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Massimo Mallegni
, ex sindaco di Pietrasanta, senatore uscente coordinatore toscano Forza Italia, e Mario Lolini, deputato uscente di Grosseto, commissario toscano Lega Salvini Premier, fuori dalla nuova composizione del Parlamento eletto col voto del 25 settembre.
Nel trionfo del centrodestra anche in Toscana che ha espugnato Livorno con un risultato storico, rimangono fuori dal Parlamento 2022 due nomi eccellenti del centrodestra.
Lolini dato per capolista, all’ultimo minuto, con l’arrivo dell’eletto leghista Claudio Borghi, era stato spostato al secondo posto per la Camera alle spalle della rieletta ex sottosegretaria Tiziana Nisini. Per lui dunque una campagna elettorale molto in salita.
Mallegni era finito al centro delle polemiche in campagna elettorale per spot targati Forza Italia con casalinghe in versione cliché stereotipato anni sessanta.
Di fatto la loro non rielezione lascia presupporre anche un ribaltone nei vertici regionali dei rispettivi partiti.
Lolini e Mallegni non sono i soli nomi eccellenti non rieletti in Toscana.
Intanto nella Livorno in cui è stato fondato, nel cuore del quartiere Venezia, il Partito Comunista in Italia, per la prima volta nella storia si è registrato il ko della sinistra. Non sono stati rieletti il prof livornese Andrea Romano, deputato uscente, e l’imprenditore lucchese Andrea Marcucci, senatore uscente, entrambi Pd.
Tra i primi, Romano e Marcucci, a fare gli auguri agli avversari eletti Chiara Tenerini, Forza Italia, e Manfredi Potenti, Lega Salvini Premier.
A Prato, altra città con cappotto del centrodestra, non è stato rieletto il prof Tommaso Nannicini di Montevarchi, Pd, senatore uscente, figlio dell’ex deputato e sindaco Rolando Nannicini, nonché sottosegretario col Governo Renzi. Candidatura che aveva provocato non poche polemiche all’interno del Pd locale in quanto Nannicini è stato ‘paracadutato’ a Prato. Ha vinto Erika Mazzetti, che è pratese, Forza Italia: 40,2 a 33,6%.
Altra esclusione eccellente dal Parlamento 2022 in Toscana quella di Cosimo Maria Ferri di Pontremoli, magistrato, deputato uscente di Italia Viva, sottosegretario di Stato al Ministero della Giustizia nel Governo Letta, nel Governo Renzi e nel Governo Gentiloni. Candidato sia nel collegio comprendente Massa Carrara, sia in Liguria dove è stato battuto da un candidato Pd. Al ballottaggio delle amministrative di giugno scorso a Carrara, vinto dalla candidata Pd Serena Arrighi, il candidato sindaco renziano Cosimo Maria Ferri aveva sostenuto il candidato sindaco di centrodestra Caffaz.
Altro nome illustre rimasto fuori è quello di Enrico Rossi, Pd, pisano di Bientina, presidente Regione Toscana prima di Giani per due mandati, ex sindaco di Pontedera, ex assessore Sanità Regione Toscana, candidato Grosseto – Siena considerato alla vigilia collegio sicuro Pd, battuto dal vicesindaco di Grosseto Fabrizio Rossi, Fratelli d’Italia.
Fuori anche il costituzionalista pisano Stefano Ceccanti, deputato uscente Pd e senatore dal 2008 al 2013, battuto a Pisa dal leghista deputato uscente Edoardo Ziello.