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PISA – La Squadra Mobile di Pisa, dopo un’attenta attività d’indagine, ha individuato il soggetto che lo scorso 13 luglio ha lasciato all’interno in una borsa incustodita all’interno di uno stabilimento balneare di Marina di Pisa due pistole a salve oltre a vario munizionamento, sia offensivo sia a salve.
L’autore del reato, un 17enne residente nel pisano già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato in relazione al reato di porto d’armi od oggetti atti ad offendere.
Era il pomeriggio del 13 luglio quando le volanti della questura giungevano in uno stabilimento balneare di Marina di Pisa a seguito di una richiesta di intervento perché veniva ritrovata una borsa a tracolla incustodita che aveva subito destato sospetto per il suo inusuale peso. I poliziotti intervenuti hanno appiurato immediatamente che all’interno erano contenute due pistole a salve oltre a 18 cartucce di vario munizionamento, sia a salve sia di tipo offensivo.
L’intervento immediato della Polizia Scientifica, unitamente agli operatori specializzati della Squadra Mobile, ha permesso di compiere i primi accertamenti scientifici sul materiale sequestrato e di acquisire tutte le immagini delle telecamere di sorveglianza sia pubbliche che private insistenti sul luogo del ritrovamento.
L’attenta analisi delle telecamere da parte della Sezione specializzata in criminalità minorile della Squadra Mobile di Pisa ha permesso di isolare le effigie del soggetto che nel corso della nottata precedente, allarmato dall’intervento delle volanti in relazione ad una colluttazione avvenuta in un limitrofo locale, si era liberato delle due armi e del munizionamento gettando la borsa a tracolla per terra ed allontanandosi.
Le indagini espletate, grazie alla profonda conoscenza della criminalità giovanile da parte delle donne e degli uomini della polizia hanno permesso di identificare in poche ore l’autore del reato, un minorenne già noto alle forze dell’ordine. Ciò ha consentito di richiedere all’autorità giudiziaria minorile l’emissione di un decreto di perquisizione.
Negli scorsi giorni, come disposto dalla procura minorile di Firenze, è stata eseguita la perquisizione nell’abitazione dell’indagato, all’esito della quale sono stati trovati sia gli indumenti indossati il giorno del fatto sia una scatola di cartucce a salve dello stesso calibro di quelle ritrovate nel pomeriggio di metà luglio.