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Il Pd pratese si mobilita contro lo sfruttamento del lavoro

Dopo l'aggressione agli operai in sciopero della ditta di Seano l'assemblea provinciale sottoscrive un documento di intenti con 'un impegno per Prato'

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CARMIGNANO – Il Pd pratese si mobilita contro lo sfruttamento del lavoro. 

Il Partito Democratico è tornato a Seano dopo l’attacco squadrista a operai e sindacalisti delle scorse settimane e lo fa organizzando una grande assemblea provinciale dedicata ai temi del lavoro e dello sviluppo economico.

Il 24 ottobre, bella sala dell’ex cinema di piazza San Pietro, si sono ritrovati militanti, dirigenti dem e rappresentanti istituzionali per discutere le azioni da mettere in campo per difendere il tessuto produttivo pratese, tutelare la buona impresa, contrastare il sistema dello sfruttamento sul lavoro.

A introdurre i lavori dell’assemblea il segretario provinciale del Pd Marco Biagioni. “Siamo chiamati – dice il segretario – a fare tutti gli sforzi possibili per salvaguardare il distretto e le tante imprese che operano nella legalità, combattere la concorrenza sleale, tutelare chi lavora. A Prato non ci voltiamo dall’altra parte: il fenomeno dello sfruttamento nel nostro territorio esiste, va riconosciuto e combattuto con tutte le nostre forze. Partire da qui è il primo passo per tutelare le lavoratrici e i lavoratori, ma anche il modello produttivo pratese che si fonda su tutte quelle aziende virtuose, e sono tante, che operano nella legalità e che tutti i giorni sono vittime della concorrenza sleale. Dipingere Prato come la città dell’illegalità è profondamente sbagliato e rischia solo di compromettere ogni prospettiva di sviluppo. Oggi – conclude Biagioni – il Pd si prende degli impegni precisi coinvolgendo tutti i suoi livelli: dai parlamentari nazionali al presidente della Regione Toscana, dagli amministratori locali fino all’ultimo dei nostri militanti“.

Biagioni ha poi illustrato i contenuti del documento Un impegno per Prato, poi approvato all’unanimità dall’assemblea provinciale e sottoscritto anche da Eugenio Giani e Emiliano Fossi.

Subito dopo il segretario del Pd è intervenuta Ilaria Bugetti, sindaca di Prato. “Ci troviamo – sottolinea Bugetti – in un momento difficile a causa del perdurare della crisi. Ma non partiamo da zero, anche grazie all’importante lavoro svolto dal Tavolo di distretto e dalle misure che siamo riusciti a ottenere in questi mesi. Le aziende ci chiedono però degli interventi in tempi rapidi per affrontare le criticità, un grido d’allarme che come amministrazione abbiamo subito raccolto ma su cui ancora non ci sono risposte chiare e precise da parte del governo nazionale. L’obiettivo finale è la crescita sostenibile e giusta del nostro distretto. La piaga dello sfruttamento deve essere affrontata e debellata, ma non possiamo permettere che poche decine di imprese che sfruttano i lavoratori e non rispettano le regole offuschino il lavoro che centinaia di aziende svolgono tutti i giorni nella legalità. Nei giorni scorsi – conclude Bugetti – sono tornata a chiedere con forza che gli ispettori della Asl siano affiancati dagli ispettori del lavoro. Una richiesta che in passato era stata avanzata al governo nazionale da Enrico Rossi e ripresa poi da Eugenio Giani. Finché questo strumento non sarà in campo, alla nostra battaglia per la legalità mancherà sempre un pezzo”.

In sala anche il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Furfaro, il segretario regionale dem Emiliano Fossi e il deputato Christian Di Sanzo.

“Oggi – sottolinea Furfaro – il Partito Democratico è a Seano con tutti i suoi rappresentanti nazionali, regionali e locali. Siamo qui per dimostrare che nessuno viene lasciato indietro e che un’intera comunità può prendersi cura della dignità del lavoro tanto quanto della crescita economica. Tenere insieme questi due aspetti, senza metterli in contraddizione, è la sfida che abbiamo davanti. Per questo è deplorevole quello che sta facendo la destra, una destra che non riesce a fare sistema e che in parlamento è sempre assente sui provvedimenti che riguardano il nostro territorio, dall’alluvione alla crisi del distretto”.  Furfaro ha poi annunciato che la commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro, sullo sfruttamento e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, guidata dall’onorevole Chiara Gribaudo, sarà in visita ufficiale a Prato nella giornata di lunedì 11 novembre. Sempre nelle prossime settimane sarà a Prato anche l’onorevole Valter Verini, capogruppo Pd in Commissione antimafia.

“Questa vicenda – afferma Fossi – non parla solo a Prato ma a tutto il Paese e ci interroga sulla necessità di modificare e correggere il nostro modello economico. Sarebbe troppo facile ridurre tutto a un problema locale, confinato ad alcuni settori produttivi e ad alcune comunità straniere. In questi capannoni c’era una palese negazione dei diritti, con persone che lavoravano 12 ore al giorno, senza riposi e senza malattie, pagate 3,30 euro l’ora. Eppure, ogni volta che in parlamento proviamo a proporre l’introduzione di maggiori tutele e diritti per i lavoratori, come ad esempio il salario minimo, la destra fa muro e non si assume alcuna responsabilità. Questo atteggiamento non è accettabile: dalla destra non vogliamo passerelle e selfie ma impegni concreti. Oggi bisogna andare oltre la semplice denuncia e costruire percorsi per non lasciare soli i lavoratori che cercano di uscire dal sistema dello sfruttamento”

All’assemblea del Partito Democratico è intervenuto anche Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana.

“Quello che è accaduto a Seano – dice Giani – deve segnare un punto di svolta nell’analisi e nella proposta, per questo condivido pienamente il percorso che avete avviato con questa assemblea. Ero già stato qui nei giorni scorsi per testimoniare, con tanti assessori e consiglieri regionali, la mia solidarietà agli operai aggrediti. Quello che è accaduto, lo ribadisco, è molto grave e come rappresentanti istituzionali dobbiamo mettere in campo tutte le azioni possibili per estirpare la piaga dello sfruttamento. La Regione Toscana, all’indomani del rogo di Teresa Moda, lanciò il Piano Lavoro Sicuro, un progetto che ha dato risultati importanti e che è tuttora in vigore. Oggi dobbiamo fare un passo ulteriore. Su questo tema la Regione è presente ma è necessario un impegno più ampio che coinvolga il governo nazionale, anche in termini di poteri e risorse”

“In consiglio regionale – aggiunge Marco Martini, consigliere regionale Pd – avvieremo iniziative per ripensare il modello di lavoro nel distretto pratese e oltre. In Toscana, dove oltre il 9 per cento dei lavoratori è irregolare, è urgente incentivare formazione e reinserimento per tutelare chi lavora e sostenere la buona impresa anche attivandoci per offrire sgravi fiscali a chi assume lavoratori che hanno presentato denunce di sfruttamento”.

© Riproduzione riservata

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