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Kata scomparsa, aggredito in carcere il padre. Minacce di morte

Rissa nel carcere di Prato. Il padre della bimba ferito da detenuti dopo aver protestato per furto vestiti. La piccola Kata scomparsa a Firenze 10 giugno 2023

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PRATO – Kata scomparsa, aggredito in carcere il padre. Minacce di morte

Aggredito da detenuti nel carcere La Dogaia di Prato il padre di Kata scomparsa il 10 giugno 2023 dall’ex hotel Astor in via Maragliano a Firenze.

Angel Miguel Chicllo Romero è rimasto ferito, riportando tumefazioni agli occhi e una ferita al braccio 

Ha chiesto di essere trasferito in un altro istituto di pena perché avrebbe subito anche minacce di morte.

Il padre della bambina di cinque anni scomparsa e altri due compagni di cella, anch’essi peruviani, hanno raccontato di essere stati assaliti da quattro reclusi maghrebini dopo aver protestato per il furto dei loro abiti.

Sono volati pugni e schiaffi.

A terra sono finiti i detenuti peruviani. Il più grave ha subito un taglio a un sopracciglio che ha richiesto quattro punti di sutura. Chicclo Romero ha riportato tumefazioni agli occhi e una ferita al braccio.  Il terzo ha un contusione a una costola.

Tutti e tre sarebbero stati minacciati di morte.

Il padre di Kata è in carcere per furto e uso indebito di carte di credito, mentre un altro sudamericano sta scontando una condanna definitiva a due anni per maltrattamenti e il terzo è in attesa di giudizio per rapina davanti al tribunale di Pistoia.

L’uomo era stato scarcerato il 14 giugno 2023 a pochi giorni dalla scomparsa della piccola Kata. La Corte d’appello aveva disposto l’attenuazione della misura cautelare, per la delicata situazione familiare, dopo un tentativo di suicidio. I giudici avevano imposto l’obbligo di recarsi due volte la settimana in una stazione dei carabinieri. Ma Chicclo Romero non sempre avrebbe rispettato i tempi prescritti dal provvedimento. Per questo, a ottobre scorso, i giudici hanno ripristinato la misura cautelare e, quindi, il ritorno in carcere.

Le indagini della piccola Kata non si sono mai fermate. La procura ipotizza il rapimento per estorsione, ma nessuno dei familiari risulta abbia ricevuto richiesta di riscatto.

Il 10 giugno 2023 la bambina era stata affidata allo zio materno, zio Abel, la madre era al lavoro, il padre era in carcere. Zio Abel ai domiciliari da dicembre 2023 dopo essere stato arrestato a inizio agosto nell’ambito dell’inchiesta su un presunto racket di affitti nell’ex hotel Astor in via Maragliano a Firenze occupato abusivamente da oltre un centinaio di persone quando Kata è scomparsa.

Con le accuse di estorsione, tentativi di estorsione e rapina. E di tentato omicidio tentato e lesioni gravi.

Della piccola Kata nessuna traccia.

© Riproduzione riservata

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