FIRENZE – Etruschi, siti Unesco, le ultime novità sulle scoperte in Toscana. Ma anche laboratori didattici, film, laboratori. Si è aperto al Palazzo dei Congressi a Firenze l’XI Salone dell’archeologia e del turismo culturale organizzato da Archeologia Viva (Giunti Editore). Al taglio del nastro, insieme al direttore dell’evento Piero Pruneti, sono intervenuti, tra gli altri, anche il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras.

“Una rassegna di respiro nazionale – sottolinea Eugenio Giani – che porta l’archeologia a essere viva. Una manifestazione che cresce ogni anno e che permette a tanti appassionati di vedere, scoprire, curiosare tra scoperte archeologiche e culturali e a entrare in contatto con i tanti luoghi di conoscenza sparsi per l’Italia. Il simbolo di quest’anno è l’Ercolino scoperto a Montaione, l’ennesimo rinvenimento straordinario che fa di questa regione una sorta di giacimento. Ricordiamo pochi anni fa cosa avvenne a San Casciano dei Bagni. Tutto questo permette di arricchire e modificare anche la narrazione legata al mondo dell’archeologia. TourismA, in tutto questo, ha saputo ritagliarsi uno spazio di valorizzazione, confronto e dibattito che richiama visitatori da ogni parte d’Italia”.

Uno degli appuntamenti che hanno aperto tourismA è stato ‘Toscana Terra Etrusca’, al quale ha preso parte l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras. Insieme a lui, tra gli altri, il sindaco del Comune della Città di Chiusi, capofila del Prodotto Turistico Omogeneo ‘Toscana Terra Etrusca’, Gianluca Sonnini, ed i direttori delle agenzie regionali (Toscana Promozione Turistica e Fondazione Sistema Toscana), Francesco Tapinassi e Francesco Palumbo.

Marras: “Uno spazio, quello offerto da tourismA ogni anno, utile per aggiornare il quadro delle iniziative legate al mondo degli etruschi in Toscana. A partire dall’intuizione del lrodotto turistico omogeneo, risalente ormai a qualche anno fa, e che ha coinvolto 50 comuni che hanno messo in campo risorse e investimenti per dar corpo ad un progetto culturale e di valorizzazione turistica del proprio territorio. Nonostante la discontinuità delle iniziative per promuoverlo siamo andati avanti, grazie all’impegno di tutti i soggetti coinvolti e con una chiave narrativa capace di dare nuova vita al racconto di questa civiltà. Che è sempre fonte di curiosità e scoperte continue. Il cambio di concetto di Pto  introdotto dal nuovo testo unico, modifica anche il segno del nostro impegno, con il coinvolgimento diretto degli operatori, l’interlocuzione con il mondo della ricerca, del sistema museale e di tutti gli attrattori turistici affinché l’offerta possa aggiornarsi, orientarsi e adeguarsi. Inizia pertanto oggi un nuovo percorso che spero possa portare ancora una volta la Toscana a essere la prima ad introdurre una nuova concezione di Pto”.