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FIRENZE – Consorzi di Bonifica in azione per l’eccezionale perturbazione che nelle scorse ore ha colpito alcune zone della Toscana. Importanti nubifragi hanno colpito l’isola d’Elba e molte altre zone della regione, da Prato a Grosseto, con fenomeni con tempi di ritorno stimati oltre i 50 anni.
In dodici ore (dati Regione Toscana) è stata registrata nell’area della Toscana la cifra record di oltre 109mila fulminazioni. Per gestire al meglio la situazione e permettere il regolare deflusso dei corsi d’acqua nonostante lo stress legato alle piogge eccezionali, le attività maggiori si sono registrati nelle aree di competenza del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord e del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud.
Anche in previsione di possibili nuove perturbazioni in arrivo, tecnici e operai del Consorzio di Bonifica Toscana Nord sono al lavoro per pulire e liberare i corsi d’acqua, con interventi di pulizia e stombatura dove le piene hanno trascinato vegetazione e detriti, creando situazioni di criticità in diverse zone del territorio.
I due ravvicinati fronti temporaleschi di ieri pomeriggio hanno infatti riversato importanti quantità di acqua sul territorio, in particolare sulla costa apuo-versiliese a nord di Viareggio. Il dato più importante è stato registrato a Pietrasanta, con oltre 100 millimetri di pioggia. Nella zona di Viareggio Nord è stato monitorato con particolare attenzione il Fiumetto, insieme a fossi e canali del reticolo più vicino. A Massa Carrara, le Fosse Maestra e Brugiano hanno scaricato normalmente in mare mentre sul Magliano sono state chiuse le paratoie e attivate le idrovore per agevolare lo scolo. Si è reso necessario un intervento notturno da parte di una ditta incaricata per rimuovere il materiale vegetale accumulato in alveo nel Rio Ritomboli a Massarosa che impediva il normale deflusso.
Anche il Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud si è mobilitato per far fronte all’eccezionale ondata di maltempo che ha colpito gran parte del comprensorio, in particolar modo il sud della provincia di Grosseto. Il dato pluviometrico riporta 130 millimetri di pioggia in due ore a Orbetello e a Monte Argentario, poco meno (tra i 70 e i 100 millimetri) in tutte le zone limitrofe. I tecnici del Consorzio stanno vigilando, sin dalla nottata, sui corsi d’acqua e sulle opere idrauliche. Il fiume Osa è stato interessato da un’importante piena, defluita senza provocare esondazioni e danni (picco massimo raggiunto poco dopo mezzanotte). Già dalla notte sono entrati in funzione tutti gli impianti idrovori, a cominciare da quello di Albinia, maggiormente sollecitato dalle precipitazioni. Non si riscontrano, al momento, particolari criticità nel reticolo: problemi soltanto su guadi, piccoli ponti e manufatti non gestiti direttamente dall’ente. Nel resto della provincia precipitazioni intense ma nessun disagio su corsi d’acqua e opere di bonifica. A causa dell’intorbidimento delle acque del fiume Ombrone si è resa necessaria la chiusura dell’impianto di irrigazione.
Ha retto bene il reticolo nell’area del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno così come nessuna criticità si è registrata a livello di corsi d’acqua nel comprensorio del Consorzio di Bonifica 4 Basso Valdarno, del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e del Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa.
“Fenomeni rapidi e violenti come quelli che a distanza di poche ore hanno colpito ieri la Toscana sono l’esempio della sfida che la crisi climatica ci pone di fronte – afferma Paolo Masetti presidente di Anbi Toscana, associazione che coordina e rappresenta i sei Consorzi di Bonifica regionali –. Ma soprattutto rendono ancor più evidente quanto sia fondamentale continuare a lavorare in prevenzione e sicurezza”. “Pur non risolvendo tutte le situazioni, la manutenzione è capace di fare la differenza – aggiunge Fabio Zappalorti direttore generale di Anbi Toscana -. Un intervento costante e regolare sui corsi d’acqua è essenziale per affrontare al meglio i momenti di stress del sistema”: