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Evadono le imposte per vent’anni, in carcere due imprenditori

Le indagini delegate dalla procura di Prato alla Guardia di Finanza ha portato anche a 28 indagati e al sequestro di case, veicoli e conti correnti

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PRATO – Omessa dichiarazione e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, due imprenditori in carcere e 28 indagati nell’operazione della Guardia di Finanza. Avrebbero evaso le imposte all’incirca per vent’anni.

L’ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal Gip di Prato su richiesta della procura. Oltre agli arresti dei due, di origine cinese, ritenuti i gestori di fatto di numerose imprese e disponendo si è proceduto al sequestro preventivo di 10 imprese e di 18 unità immobiliari per un valore di circa 5 milioni di euro, di 7 veicoli e di disponibilità finanziarie per un importo complessivo di oltre 550mila euro.

L’indagine ha portato all’emersione di una dilagante evasione fiscale e contributiva perpetrata attraverso il fenomeno delle imprese apri e chiudi, mediante il quale gli imprenditori di fatto esercitano attività d’impresa in costante evasione d’imposta, avvalendosi di soggetti economici di comodo, che si succedono periodicamente: la necessità di contrastare tale fenomeno criminoso ha dunque reso necessario l’avvio di accertamenti approfonditi, svolti dai militari del gruppo della Guardia di finanza di Prato, finalizzati a disarticolare le filiere di imprese intestate a prestanome, nonché ad individuare le imprese connotate da spiccate criticità in tal senso.

Gli accertamenti hanno consentito di individuare due imprenditori che nel corso degli anni, secondo l’ipotesi accusatoria, avrebbero attribuito a svariati prestanome la titolarità fittizia di numerose ditte individuali, susseguitesi nel tempo e caratterizzate da un periodo di attività aziendale piuttosto breve.

Tali imprese, trascorsi pochi anni dall’avvio, cessavano la propria attività appena insorgevano i primi debiti erariali, spesso di importo rilevante, al fine evidente di evitare ripercussioni economiche negative derivanti da procedure amministrative di accertamento: in questo modo i due imprenditori destinatari delle misure cautelari personali si sono fraudolentemente sottratti al pagamento delle imposte per un arco di tempo quasi ventennale.

Sarà garantita la continuità aziendale delle imprese sottoposte a sequestro attraverso la nomina di appositi amministratori giudiziari, per consentire la regolare prosecuzione dell’attività aziendale nel rispetto della normativa, a tutela dei dipendenti e degli operatori economici che hanno rapporti commerciali con le imprese.

© Riproduzione riservata

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