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Economia circolare: approvato piano regionale rifiuti in Toscana

Via libera a Prec in Consiglio regionale. Voto favorevole Pd e Italia Viva. Contrari Lega Salvini, FdI, Fi, M5S. Centrodestra: "Piano insufficiente e inadeguato". M5S: "Bocciatura sistematica nostri odg". Pd: "Strumento innovativo". Giani: "Protagonisti economia circolare". Approvato Odg Lega contrasto infiltrazioni mafiose

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Economia circolare: approvato piano regionale rifiuti in Toscana

E’ stato approvato dal Consiglio regionale della Toscana, presidente Antonio Mazzeo, il Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati – Piano dell’economia circolare (Prec). L’atto ha avuto il via libera a maggioranza, con 24 voti favorevoli, quelli della maggioranza (Pd e Italia Viva), e 11 contrari (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Movimento 5 Stelle).

Per Lega Salvini, Fratelli d’Italia e Forza Italia “Un piano dei rifiuti insufficiente, inadeguato, ideologico e giunto fuori tempo massimo”.M5S

 con Irene Galletti: “In Consiglio Regionale si è registrata una bocciatura sistematica degli ordini del giorno presentati dal Movimento 5 Stelle e collegati al piano rifiuti e bonifiche presentato dalla giunta. Le proposte, che puntavano a una gestione dei rifiuti più sostenibile attraverso il potenziamento del sorting avanzato, la riduzione della dipendenza da discariche, la chiusura di inceneritori obsoleti e il blocco di nuovi impianti di incenerimento, oltre che maggiori investimenti per studi epidemiologici nelle aree SIN e interventi normativi per mitigare le emissioni odorigene provocate soprattutto dagli impianti a biogas, sono state respinte dal Partito Democratico senza alcuna giustificazione convincente.

Questo voto compatto della maggioranza evidenzia una chiusura netta verso i modelli più vincenti dell’economia circolare e l’utilizzo di tecnologie avanzate per il recupero dei materiali, rafforzando l’impressione di un immobilismo politico che continua a favorire strategie superate, dannose per l’ambiente e la salute pubblica. Una posizione che contrasta apertamente con le intenzioni dichiarate nel Piano Rifiuti discusso nell’assemblea toscana”.
Vincenzo Ceccarelli, capogruppo Pd: “Strumento innovativo, risultato di un lavoro approfondito e partecipato, che fissa obiettivi chiari e ambiziosi: ridurre la produzione di rifiuti del 5% entro il 2028, portare la raccolta differenziata al 75% nel medio termine e all’82% entro il 2035, promuovendo il riuso e il recupero, e andando alla progressiva chiusura delle discariche. E’ un piano al quale si è lavorato in questi anni, senza perdere tempo utile per la realizzazione degli impianti, tanto che dal 2021 in avanti sono ben 19 gli impianti che si stanno realizzando o che sono già autorizzati. Il tema della chiusura del ciclo dei rifiuti e della creazione di una vera economia circolare – conclude Ceccarelli – è una cosa estremamente seria per la Toscana e non meritava un dibattito consiliare a tratti surreale”.

Approvato dalla maggioranza un emendamento del Pd illustrato in Aula dalla prima firmataria, Valentina Mercanti: “Andiamo nella logica di rispettare la semplificazione, ma rafforziamo il concetto dell’importanza di tenere presenti i centri abitati. Nell’ambito delle indicazioni preferenziali per la localizzazione e la progettazione è opportuno porre attenzione per i centri abitati, con particolare riferimento a quelli che non possono garantire il permanere di una fascia di rispetto di 200 metri tra il perimetro dell’impianto e le aree residenziali ricadenti all’interno del centro abitato stesso”.

Sull’emendamento, si legge in una nota dell’Ufficio stampa del Consiglio regionale, ha chiesto un intervento correttivo il gruppo di Fratelli d’Italia, con un sub-emendamento. Pensato con riguardo “alla località di Salanetti, nella piana di Lucca”, come spiegato in Aula dal primo firmatario, il capogruppo Vittorio Fantozzi, si proponeva di “non consentire comunque la realizzazione nelle aree con presenza di centri abitati che siano già saturi di attività industriali e classificati come aree a pericolosità idraulica elevata o molto elevata con rischio di alluvione frequente o molto frequente”. Il sub-emendamento è stato respinto.

L’aula ha approvato anche due ordini del giorno collegati al piano, uno della Lega e uno del Partito Democratico. Quello della Lega, primo firmatario Marco Casucci, approvato all’unanimità, impegna la giunta “a promuovere un incremento delle risorse economiche” per sostenere “attività di prevenzione e contrasto delle infiltrazioni mafiose, con particolare attenzione al settore della gestione e del trattamento dei rifiuti”; l’atto chiede anche “di istituire un tavolo permanente con rappresentanti delle forze dell’ordine, della magistratura, delle associazioni antimafia e delle parti sociali, coinvolgendo l’osservatorio regionale per monitorare e affrontare i fenomeni mafiosi nel territorio regionale”.

Il secondo ordine del giorno approvato, primo firmatario Vincenzo Ceccarelli (Pd), impegna l’esecutivo “a favorire una equa localizzazione nei territori dell’impiantistica, particolarmente di quella funzionale al raggiungimento dell’obiettivo programmato di autosufficienza dei singoli ambiti territoriali ottimali, al fine di non gravare ulteriormente su realtà territoriali già ampliamente coinvolte nella chiusura del ciclo di gestione dei rifiuti”; nonché “a favorire l’estensione dell’indennità di disagio ambientale anche ai Comuni contermini a quelli sedi di impianto di trattamento rifiuti, in analogia a quanto stabilito dalla Giunta regionale per l’attribuzione dei proventi dell’ecotassa”. L’aula di palazzo del Pegaso si è espressa a maggioranza, registrando 23 voti favorevoli (Partito democratico e Italia viva), 1 contrario (Forza Italia), 7 astenuti (Fratelli d’Italia e Lega), 2 non voto (Movimento 5 Stelle).

Respinti invece il pacchetto di ordini del giorno presentato da Fratelli d’Italia, quelli dal Movimento 5 Stelle, e altri odg presentati dalla Lega.

In sede di dichiarazione di voto, Maurizio Sguanci, Italia Viva, ha giudicato l’atto “un buon piano”. Poi: “Avrei gradito molto che avessimo ridotto al minimo le quantità di rifiuti avvalendoci di sistemi di smaltimento che nel resto d’Italia e in Europa sono molto usati. I termovalorizzatori sono impianti all’avanguardia e a basso impatto inquinante e soprattutto con una resa energetica che non ha pari, senza contare che così diminuirebbe l’inquinamento dei mezzi che tutti i giorni si muovono per portare i rifiuti alle discariche”.

Alessandro Capecchi, FdI: “A nostro giudizio sarebbe stato più rispettoso da parte dell’assessore rispondere alle numerose questioni politiche che i consiglieri di opposizione hanno sollevato, ma così non è stato. Ma noi continueremo a interessarcene ancora e ancora, perché non è vera la favola della Toscana felix che sposa l’economia circolare e si mette a capo del movimento ambientalista per la transizione ecologica. La verità è che è la regione con il più alto numero di discariche in Italia, dove la criminalità organizzata compie reati di una certa gravità. Siamo secondi in Italia per il costo dello smaltimento“. “I problemi della Tari e della governance di questo sistema, che avete voluto tenere fuori da questo atto, si ripresenteranno nel prossimo futuro. Il sistema deve stare in equilibrio, consentendo a tutti i cittadini sul territorio di pagare in maniera omogenea, smettendo di infilare i rifiuti sotto terra e di mandare a giro tutti giorni migliaia di camion pieni di rifiuti perché non si ha il coraggio di realizzare nuovi impianti”.

Eugenio Giani, presidente Regione Toscana. “Oggi la Toscana esce più ricca, con una visione che ci porta a essere protagonisti dell’economia circolare. All’inizio del mandato eravamo in condizioni di debolezza sull’organico, e il piano sta dando risposte molto chiare, senza contare che in questi quattro anni abbiamo inaugurato gli impianti di Asciano e di Montespertoli. Sono previsti nel piano altri due impianti, il che ci consentirà di raggiungere ampiamente l’autosufficienza”. Giani ha poi citato Peccioli, con la nascita di un “impianto tra i più moderni che sostituirà la discarica”. “Con i 21 impianti del piano non solo raggiungiamo l’autonomia ma con l’economia circolare potremo produrre materie prime e seconde preziose” ha aggiunto, portando come esempio la struttura di Terranuova Bracciolini “che permette di produrre pepite d’oro dalla lavorazione dei rifiuti elettronici”.  “Troppo volte mi sono sentite dire che non si fanno scelte sulle localizzazioni. Al contrario, il piano dimostra che abbiamo usato il metodo corretto, non dirigistico. Aver voluto far partire dal basso le localizzazioni, aver permesso un filtraggio da parte dei soggetti che operano sul territorio, ha fatto sì che questi 21 impianti previsti nel piano siano stati voluti e che potranno essere effettivamente realizzati. Ora potranno essere attivati 50 milioni di euro che provengono dal Pnrr. Sono orgoglioso del lavoro fatto”.

Il portavoce dell’opposizione Marco Landi, Lega Salvini: “Noi abbiamo pensato di dare un contributo costruttivo e ragionevole e oggi ci aspettavamo, rispetto a una discussione ampia e importante, che alcuni emendamenti venissero accolti. Si è un po’ svilito quello che è stato il nostro lavoro. Abbiamo comunque sviluppato un’idea alternativa rispetto a quelli che sono i fondamenti di questo piano, a partire dai tre Ato e dalla loro disomogeneità. Sappiamo bene che la mancata realizzazione del gassificatore di Empoli causerà un gap importante nell’autosufficienza dell’Ato centro, così come sull’impianto di Peccioli non c’è stata la chiarezza che chiedevamo. In Toscana non riusciremo a non esportare più rifiuti né a breve né a medio termine e la nostra regione si conferma terra di discariche, per non citare i costi, che rimangono tra i più cari di Italia. Questo piano non risponde alla nostra idea di come si devono gestire i rifiuti”.

 

Elena Meini e Marco Casucci, Lega Salvini: “Approvato nostro atto che chiede maggiori risorse regionali per contrastare le infiltrazioni mafiose nel settore. Necessario un monitoraggio congiunto a livello istituzionale. Il famigerato caso Keu e le periodiche relazioni della Dia, hanno chiaramente evidenziato come il settore dei rifiuti sia tra quelli maggiormente attenzionati dalla criminalità organizzata in Toscana. Nell’ambito del deludente piano dei rifiuti, abbiamo, dunque, presentato uno specifico Odg, poi approvato, in cui chiediamo espressamente di promuovere un incremento delle risorse economiche regionali da destinare alle mirate attività di prevenzione e contrasto riguardo alle infiltrazioni mafiose, proprio con particolare attenzione al comparto inerente alla gestione ed al trattamento dei rifiuti. Inoltre, nel documento da noi proposto ed accolto positivamente dall’Aula, chiediamo d’istituire un tavolo permanente con i rappresentanti delle forze dell’ordine, della magistratura, delle associazioni antimafia e delle parti sociali, coinvolgendo altresì l’Osservatorio regionale, al fine di monitorare ed affrontare gli attinenti fenomeni malavitosi nella nostra Regione. Abbassare la guardia su una tematica così rilevante, da parte della politica, sarebbe, infatti, un errore gravissimo ed il nostro atto, va proprio nella direzione di favorire la massima attenzione sulla grave criticità da parte dell’istituzione regionale-concludono i rappresentanti della Lega”.

© Riproduzione riservata

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