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Marco Lodola agli inizi degli anni ’80 con un gruppo di artisti fonda il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico. Dal 1983 innumerevoli le città italiane ed europee dove ha esposto le sue opere: Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi, Amsterdam. E nel mondo: Brasile, Messico, Svizzera, Russia, Argentina, Corea del Sud, Singapore, Qatar.
Diverse le collaborazioni con scrittori: Aldo Busi, Tiziano Scarpa, Giuseppe Cederna, solo per citarne alcuni. Così come tra i musicisti: gli 883 di Max Pezzali, Gianluca Grignani, Jovanotti, Negramaro, Ron.
Innumerevoli le sue creazioni artistiche.
Dal 2021 un suo autoritratto è presente nel Corridoio Vasariano della Galleria degli Uffizi a Firenze. E, in occasione del Festival di Sanremo 2023 ha realizzato le installazioni luminose per l’Ariston e per il dopofestival di Fiorello.
Siena è illuminata dalle opere di Marco Lodola con la mostra ‘Dama, cavalieri e nobili destrieri, inaugurata lo scorso novembre all’interno del Complesso Museale S. Maria della Scala, che si completa con le altrettanto suggestive installazioni posizionate in Piazza del Campo, nella Loggia della Mercanzia e alle Logge del Papa, dove forme e cromatismi stanno amplificando il fascino del centro storico cittadino.
Roberto di Jullo realizzerà l’opera che andrà in premio alla Contrada che vincerà il prossimo 2 luglio. Marco Lodola quella per la Carriera del 16 agosto.
Roberto di Jullo, tra le sue più recenti esposizioni: Tunisi, Algeri, Atene, Rabat. Un percorso artistico ricco di riconoscimenti, esperienze e approfondimenti stilistici che nel corso degli anni lo vede eseguire dipinti a olio su tela e fondo oro, smalti, disegni a inchiostro, pastelli, acqueforti, ceremolli, tempere e acquarelli.
Siena ha già avuto modo di conoscere e apprezzare l’artista molisano con l’allestimento ‘Cavalli in Palio del 2019 nei Magazzini del Sale di Palazzo Pubblico e la collettiva ‘Cavalli d’autore’ ospitata, lo scorso anno, nel Complesso museale S. Maria della Scala.
Marco Lodola agli inizi degli anni ’80 con un gruppo di artisti fonda il movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale teorico. Dal 1983 innumerevoli le città italiane ed europee dove ha esposto le sue opere: Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi, Amsterdam. E nel mondo: Brasile, Messico, Svizzera, Russia, Argentina, Corea del Sud, Singapore, Qatar.
Diverse le collaborazioni con scrittori: Aldo Busi, Tiziano Scarpa, Giuseppe Cederna, solo per citarne alcuni. Così come tra i musicisti: gli 883 di Max Pezzali, Gianluca Grignani, Jovanotti, Negramaro, Ron.
Innumerevoli le sue creazioni artistiche.
Dal 2021 un suo autoritratto è presente nel Corridoio Vasariano della Galleria degli Uffizi a Firenze. E, in occasione dell’appena concluso 73° Festival della canzone italiana di Sanremo, ha partecipato al Dopo festival VivaRai2 Viva Sanremo su Rai 1 di Fiorello e Luca Tommassini allestendo la scenografia con sculture luminose.
Siena è illuminata dalle opere di Marco Lodola con la mostra ‘Dama, cavalieri e nobili destrieri, inaugurata lo scorso novembre all’interno del Complesso Museale S. Maria della Scala, che si completa con le altrettanto suggestive installazioni posizionate in Piazza del Campo, nella Loggia della Mercanzia e alle Logge del Papa, dove forme e cromatismi stanno amplificando il fascino del centro storico cittadino.