Getting your Trinity Audio player ready...
|
Sanità, Giani attacca: “Da Governo solo briciole. Costretto a scelte impopolari”.
“Il ragionamento che io faccio con il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ma in generale con il Governo, è che in due leggi finanziarie ha sicuramente dato le briciole alla sanità. E ha conseguentemente depotenziato la capacità di intervento pubblico del nostro sistema sanitario. A fronte di tutto questo io non me la sono sentita di procedere con i tagli, ma solo con operazioni di tenuta”.
Così Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, a proposito dell’aumento dell’addizionale regionale Irpef.
Giani a Careggi, Firenze, per l’inaugurazione di 12 nuovi posti letto ad alta tecnologia nel reparto di Medicina Interna dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi. L’inaugurazione alla presenza della direzione aziendale e degli operatori sanitari.
I letti saranno gestiti dalla Struttura Organizzativa Dipartimentale complessa (SODc) di Medicina Interna 4, diretta dal professor Alberto Moggi Pignone. Portando il numero totale di posti letto della SOD da 24 a 36 complessivi. Serviranno a supportare l’attività di ricovero ordinario in area medica di pazienti che afferiscono al Pronto Soccorso dell’Azienda Careggi, Trauma Center Regionale “che rappresenta un punto di riferimento per tutta Toscana”.
Giani prosegue verso il Governo Meloni: “Non è una questione della sanità toscana. E’ una questione di sostegno generale alla sanità italiana. Oggi in Germania, il paese economicamente più solido e forte dell’Europa, la spesa sanitaria per il sistema pubblico è del 10% rispetto al Pil. Che è il vero elemento con cui misurare quanto un Paese si dedica alla sanità. Rispettando l’art. 32 della Costituzione che dice che il diritto alla salute è un diritto fondamentale del cittadino. Quindi è una questione di attuazione di un dettato costituzionale in Italia”.
Poi: “Dopo che eravamo arrivati tre anni fa a toccare a sfiorare la soglia del 7% del Pil, quindi un dato appena sufficiente rispetto agli altri paesi europei, con gli interventi di sostanziale definanziamento di parte del Ssn siamo arrivati quest’anno al 6,2%. E’ evidente la necessità che quei 136 miliardi che oggi costituiscono il Fondo sanitario nazionale debbano essere incrementati. Del resto la previdenza allo Stato italiano costa 250 miliardi. Le burocrazie ministeriali 300 miliardi. Se da 136 miliardi ci avviciniamo quantomeno ai 150 miliardi, noi non facciamo nessuna operazione rivoluzionaria, ma diamo alla sanità perché è importante per il nostro Paese”.
Quindi Giani: “Noi abbiamo fatto un’operazione di tenuta del sistema sanitario. I soldi sono quelli, non è che poi gli infermieri vivano d’aria, vivono di uno stipendio. E quindi possiamo assumerne sulla base dei soldi che lo Stato dà attraverso il Governo che fissa in legge finanziaria le risorse per il Piano Sanitario Nazionale. Mi sono preso tante proteste per le scelte impopolari che ho fatto per tenere il sistema sanitario, di più non posso fare”.
“Quello che abbiamo fatto con la manovra finanziaria della fine del mese di dicembre è stato proprio quello di tenere un sistema sanitario, che poi cerca di migliorare. E che ha tutte le condizioni e i dati per migliorare proprio sul piano dell’alleggerimento della pressione sul pronto soccorso. Attraverso un rapporto con il territorio, e della riduzione dei tempi delle liste d’attesa”.
Per quanto riguarda i dodici nuovi posti letto a Careggi, illustra Regione Toscana, sono completamente rimodulabili in postazioni di Terapia Intensiva e Sub-intensiva in caso di emergenze sanitarie, con opportune integrazioni di personale.
Giani si è recato al Padiglione 12 DEAS dove è localizzata la Radiodiagnostica di Emergenza Urgenza, diretta dal dottor Vittorio Miele, in cui di recente sono entrate in funzione due nuove TAC per un investimento di un milione di euro.
Giani: “Careggi si rafforza. Sia con questi nuovi 12 posti letto di medicina interna, connessi e polivalenti. Sia per quanto riguarda la diagnostica che viene ulteriormente potenziata in funzione di quella che è la domanda. L’ AOU Careggi con 10,5 milioni di prestazioni sanitarie offerte all’anno è tra gli ospedali maggiori d’ Italia e sempre più punto di riferimento per la nostra Toscana. Questi interventi coincidono con l’ avvio delle iniziative per ricordare il centenario dalla data del ricovero del primo paziente a Careggi, che verrà celebrato nel corso del 2024.
Come Regione siamo costantemente impegnati sulla tenuta e sul miglioramento del nostro Sistema Sanitario Regionale, in difesa della sanità pubblica e nel rispetto della nostra Costituzione”.
Dg Daniela Matarrese: “Careggi aumenta i letti non solo a supporto di Pronto Soccorso. Ma, con tecnologie di monitoraggio e all’occorrenza di isolamento, abbiamo creato un reparto modulabile per le emergenze pandemiche e per pazienti in assistenza sub intensiva. A questo si aggiunge un ulteriore investimento di oltre un milione di euro, per il potenziamento della radiodiagnostica di emergenza al Trauma Center. Grazie al Governo regionale Careggi continua a crescere. Potenziando l’assistenza al servizio dell’Area Vasta Centro e di tutti i cittadini toscani”.