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Nelle carceri in Toscana detenzione “contraria a principi di umanità”

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FIRENZE – La situazione delle carceri della Toscana è “complessa”, in particolare “con riferimento ai problemi strutturali degli istituti penitenziari che non ricevono da tempo risorse finanziarie necessarie a garantire quantomeno la manutenzione ordinaria”.

Lo ha sottolineato Alessandro Nencini, presidente della Corte d’Appello di Firenze, nella sua relazione in occasione dell’apertura dell’Anno Giudiziario 2023 del distretto della Toscana.

Nella relazione Nencini si è soffermato soprattutto sulla condizione del carcere fiorentino di Sollicciano.

Secondo il presidente della Corte d’Appello di Firenze, la condizione della casa circondariale fiorentina “rende la detenzione nel carcere cittadino particolarmente gravosa se non, in casi sempre più frequenti, contraria ai principi di umanità della pena per i condannati e dell’esecuzione delle misure cautelari per gli imputati”.

“Si segnala prima di tutto la perdurante gravissima situazione ‘strutturale’, aggravatasi nell’ultimo anno a causa del peggioramento della situazione igienico ambientale. In molti reparti (del giudiziario e del penale) si è potuta direttamente constatare la presenza sia di insetti (‘cimici’) sui muri sia dei loro preoccupanti effetti sui corpi di alcuni detenuti che hanno mostrato tracce di morsicatura e puntura. Le condizioni igieniche dei reparti visitati lasciano effettivamente molto a desiderare e pur consapevole dell’endemicità del fenomeno, che ha molteplici cause non ultima la conformazione strutturale ed edilizia del carcere che necessiterebbe di un vasto programma di ristrutturazione complessiva, si rende necessario operare interventi di risanamento radicali”.

Viene segnalato il “preoccupante emergere di baby gang, sistematicamente dedite alla prevaricazione di coetanei con metodologie violente e con variegate manifestazioni, predatorie, persecutorie, lesive”.

Allarme lanciato dalla pg facente funzioni della Corte d’appello di Firenze Luciana Piras nella relazione sull’attività delle procure toscane all’apertura dell’anno giudiziario 2023.

“E’ persistente la presenza di aggregazioni giovanili dedite alla commissione sistematica di reati-fine che hanno come precipuo obiettivo la contrapposizione violenta con altri gruppi e l’acquisizione di una sorta di egemonia nell’universo giovanile di un determinato contesto territoriale”.

Inoltre preoccupa un altro indice negativo in significativo incremento: quello delle violenze sessuali compiute da minori, che passano da 39 (precedente relazione) a 45 procedimenti nei confronti di minorenni noti. L’analisi delle fattispecie porta a ritenere che tali gravissime forme di devianza minorile si nutrano ancora oggi di una inadeguata introiezione del significato della sessualità, vissuta talora dai giovani di sesso maschile in senso predatorio, “consumistico” e sessista”.
Secondo la pg Piras “anche sotto questo profilo, la scuola, gli enti intermedi, le famiglie, debbono riflettere e produrre uno sforzo maggiore per favorire una più intensa introiezione del valore assoluto dei sentimenti, del rispetto e del primato della persona, della parità di genere, della inderogabile necessità del consenso per il compimento di atti sessuali”.

In progressivo aumento i procedimenti penali nel distretto della Toscana secondo la relazione della procura generale all’apertura dell’anno giudiziario.

“Nel periodo 1 luglio 2021 – 30 giugno 2022 l’attività delle procure del Distretto è stata notevolmente intensa. È stato registrato l’ulteriore progressivo aumento del numero complessivo delle iscrizioni, pari a 159.738 per tutti i registri, rispetto alle 149.188 del periodo precedente. Nel periodo vi è stato un incremento delle sopravvenienze, essendosi registrate 10.550 iscrizioni in più rispetto al periodo precedente, con una variazione percentuale del 7,1%.

    Diminuiscono del 23 % gli omicidi volontari. Tra l’1 luglio 2021 e il 30 giugno 2022, sono stati iscritti per omicidio volontario 20 procedimenti a carico di persone note, a fronte dei 36 del precedente anno, e 31 procedimenti a carico di ignoti, rispetto ai 31 dell’anno scorso, per un totale di 51 procedimenti rispetto ai 67 dell’anno precedente. Per il reato di tentato omicidio volontario si registra invece un visibile aumento delle iscrizioni, essendosi registrate 52 iscrizioni a carico di noti, rispetto alle 42 dell’anno precedente, e 15 a carico di ignoti, a fronte delle otto dello scorso periodo, con un complessivo incremento del 34%.
Balzo di rapine, estorsioni e furti, in lieve aumento riciclaggio e truffa mentre calano i procedimenti per usura.
Sono stati iscritti 1.609 procedimenti per rapina (erano state 1.340, +20,07%), 23.385 per furto aggravato (+17,17% rispetto alle precedenti 20.343), 1.005 estorsioni (erano state 805, +24,84%). Aumento del 70,32% dei furti in abitazione, passati da 822 a 1.400.

© Riproduzione riservata

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