Getting your Trinity Audio player ready...
|
FIRENZE – Il cammino verso il riconoscimento ufficiale ha compiuto un importante passo. È stato infatti spedito a Parigi il Preliminary Assessment, documento strategico per la candidatura del celebre itinerario nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco.
La Regione Toscana, capofila del progetto, ha curato la redazione del dossier in collaborazione con il Ministero della cultura, l’Associazione europea delle Vie francigene e la Fondazione Sistema Toscana, incaricata del coordinamento tecnico e scientifico.
Un progetto corale tra enti e territori
Il processo ha preso forma nel tempo grazie a una fitta rete di collaborazioni tra amministrazioni regionali e istituzioni culturali. Un ruolo centrale è stato ricoperto dal Comitato scientifico e dai tecnici che hanno lavorato alla mappatura cartografica dell’intero tracciato italiano, armonizzando storia, percorsi e identità locali.
La candidatura è stata sostenuta da un protocollo d’intesa firmato lo scorso maggio a Venezia durante il Festival delle Regioni. L’accordo coinvolge tutte le Regioni italiane interessate dal percorso: dalla Valle d’Aosta alla Toscana, passando per Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna e Lazio.
A giugno, il dossier è stato sottoposto al vaglio del Ministero della Cultura e ha ottenuto il via libera dalla Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco (Cniu), permettendo così la sua trasmissione alla sede Unesco tramite la Rappresentanza permanente italiana a Parigi.
Giani: “Un cammino europeo di sviluppo sostenibile”
“La Via Francigena – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – è un asse storico e culturale europeo, ma anche un modello di sviluppo sostenibile e coesione territoriale. La sua candidatura è il frutto di un lavoro iniziato nel 2017, basato su studi scientifici e investimenti che mirano a valorizzare il percorso come asse culturale e spirituale paneuropeo.”
L’obiettivo, ha aggiunto Giani, è dimostrare il valore universale eccezionale del cammino, condizione necessaria per il riconoscimento Unesco.
Il prossimo appuntamento chiave sarà il 7 novembre a Roma, con l’Assemblea nazionale dell’Associazione europea delle vie Francigene, dove si definiranno le prossime tappe del processo.
Se la candidatura sarà accolta, la Via Francigena entrerà ufficialmente nel patrimonio Unesco
, diventando uno dei simboli europei di identità culturale, paesaggi e spiritualità condivisa. Un riconoscimento che confermerebbe il valore del cammino, da oltre duemila chilometri, che attraversa l’Italia e unisce comunità, territori e memorie.