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“Se la siccità continua a questi livelli anche noi saremo costretti a dichiarare lo stato di calamità per parte del territorio della Toscana“. Toscana verso lo stato di calamità per la siccità. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Giani ha annunciato la riunione dell’Osservatorio “che è l’organo competente per darci delle indicazioni tecniche, e sulla base di queste indicazioni in giunta prenderemo le nostre decisioni. La Toscana si presenta in una situazione differenziata rispetto ad altre regioni: è il motivo per cui finora non è stato dichiarato lo stato di calamità. Ma è chiaro che vi sono parti di Toscana che hanno condizioni molto problematiche che lo giustificano.
Altre zone hanno una situazione migliore, semplicemente perché in passato abbiamo fatto le cose, a differenza di tanti altri: pensate a cosa significano quei 70 milioni di metri cubi d’acqua che è in grado di contenere il lago di Bilancino, per poi renderli gradualmente consentendo di evitare che l’acquedotto a Mantignano e all’Anconella si blocchi come avveniva una trentina d’anni fa perché l’acqua dell’Arno non era più utilizzabile. Tutto ciò deve far riflettere: occorre avere lungimiranza nel fare opere che magari sono contrastate da quello o quell’altro”.
Intanto Ait, Autorità idrica toscana annuncia che sta analizzando i primi report richiesti a tutti i gestori del servizio idrico e la situazione delle falde idriche “appare molto critica”. Il direttore di Ait Alessandro Mazzei: “Anche le possibili proiezioni per le prossime settimane potrebbero mostrare un quadro negativo dello stato delle riserve idropotabili, specie lungo la costa. Stiamo andando verso la tempesta perfetta: abbiamo le temperature più alte del 2003, anno di maggiore calore in Toscana, e la scarsità di piogge del 2012, anno più siccitoso per la nostra Regione”.
Quindi il direttore Mazzei: “Abbiamo chiesto ai gestori l’elenco delle opere e degli interventi che si possono realizzare in estrema urgenza per far fronte alla situazione di criticità. Nei giorni scorsi Ait aveva già sensibilizzato i Comuni toscani per ridurre i consumi di acqua, e oltre la metà dei sindaci ha già adottato l’ordinanza contro l’uso improprio delle risorsa idrica. Adesso dobbiamo stringere ancora di più l’uso del nostro bene più prezioso”.
Nei prossimi giorni Ait rende noto trasmetterà alla Regione Toscana il quadro della situazione generale su tutto il territorio, comprensivo dei necessari interventi gestionali (autobotti e riparazione perdite) e infrastrutturali (nuovi pozzi, sostituzione reti, collegamenti rapidi tra reti esistenti). Questo rapporto di sintesi che Ait farà agli uffici regionali, spiega Ait, servirà alla Regione Toscana per supportare la dichiarazione di stato di emergenza nazionale. Tale richiesta, spiega Ait, potrà essere confermata da un atto del Governo Draghi. L’Autorità di Distretto dell’Appennino settentrionale ha dichiarato di voler innalzare il livello dell’allerta, portandolo a uno stato di severità per tutto il proprio territorio, che include quasi tutta la regione Toscana.