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Italia Sovrana Popolare, in Toscana miglior risultato nazionale

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LIVORNO – In Toscana la neonata Italia Sovrana e Popolare del leader Marco Rizzo, ha ottenuto il miglior risultato nazionale in termini di voti alle politiche del 25 settembre.

ISP, nata più o meno un paio di mesi fa, tra i cosiddetti partiti antisistema, non ce l’ha fatta a superare il 3% di sbarramento per l’ingresso in Parlamento.

Ma su 350mila voti in tutta Italia circa 30mila sono arrivati in Toscana.

In una campagna elettorale, ci tiene a sottolineare Alessio Flammia, capolista Livorno Camera Deputati, fatta con pochissimi mezzi economici. “A Livorno abbiamo speso poco più di cento euro per la campagna elettorale. Quasi 4mila voti solo a Livorno non sono pochi, così come 30mila voti in tutta la Toscana”.

Percentualmente di pregio il dato ad Aosta con il 4,68% dei voti.

Poi Flammia, 31enne consigliere del Comune di Rosignano Marittimo “Ci tengo molto a ringraziare tutti. Ma davvero tutti. Grazie per la fiducia che abbiamo ricevuto. Siamo partiti in pochi, abbiamo incontrato tante persone lungo la strada che si sono unite a noi. E questo è un dato di primo piano. Certo, il dato del risultato è stato insufficiente. Ma non dimentichiamo che siamo nati da poco e questo risultato va considerato un punto di partenza”.

Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista, il cui faccia a faccia con Enrico Mentana pre voto ha fatto e sta facendo il giro del web: “Nonostante una campagna elettorale entusiasmante, i tempi ristretti voluti dal sistema ci hanno comunque messi all’angolo. Il simbolo era ai più sconosciuto, se avessimo avuto più tempo allora la situazione sarebbe ben diversa. Italia Sovrana e Popolare prosegue la sua battaglia che è appena iniziata, nelle piazze ed in ogni luogo. Ringraziamo il cuore dei nostri militanti che si sono dimostrati il meglio che potevamo avere. I 350 mila voti sono una base importante da cui partire. Li abbiamo ottenuti in pochissimo tempo, senza poter far conoscere il simbolo, nel totale ostracismo dei media. Se consideriamo che il simbolo è stato conosciuto da non di più dal 10% dell’elettorato, le aspettative sono realisticamente positive. Umanamente è stata un’esperienza straordinaria. Ringrazio tutti, in primis la struttura umana e dirigenziale del PC che, nella nostra disciplina, ha speso le forze migliori nel seguirmi in questo percorso”.

Poi, via social, Rizzo commenta: “Almeno il 60% degli Italiani è contro la guerra, almeno il 40% è contro la gestione politica della cosiddetta pandemia. Però, quasi inconsapevolmente, il 96%, tra i votanti, sceglie i partiti della guerra e della coercizione sanitaria ed il 35%, tra gli elettori, si astiene. Diciamo che il sistema è riuscito a camuffare bene se stesso. Adesso arriva l’autunno col disastro economico e sociale. Le nostre ragioni sono e saranno più forti. Serve il sangue freddo per riconoscerlo”.

 

© Riproduzione riservata

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