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Alla centrale Cross di Pistoia il nuovo capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano. E la Regione batte cassa

Il governatore Giani sui fondi post-alluvione: "Servono con urgenza 300 milioni". L'assessora Monni: "Il governo si è dimenticato della Toscana"

PISTOIA – La prevenzione contro i cambiamenti climatici, che sono diventati ormai la normalità.

Questo il messaggio che emerge dalla visita del capo del Dipartimento della protezione civile, Fabio Ciciliano alla centrale Cross di Pistoia dopo l’operazione MedEvac. svolta in collaborazione con il volontariato toscano per i profughi di Gaza.

Ad accoglierlo il governatore della Toscana Eugenio Giani, l’assessora all’ambiente, difesa del suolo e Protezione civile Monia Monni, il responsabile della Protezione civile regionale Giovanni Massini e il direttore sanitario della Asl Toscana Centro, Simona Dei, il generale Giuseppe Addesa, oltre alla prerfetta di Pistoia Licia Donatella Messina e alla vicesiindaca di Pistoia Maria Ida Celesti ed ai rappresentanti delle associazioni di volontariato che hanno partecipato alla missione.

“Con il capo della Protezione civile nazionale Fabio Ciciliano, che ringrazio per aver voluto visitare la Cross qui a Pistoia, abbiamo fatto una buona intesa e impostato il lavoro per ciò che riguarda i rimborsi post calamità e la possibilità per la Regione di sviluppare opere per la difesa del suolo”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, al termine della visita.

“Del resto – ha aggiunto il presidente – siamo di fronte ad un susseguirsi di emergenze che non sono più straordinarie, ma ordinarie. Basti pensare che in 15 mesi tra il 2022 e il 2023 ho dichiarato per ben 7 volte lo stato di emergenza regionale, mentre precedentemente era tanto se lo facevamo una volta l’anno. Occorre puntare con sempre maggior decisione alla prevenzione dei fenomeni. Stiamo ancora lavorando sugli effetti dell’alluvione che nel novembre 2023 ha colpito l’area tra Firenze e Pistoia e più di cento comuni toscani. Abbiamo con una legge regionale anticipato i rimborsi e messo risorse regionali per 25 milioni per 3mila euro a famiglia a circa 12mila famiglie, che si aggiungono ai 67 stanziati dalla Protezione civile nazionale. Sono però necessarie opere per 3-400 milioni per risagomare i fiumi ed impedire future esondazioni. Insomma la Protezione civile regionale deve avere priorità di azione in stretto collegamento con il livello nazionale”.

Eugenio Giani ha poi sottolineato come anche le imprese stiano ottenendo fino a 20mila euro, ma che accanto ai ristori per i danni subiti è fondamentale puntare sugli interventi di difesa del suolo necessari a mettere in sicurezza il territorio.

“Fin dal 7 febbraio scorso – ha concluso il presidente – abbiamo inviato a Roma l’elenco degli interventi da fare. Assommano a più di 1 miliardo di euro, ma per il momento sarebbe sufficiente che arrivassero dal governo 300 milioni. Ho chiesto al ministro Fitto che ci possano arrivare attraverso il Pnrr e stiamo aspettando che questo si concretizzi”.

Giani non ha mancato di ringraziare per il loro lavoro i componenti della Cross e il suo coordinatore Piero Paolini, sottolineando il ruolo del volontariato che svolge una funzione essenziale e che ha ben 550 presidi sul territorio nei 270 Comuni che compongono la Toscana.

“La Regione ha fatto un percorso molto serrato per terminare le somme urgenze di ripristino dei danni dell’alluvione del novembre 2023, ma il governo si è dimenticato della Toscana”, ha aggiungo l’assessora regionale alla Protezione civile, Monia Monni.

“Abbiamo investito per questo – ha aggiunto l’assessora – 160 milioni e li abbiamo spesi tutti terminando gli interventi di somma urgenza. Però ad oggi niente sappiamo degli interventi di ricostruzione, tanto che stamani ne abbiamo chiesto notizia al nuovo capo del dipartimento, che siamo molto felici abbia voluto essere alla Cross di Pistoia per la sua prima visita istituzionale. A lui abbiamo espresso tutta la nostra preoccupazione perché l’evento del 2 novembre scorso ha superato ogni possibile pianificazione. Così abbiamo bisogno di 1,1 miliardi di euro da dedicare alla ricostruzione per dare i cittadini della Toscana un livello di sicurezza adeguato ai nuovi eventi meteoclimatici. E siamo molto preoccupati per ciò che può accadere nel prossimo inverno. Ciò che dovevamo fare lo abbiamo fatto, ma senza adeguate risorse è impossibile dare al territorio quello di cui ha bisogno”.

L’assessora regionale alla Protezione civile ha detto che gli osservati speciali sono lo Iolo-Bardena e il Bagnolo, ai quali verranno dedicati 500 milioni di risorse regionali per fare le necessarie progettazioni ed essere pronti per quando il Governo deciderà di concederci le risorse necessarie, e l’area di Campi Bisenzio dove la Regione non si fermerà fino a quando non saranno ripristinate condizioni di sicurezza.

Monia Monni ha poi concluso dicendo che “la Toscana mette a disposizione dell’intero paese l’eccellenza rappresentata dalla Cross” e ha sottolineato come questa mattina siano “arrivate risposte molto cortesi e di assoluta collaborazione rispetto alle nostre richieste e la promessa di un coinvolgimento anche della Comunità europea, perché siano riconosciuti i finanziamenti del fondo di solidarietà internazionale e per una parità di trattamento tra Emilia Romagna e Toscana.

“Confidiamo nell’impegno – ha sintetizzato – che c’è stato finora con il dipartimento nazionale della Protezione civile, anche se qui c’è una scelta politica di fondo da fare: il Governo deve decidere se la Toscana è una priorità, in che misura lo è e dedicarle risorse in quantità sufficiente e in tempi brevi”.

 

© Riproduzione riservata

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