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SIENA – La maledizione della pioggia sembra accompagnare le edizioni del 2024 del Palio di Siena. Dopo i due rinvii del palio di luglio, che si è poi svolto il 4 di luglio e non il 2 come da programma anche la carriera dell’Assunta del 16 agosto è stata rinviata per un improvviso scroscio di pioggia a ridosso del via del corteo storico, che non si dovrebbe svolgere nella ripetizione del 17 agosto.
Intorno alle 18 è stata esposta la bandiera verde alle trifore di Palazzo Pubblico.
La pioggia aveva cominciato a scendere su Piazza del Campo intorno alle 17.30. L’amministrazione comunale ha ritenuto impossibile procedere con il corteo storico e con l’effettuazione della corsa, sentiti i Deputati della Festa e dopo una riunione con i Capitani.
Nella mattinata del 16 agosto c’era stata la Provaccia, l’ultima prova, che era andata alla Contrada del Leocorno con il cavallo Zentiles e il fantino Elias Mannucci detto Turbine.
Prima della prova si è tenuta la tradizionale Messa del Fantino celebrata davanti alla cappella di piazza del Campo dall’arcivescovo Paolo Lojudice. Si sono poi concluse le operazioni di segnatura dei dieci fantini. Come da tradizione iCapitani hanno comunicato per iscritto all’autorità comunale la nomina del fantino, indicandone anche il soprannome. All’interno di Palazzo Pubblico, i fantini, accompagnati dai rispettivi Capitani, sono stati presentati all’autorità comunale e ai Deputati della Festa, muniti del giubbetto.
La sindaca di Siena, Nicoletta Fabio, ha anche presentato ufficialmente la gara.
“Mi preme ringraziare tutta la macchina comunale per il lavoro effettuato anche durante questi giorni del Palio di agosto – ha detto – Ci sono tanti aspetti che magari non vengono notati, ma che sono parte fondamentale per far funzionare un’organizzazione complessa. Polizia municipale, ufficio tecnico, economato, cerimoniale, mondo del volontariato e in generale tutti i dipendenti comunali che in questi giorni si sono messi a disposizione ricoprendo incarichi che restano spesso in ombra. I protagonisti sono anche loro”.
“Quello che auspico – ha proseguito il sindaco Fabio – è che ognuno di noi, nel pieno rispetto dei ruoli, si senta parte di un tutto. L’autenticità del Palio ha bisogno di punti fermi e di autorevolezza, da qui parte la tutela della Festa. Viviamo una socialità con tempi accelerati, ma non possiamo non tenere di conto della necessità di ritrovare autodeterminazione, non solo da parte delle Contrade, bensì da parte di tutti i senesi, e momenti di ritualità e intimità, pur nella vocazione cittadina di apertura verso l’esterno, come testimonia la storia di Siena”.
“Il Palio – ha concluso la sindaca di Siena Nicoletta Fabio – è composto da tradizione, storia, cultura, alimentate dalla passione di diciassette popoli e disegnato su regole scritte e non scritte sulle quali possiamo riflettere tutti insieme. Anche per le legittime considerazioni su questi aspetti ci sono però tempi adeguati, così come credo siano possibili riflessioni su come si è evoluto il mondo delle Contrade”.