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Nuovo statuto Università Siena: “Linguaggio rispettoso inclusività”

Percorso di revisione partito nel maggio del 2023 con istituzione commissione statuto. Rettore Di Pietra: "Qualità lavoro svolto"

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SIENA – Nuovo statuto Università Siena: “Linguaggio rispettoso inclusività”.

Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, è entrato in vigore il nuovo statuto dell’Università di Siena  frutto di un lavoro di revisione “straordinaria” durato più di un anno, che modifica e aggiorna il testo precedente del 2012.

Rettore Roberto Di Pietra: “Il nuovo statuto arriva alla fine di un percorso lungo e complesso, con numerosi attori coinvolti, che ha avuto l’obiettivo di rinnovare la Carta fondamentale dell’Ateneo rendendola più idonea a rispondere alle sfide che la nostra Comunità dovrà affrontare e superare nei prossimi anni”.

Un aspetto importante della revisione dello statuto, spiega Università di Siena, ha riguardato l’utilizzo di un linguaggio non burocratico e rispettoso delle linee guida sull’inclusività, anche grazie al contributo fornito dalla delegata alle politiche di inclusione ed equità, Alessandra Viviani, e dal professor Giuseppe Patota, ordinario di linguistica italiana all’Università di Siena.

Sul piano dei contenuti, la commissione statuto, coordinata dall’ex rettore Francesco Frati, è intervenuta su alcuni temi legati alla governance dell’Ateneo. In particolare, è stata modificata la composizione del Senato Accademico, ampliato da 18 a 24 membri, con una presenza più rilevante dei membri eletti tra i direttori e le direttrici dei Dipartimenti (passati da 4 a 8), con 4 rappresentanti eletti dal corpo studentesco (prima erano 3) e con 3 rappresentanti eletti dal personale tecnico e amministrativo (prima erano 2). Altre modifiche hanno riguardato una più chiara definizione delle competenze tanto del Senato Accademico che del Consiglio di amministrazione e una leggera riformulazione dei principi generali che definiscono le missioni dell’Ateneo.

Un ultimo filone di interventi si è concentrato sulla previsione di organi che la normativa nazionale ha introdotto dopo il 2012, oltre che sulla risoluzione di alcuni problemi di funzionamento emersi nel corso degli anni. In questi ambiti rientrano la formalizzazione del Presidio della qualità e della consigliera o consigliere di fiducia, così come l’istituzione della Commissione ricerca come organo di impulso e raccordo delle iniziative volte a promuovere le attività di ricerca dell’Ateneo.

Il percorso di revisione dello statuto è partito nel maggio del 2023 con l’istituzione della Commissione Statuto, presieduta dal professor Francesco Frati, e si è concluso a maggio del 2024 con l’approvazione da parte del Senato Accademico, seguita al parere favorevole espresso dai Consigli di Dipartimento, dal Consiglio Studentesco e dal Consiglio di Amministrazione. Prima della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ha avuto il vaglio del Ministero dell’Università e della Ricerca e un ultimo passaggio ad agosto negli Organi dell’Ateneo.

“La qualità del lavoro svolto – ha concluso il Rettore Di Pietra – è testimoniata dall’approvazione da parte del MUR senza osservazioni sostanziali. Devo quindi ringraziare i tanti che sono stati coinvolti nel processo di revisione e, in particolare, il professor Francesco Frati e la Commissione Statuto, la professoressa Alessandra Viviani e il professor Giuseppe Patota per la revisione sul linguaggio, l’ex Direttore Generale, Emanuele Fidora, e la Direttrice Generale, Beatrice Sassi. Questo impegno corale, partecipato e dialettico ha prodotto uno Statuto che permette una maggiore inclusione e partecipazione di tutte le componenti accademiche alla vita dell’Ateneo, rafforzando così il senso di comunità che da secoli contraddistingue l’Università di Siena”.

© Riproduzione riservata

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