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Rapina la tassista abusiva e le spara in faccia: individuato e arrestato un 35enne cinese

In casa anche 9 chili di droga per cui è finito in manette anche un connazionale. I fatti risalgono allo scorso mese di aprile

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PRATO – Nella giornata di ieri sera è stato eseguito, in corrispondenza dell’uscita autostradale Prato Ovest, il fermo di indiziato di delitto, emesso dalla procura di Prato, nei confronti di un cittadino cinese di 35 anni ritenuto essere stato (assieme ad altro soggetto) esecutore materiale del tentato omicidio e della rapina a mano armata, perpetrati nella notte tra il 17 e il 18 aprile 2025, ai dani di una connazionale di 46 anni, che svolgeva abusivamente l’attività di tassista.

Nella notte in questione, la vittima è stata aggredita da un soggetto che portava via due telefoni cellulari e la somma di 9mila euro depositata sul proprio wallet, con trasferimento virtuale di denaro, mediante il social network We Chat pay.

Nella circostanza, la donna si recava a Prato, in via Pistoiese, a prendere il fermato, il quale, tramite il suo profilo WeChat corrispondente al nickname LU, l’aveva contattata per essere trasportato a Vaiano. Il soggetto fermato ha chesto di essere accompagnato in una zona piuttosto isolata di tale comune dove doveva incontrarsi con un suo amico. A quel punto si sedeva sul sedile posteriore della Volkswagen Sharan, condotta dalla persona offesa, si faceva accompagnare in una stradina di montagna sita nel comune citato e, dopo aver atteso che la donna arrestasse la marcia dell’automobile, le diceva ti ammazzo, prendeva una ciabatta elettrica e passava il relativo cavo attorno al collo della vittima, così strangolandola, mentre la colpiva ripetutamente con pugni al volto; successivamente, dopo che la vittima era riuscita a liberarsi dalla presa mordendogli il dito, afferrava nuovamente il medesimo cavo elettrico e tornava a strangolare la donna da dietro, salvo poi interrompere la propria condotta, vedendo transitare una vettura della stazione dei carabinieri di Vaiano.

Dopo essersi posto alla guida dell’automobile per spostare la vettura e rientrare a Prato, ha arrestato la marcia del veicolo e, utilizzando una pistola di colore oro-bianca, calibro 9, sparava al volto della vittima, colpendola all’altezza dell’orecchio sinistro, per poi fuggire a piedi, lasciando la vittima svenuta nell’automobile. La persona offesa, riavutasi dallo svenimento, è riuscita ad arrivare in strada e a chiedere aiuto, così venendo soccorsa da personale sanitario e da un poliziotto fuori dal servizio che, intervenendo tempestivamente, le hanno salvato la vita.

A seguito dell’aggressione, la vittima ha subito lesioni personali consistenti in trauma cranico con ritenzione del proiettile a livello del processo spinoso di C2, frattura della mastoide sinistra, emotimpano e soffusione emorragica in sede limitrofa al temporale di sinistra e lungo il territorio omolaterale, che l’hanno messa in serio e prolungato pericolo di vita e che le ha procurato cicatrici a carico del collo e della testa, una limitazione dei movimenti del rachide cervicale, da cui è derivata una incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni non inferiore a 35 giorni.

Il fermo è stato eseguito dagli appartenenti alla squadra mobile della questura di Prato, nel quadro di un intenso sforzo investigativo che si è nutrito di attività di analisi e sviluppo di tabulati telefonici, di prolungate attività intercettive e di esami tecnico scientifici. Il Dna del fermato, infatti, è risultato presente sia sulla prolunga usata per strangolare la vittima che sul volante dell’automobile della donna. A ciò va aggiunta una preziosa collaborazione da parte della vittima.

Il fermo è stato disposto in quanto è apparso che l’indagato si stava preparando a lasciare il paese. Nel corso delle perquisizioni eseguite nell’immediatezza sono stati acquisiti nell’abitazione e nel garage del fermato significativi quantitativi di anfetamina, ecstasy, Mdma, oppiacei e hashish, per un quantitativo di circa 9 chili per un valore di mercato di oltre 200mila euro, nonché utensili funzionali a modificare armi da sparo, una pistola con cartucce inserite pronta all’uso e due ulteriori pistole in fase di modifica. Oltre alla perquisizione è stato tratto in arresto un altro cittadino cinese di 39 anni per la detenzione dello stupefacente e delle armi.

Sono in corso ulteriori investigazioni per il coinvolgimento di altre persone nel tentato omicidio e nella rapina dell’aprile scorso.

La procura procede per i delitti di tentato omicidio, rapina aggravata, detenzione e porto di armi, nonché detenzione illegale di sostanza stupefacenti; ha richiesto la convalida del fermo e dell’arrestato, e ha richiesto l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere per gli indagati destinatari del provvedimento di fermo e dell’arresto. Il Giudice per le indagini preliminari dovrà adottare le proprie determinazioni.

© Riproduzione riservata

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