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Sangiuliano-Boccia, Renzi e Pd Toscana: “Il ministro si deve dimettere”

Matteo Renzi, IV: "Sangiuliano è diventato lo zimbello del Paese. Esiste un problema di decenza istituzionale". Pd Toscana: "E' il momento che faccia un passo indietro". Donzelli, FdI: "Si tratta solo di gossip". Esposto di Bonelli

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Sangiuliano-Boccia, Renzi e Pd Toscana: “Il ministro si deve dimettere”.

Sangiuliano-Boccia, dopo l’intervista al Tg1 del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sul suo rapporto con Maria Rosaria Boccia: “Mai un euro del ministero è stato speso per la dottoressa Boccia. Tra noi c’era un rapporto affettivo. Assolutamente non sono ricattabile. Chiedo scusa a mia moglie. Chiedo scusa a Giorgia Meloni”.

Giovanni Donzelli, deputato toscano Fratelli d’Italia: “Ancora Sangiuliano? Non c’è una questione interesse pubblico. Non ha speso un euro di soldi pubblici in questa vicenda. Non ci sono segreti di Stato svelati a persone che non avevano competenza. Si tratta solo di gossip. E il gossip non ci interessa. Se poi qualcuno vuole fare il ministero della promozione della virtù e la prevenzione del vizio come in Afghanistan fanno i Talebani, qualcuno lo può fare. Suggerisco Nello Trocchia sottosegretario.

Matteo Renzi, il senatore toscano leader di Italia Viva: “Gennaro Sangiuliano si deve dimettere. Il ministro della Cultura deve proteggere il bello dell’Italia, oggi lui è diventato lo zimbello del Paese. E prima della imbarazzante vicenda Boccia, ricordiamo che questo ministro come primo atto ha azzerato i fondi della 18App, si è preso i meriti dei nostri governi su Pompei, ha gestito il Collegio Romano con rara mediocrità, ha governato in nome dell’amichettismo, ha collezionato gaffes su gaffes. Non so se esiste un problema di sicurezza nazionale, certo esiste un problema di decenza istituzionale. Noi continuiamo a raccogliere firme per le dimissioni e aspettiamo in Parlamento Giorgia Meloni a riferire, su questo e sul complotto di agosto”.

Pd Toscana, segretario il deputato Emiliano Fossi, con Laura Rimi, responsabile cultura: “L’affaire Boccia è solo la punta dell’iceberg dei danni che Sangiuliano sta infliggendo al settore culturale. Un caso che rivela la grave mancanza di trasparenza e rispetto per le istituzioni: ha mentito più volte, affermando che Boccia non avesse accesso a documenti riservati, che nessun fondo pubblico fosse stato speso per le sue trasferte e che non ci fossero contatti con il suo staff. Tutto smentito dai fatti.

E invece di chiarire in Parlamento, come richiesto in un Paese civile, ha preferito difendersi con venti minuti di intervista televisiva al Tg1 senza contraddittorio.
Il rifiuto di Giorgia Meloni di accettare le sue dimissioni danneggia ulteriormente la credibilità del Ministro, già compromessa dagli strafalcioni e dalle gaffe di questi anni di lavoro. Il tutto, davanti ad un operato che ha visto le poltrone moltiplicarsi, la burocrazia aumentare e l’autonomia dei musei venir meno, con temi e curatori imposti senza rispetto per la libertà artistica.
Le scelte di Sangiuliano non rispondono minimamente alle esigenze del mondo della cultura ormai allo stremo: il cinema e l’audiovisivo sono in ginocchio per il blocco del tax credit, il codice dello spettacolo è stato rinviato, le librerie e l’editoria sono state abbandonate.
Assistiamo a incompetenza e mancanza di visione. È il momento che faccia un passo indietro, per il bene del nostro patrimonio culturale”.

Intanto giovedì 5 settembre Angelo Bonelli,portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, ha presentato un esposto alla Polizia della Camera dei Deputati contro il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, in merito al ‘caso Boccia’. Le ipotesi  sono “distrazione per peculato e rivelazione di segreto d’ufficio. Nella ricostruzione del ministro c’è qualcosa che non torna. Ieri ho ascoltato la sua imbarazzante intervista: non deve chiedere scusa alla moglie e a Meloni ma agli italiani perché accreditare una persona che non aveva nessun ruolo utilizzando servizi dello Stato, andando ospite di organizzazioni e amministrazioni locali, facendo in modo che la dottoressa Boccia venisse a conoscenza di atti riservati della pubblica amministrazione sono fatti di una gravità inaudita”.

 

 

© Riproduzione riservata

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