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COLLE VAL D’ELSA – Candidato sindaco Colle Val d’Elsa: “Attacchi omofobi contro me”.
Candidato sindaco Colle Val D’Elsa, Riccardo Vannetti, candidato sindaco centrosinistra alle amministrative 2024 al voto 8 e 9 giugno a Colle Val d’Elsa, provincia di Siena, denuncia un post omofobo nei suoi confronti sul gruppo Fb ‘Colle libera’.
Post che è stato rimosso. Decine e decine i commenti sul gruppo Fb in questione, per lo più di cittadini che chiedono lumi sul post che, si legge, tra i vari commenti, è stato rimosso.
Sul gruppo Fb ‘Colle libera’ il post di solidarietà a Vannetti, ex manager moda, di Angela Bargi, candidata sindaca centrodestra a Colle Val d’Elsa: “Mi hanno informato questa mattina che in questo gruppo è stata postata una foto per colpire indegnamente uno dei candidati sindaco di Colle. Ritengo questo fatto a dir poco vergognoso, che non appartiene al livello di civiltà e confronto della nostra comunità. Questi gesti e questi attacchi vanno condannati senza se e senza ma! E per di più sono attacchi doppiamente meschini, diretti ad un candidato che “sembra” vogliano avere anche la capacità di mettere in cattiva luce un’altra parte politica partecipante! Non appartengo a questo modus operandi, e mi auguro che come me tutti ne prendano le distanze .
Credo che non vi sia niente di più vile di voler correre cercando di vincere, solo provando a far inciampare gli altri con atti denigratori. Le partite , come la vita , ci si giocano con la correttezza ed il coraggio. Piena solidarietà a Riccardo Vannetti”.
Riccardo Vannetti nei giorni scorsi ha incontrato Elly Schlein, in Toscana in tour elettorale a Colle Val d’Elsa, Volterra, livorno.
Riccardo Vannetti via social: “Fino ad oggi non sono mai intervenuto nella campagna di discriminazione e denigrazione nei miei confronti iniziata all’indomani dell’annuncio della mia candidatura a sindaco.
Interrogazioni comunali ai limiti del ridicolo, insinuazioni striscianti e subdole messe in circolo di sottecchi in piazza e nel relativo anonimato di certe chat, commenti velenosi che di tutto parlano – dai miei calzini alla mia omosessualità, dal lusso (in cui sono arrivato lavorando duramente, non sono certo nato nel lusso né vivo nel lusso) alla moda – tranne che di politica”.
Prosegue il candidato sindaco di Colle Val d’Elsa: “Non sono intervenuto perché ritengo che questo modo di condurre la campagna elettorale sia violento e fascista: leoni da tastiera e malelingue organizzate che picchiano quando e dove possono per distruggere l’avversario stabiliscono un terreno di gioco agli antipodi del mio modo di intendere e fare politica, che è discussione e dialettica alla luce del sole sui bisogni e le opportunità della città, sui modi per soddisfare i primi e sfruttare appieno le seconde, con il fine ultimo del benessere sociale.
Non avrei dedicato attenzione ed energie, oggi, agli attacchi alla mia persona, ma un post Facebook ripubblicato dalla pagina ‘Colle Libera’ ha superato il limite della cattiveria per segnare una deriva che è mio dovere arginare. Io sono abituato agli attacchi omofobi, ho imparato a gestirli e ho la fortuna di appartenere a comunità in cui l’omofobia, quando esiste, ha una posizione marginale e di assoluta minoranza.
Il mio dovere è verso le giovani generazioni di colligiani e colligiane che potrebbero essere vittima di una simile istigazione all’odio, e verso la comunità, perché è responsabilità di tutte e tutti, e in particolare di un candidato a sindaco, intervenire quando il confronto civile e la dialettica democratica sono a rischio”.
Conclude Vannetti: “Mi auguro che gli amministratori delle pagine in questione vorranno porre, da ora in poi, la massima attenzione nell’attività di moderazione dei commenti e invito gli altri candidati a sindaco a prendere le distanze da questa narrazione tossica e da questo modo rivoltante di condurre la battaglia politica. Lo dobbiamo alla nostra città e al suo buon nome”.
Pd Toscana col segretario regionale Emiliano Fossi: “Riccardo Vannetti sta facendo una campagna elettorale della gentilezza, uno dei suoi punti più forti e distintivi, che ci rendono quanto mai orgogliosi.
È per questo che gli attacchi discriminatori che gli vengono rivolti contro indignano ancora di più. L’uso di certi toni non è accettabile e non rispecchia quella politica civile e democratica che dovrebbe caratterizzare il dibattito pubblico. Rivelano il livello di pochezza di chi prova a offendere con attacchi omofobi un avversario politico e che si trova, di tutta risposta, toni pacati e civili.
A nome della comunità democratica, condanniamo ogni forma di discriminazione, odio e intolleranza ed esprimiamo solidarietà a Riccardo, che si è offerto per servire tutta la comunità, senza distinzione alcuna”.