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Arriva anche in carcere a Sollicciano la prevenzione oncologica per i detenuti

Una delle unità mobili di Ispro fino al 29 novembre si occuperà dello screening della mammella e del colon retto

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SCANDICCI – Arriva anche in carcere la prevenzione oncologica per i detenuti. 

Una delle unità mobili di Ispro, l’istituto per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica in Toscana, da lunedì 25 novembre si trova al carcere di Sollicciano, a Firenze al confine con il comune di Scandicci e vi rimarrà per quattro giorni, fino al 29 novembre. 

L’iniziativa, che costituisce un progetto pilota promosso dalla Regione e coordinato da Ispro e Asl Toscana Centro, si inserisce all’interno della manifestazione La Toscana delle donne ed è stata accompagnata in mattinata da un momento divulgativo, con professionisti sanitari, dedicato alla prevenzione oncologica. È la prima di iniziative analoghe che in futuro saranno replicate in altri istituti penitenziari, accompagnate anche in quel caso da momenti di sensibilizzazione.

“La sanità non è fatta solo di cura ed assistenza quando una persona si ammala. Importantissima  – sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani – è la prevenzione, quella primaria che grazie agli stili di vita riduce i rischi di ammalarsi, e quella secondaria offerta dagli screening, che in Toscana abbiamo allargato ad ulteriori fasce di popolazione rispetto a livelli di assistenza nazionali. Sono importanti perché un tumore diagnosticato precocemente è più facile da curare, con vantaggio per la salute dei singoli ma anche per la sostenibilità del sistema sanitario”.

“La sanità pubblica che vogliamo è quella che non lascia indietro nessuno – evidenzia l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini – È questa la funzione prima di un sistema sanitario universalistico che, come in questo caso, si prende cura anche di fasce di popolazione a volte dimenticate come i detenuti. Gli screening ci aiuteranno a tenere sotto controllo la stato di salute della popolazione carceraria, ma con questo servizio di prossimità offriremo anche un’opportunità a chi lavora nelle carceri”.

In Toscana gli screening gratuiti per il tumore alla mammella sono riservati alle donne tra 45 e 74 anni, cinque anni prima e cinque anni dopo della copertura nazionale. A Sollicciano sono una ventina le detenute che potranno avvalersi dell’opportunità ed un’altra decina tra le guardie carcerarie.   

Del laboratorio mobile di Ispro nel carcere si potrà approfittare anche per gli screening per il tumore al colon retto, con il ritiro delle provette del campione di feci per la ricerca di sangue occulto. Gli esami, da effettuarsi ogni due anni, sono offerti a tutti i toscani tra 50 e 69 anni.

 

 

© Riproduzione riservata

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