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Alluvione in Toscana, via libera a svendita. Ordinanza commissario Giani.
Permessa anche la vendita a prezzi ribassati. Le attività produttive delle province di Firenze, Livorno, Pisa, Pistoia e Prato danneggiate dal maltempo di inizio novembre (con danni adeguatamente accertati) potranno vendere i loro prodotti anche al di fuori dei locali di produzione. Degli esercizi commerciali o all’esterno, su aree pubbliche o private indicate dai Comuni, senza bisogno di ulteriori titoli. Anche le imprese agricole potranno vendere i loro prodotti direttamente in spazi pubblici e privati, in deroga anche al decreto legislativo 228/2001.
Questo è quanto disposto dall’ordinanza 96 del Commissario straordinario all’emergenza alluvione e presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Giani: “Favorire la vendita di tutti quei prodotti già pronti ma che a causa dell’alluvione rischiano di non essere commercializzabili attraverso i consueti canali di vendita è la motivazione di questa ordinanza. Le attività commerciali e artigianali potranno vendere i loro prodotti anche al di fuori dei locali di produzione, degli esercizi commerciali o all’esterno, su aree pubbliche o private indicate dai Comuni.
E’ un modo per aiutare concretamente le aziende produttrici che hanno bisogno di liquidità immediata e rischiano invece di dover buttare via anche prodotti integri nella loro funzionalità ma con imballaggi danneggiati. Chi vuol aiutare le aziende colpite dall’alluvione potrà avere anche questo strumento per farlo. Le vendite dei prodotti alimentari e non alimentari, artigianali saranno consentite anche a prezzi ribassati, scontati, permettendo così una certa liquidità per le imprese così fortemente danneggiate, con la possibilità di vendite online dei prodotti e l’organizzazione anche di appositi eventi”.
L’ordinanza avrà valore fino al 15 dicembre 2023.
Leonardo Marras, assessore regionale attività produttive: “L’ordinanza per consentire le vendite speciali alle imprese colpite dall’alluvione è un modo per dare riscontro velocemente e in modo concreto alle esigenze di quanti si trovano ad affrontare una situazione di emergenza con molta merce danneggiata e le attività ferme. Dare loro la possibilità di vendere la merce anche al di fuori dei canali e degli spazi consueti, li aiuta ad avere, almeno in parte, continuità economica. Oltre a smaltire parte del magazzino. La situazione è estremamente complessa ed ogni iniziativa può essere utile a aiutare la riattivazione del lavoro”.
La vendita dei prodotti delle imprese alluvionate sarà possibile a patto che per i prodotti alimentari sia garantita l’integrità igienico-sanitaria. E che per i prodotti non alimentari siano integre le caratteristiche e la funzionalità. In pratica sarà possibile la vendita se il maltempo ha danneggiato esclusivamente l’imballaggio o il confezionamento, ma la funzione primaria è stata salvaguardata.
Paolo Gori, vicepresidente di Confartigianato Imprese Firenze: “Condividiamo le disposizioni dell’ordinanza commissariale volta ad aiutare le attività commerciali e artigianali che abbiano comprovati danni e problemi derivanti dall’alluvione. Oltre ai danni veri e propri che hanno colpito direttamente il tessuto produttivo di un territorio che è ad alta vocazione imprenditoriale, ci sono, a caduta, i danni per i mancati introiti con una contrazione delle vendite già impattante. Bene le deroghe. Ciò detto, onde evitare speculazioni di ogni tipo, è fondamentale accertare i danni”.