Pur mantenendo il processo biologico a fanghi attivi, il depuratore è stato raddoppiato nella parte impiantistica e ammodernato nelle parti obsolete, adottando le soluzioni tecniche più moderne nel settore: dalla realizzazione di un nuovo comparto di grigliatura alla conversione della stabilizzazione-fanghi in denitrificazione, dalla costruzione di un nuovo trattamento-fanghi a un comparto di stabilizzazione fanghi indipendente. La potenzialità di trattamento è passata così da 20mila a 33mila abitanti equivalenti. È stata garantita anche la sistemazione esterna del depuratore con opere di mitigazione ambientale. Il risultato è un impianto di nuova generazione, capace di trattare quantità di reflui superiori, con processi di trattamento più efficienti e un sensibile aumento della qualità e quantità delle acque restituite in ambiente tramite il Fosso Vecchio.