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Alluvione, Musumeci a Campi Bisenzio: “Non è solo colpa della natura, ma dell’uomo”

Attacco del ministro Protezione Civile:"Torrenti tombati e argini non consolidati. Sono quindici anni che c'è cambiamento climatico". Nardella: "Ingeneroso. Invito il ministro a non fare polemica". Giani: "Spero prevalga spirito collaborazione". Biffoni: "Fate presto con i ristori per famiglie e aziende"

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CAMPI BISENZIO – Alluvione, Musumeci a Campi Bisenzio: “Non è solo colpa della natura, ma dell’uomo”.

Il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, e il capo del dipartimento nazionale della Protezione civile Fabrizio Curcio lunedì 13 novembre a Campi Bisenzio, tra i territori più colpiti dall’alluvione che ha messo in ginocchio la Toscana.

Ad accogliere Musumeci e Curcio in Municipio il sindaco della Città Metropolitana Dario Nardella, il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino, l’assessore regionale Monia Monni.

Il ministro Musumeci ha attaccato: “La pianificazione del territorio è stata concepita negli ultimi cento anni secondo parametri che abbiamo sempre considerato ordinari. Sarebbe un errore dire che la colpa è solo del cambiamento climatico. Con grande schiettezza e chiarezza devo dire che la colpa non è solo della natura ma è anche dell’uomo“.

Poi: “In Toscana è accaduto che alcuni torrenti erano stati chiusi, tombati dal cemento. In Toscana è accaduto che gli argini di alcuni torrenti non sono mai stati consolidati o sufficientemente consolidati. E’ accaduto che alcuni torrenti sono stati canalizzati riducendo la sezione idraulica e di fatto ingessando quel corso d’acqua. La canalizzazione non è il rimedio consigliato per consentire alle acque in caso di piena di potersi espandere. E’accaduto che alcune vasche di espansione, seppur finanziate, non sono mai state completate”.

La replica di Nardella: “Credo sia ingeneroso dire che la Toscana sia all’anno zero per la prevenzione perché allora mi verrebbe da chiedere: tanti altri territori in Italia allora a che anno sono? Ringrazio il ministro Musumeci per la sua presenza, certo ora c’è tanto lavoro da fare. Non c’è ancora la quantificazione dei danni ma ci aspettiamo dal Governo tempi certi e impegni concreti per le famiglie colpite e le imprese perché i danni sono moltissimi.

Ci auguriamo che la risposta arrivi, anche perché quando Musumeci ha detto, riferendosi alle imprese, vi dovevate assicurare contro il cambiamento climatico ci aspettavamo un’attenzione e una sensibilità diversa. Invito il ministro a non fare polemica. In questi giorni è piovuta molta più acqua di quel 4 novembre 1966, data dell’alluvione di Firenze, e ora l’Arno non ha raggiunto il primo livello di guardia. Non per caso ma perché sono state realizzate molte opere”.

Poi Musumeci: Tutto quello che accadrà come eventi estremi non sarà più straordinario ma ordinario. Quando sento dire ‘non ho mai visto una cosa del genere’, faccio salva la buona fede di chi lo dice ma sono ormai quindici anni che c’è il cambiamento climatico. Questo governo ha messo a disposizione delle Regioni 800 milioni del Pnrr per la sicurezza del territorio”.

Sindaco Andrea Tagliaferri: “Attraverso il lavoro della Protezione Civile, delle associazioni di volontariato, delle colonne mobili regionali e dei volontari spontanei, e tramite il coordinamento delle istituzioni locali, il territorio ha risposto con la massima operatività all’emergenza. Adesso la stessa proattività e tempestività è richiesta al Governo, nel dare risposte concrete per la gestione della ripartenza”.

Matteo Biffoni, sindaco di Prato e presidente Anci Toscana: “Sono il sindaco di una delle città più colpite, ma molti sono i territori che hanno subito danni importanti a causa dell’alluvione. Ringrazio il Governo per la rapidità di dichiarazione dello stato emergenza e la nomina del commissario per l’emergenza in tempi rapidi”.

Biffoni ha ringraziato il capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio per il sostegno del sistema di Protezione civile: “La macchina ha reagito in tempi efficaci grazie a tutto il sistema di Protezione civile. Supportata dalla presenza nazionale delle colonne mobili regionali e dai volontari che hanno aiutato a liberare strade e abitazioni da acqua, fango e rifiuti. Uno dei problemi più grandi in questo momento per la quantità di rifiuti extra da smaltire”.

Da Biffoni un appello per dare il via prima possibile al sistema dei ristori: “È necessario trovare tutti gli strumenti per mettere le nostre aziende in condizione di ripartire e per dare sostegno alle famiglie colpite. Fate presto, noi come istituzioni locali ci metteremo la massima collaborazione”.

Giani: “Abbiamo avuto 8 morti e danni rilevanti in ben cinque delle dieci province toscane. E’ stato colpito anche il cuore economico della Toscana. Abbiamo subito un evento meteorologico come non si era mai visto fino ad oggi e il pericolo maggiore è stato rappresentato dai piccoli torrenti. L’Agna, lo Stella, il Bagnolo, gli altri torrenti del reticolo minore, che però in questo caso si è rivelato rilevante e devastante. Ringrazio il sistema regionale della Protezione civile, il mondo del volontariato, i corpi delle forze armate, le colonne mobili delle Regioni che sono venute in nostro aiuto. I giovani delle scuole superiori che sono venuti da tutta la Toscana ad aiutare.

Ora dobbiamo portare avanti tre fronti fondamentali. Gli interventi di somma urgenza, cioè la ricostruzione degli argini e la messa in sicurezza del territorio. L’assistenza alle famiglie che hanno subito danni. L’attenzione alle imprese colpite, anche perché in quest’area si trovano manifatture che sono indispensabili anche al settore moda e all’eccellenza dell’export italiano”.

“Occorreranno risorse perché il territorio possa avere risposte immediate. Oltre 30.000, tra famiglie e imprese, sono state colpite direttamente dalle esondazioni. Fino ad oggi c’è stata una stretta collaborazione con il Governo, e vorrei continuasse per poter dare risposte concrete  alle persone.  La volontà è quella di uscirne tutti insieme. Voglio vivere uno spirito di grande collaborazione e spero che prevalga questo clima rispetto alla prospettiva delle polemiche”.

“E’ fondamentale integrare le risorse che sono state finora messe a disposizione per poter ancora completare i lavori di somma urgenza, mettere in sicurezza il reticolato idrico minore. E poi abbiamo bisogno che si traduca l’ordinanza anche in legge per poter sospendere i contributi previdenziali, i pagamenti, le imposte perché chi è stato danneggiato possa vivere con uno spirito di supporto la prospettiva di ricostruzione”.

Curcio: “Negli ultimi 10 giorni ne abbiamo avuti 6 di allerta nei quali è piovuto. E’ stato un evento importante compulsato poi da altre emergenze, andando a pressare il sistema della Protezione civile. La risposta nazionale è stata importante ma ci sono interventi tecnici legati alla situazione. Se ci sono, e ci sono, altre situazioni attiveremo le procedure ordinarie di emergenza per poter inserire nella dichiarazione dello stato di emergenza nazionale anche alcuni comuni delle province di Lucca e di Massa Carrara colpite dal maltempo nei giorni scorsi.

Ma dobbiamo fare delle verifiche, se possono accedere alla dichiarazione dello stato d’emergenza. Il percorso chiaro c’è. Individuato nella notte del 2 novembre che ha portato alla dichiarazione dello stato d’emergenza il 3 novembre alle ore 11 in quelle province in cui c’era una certezza chiara di necessità operativa. Qua nasce il concetto delle cinque province, che non sono esclusive”.

Musumeci atteso a Forte dei Marmi martedì 14 novembre per il convegno ‘Il Mare come risorsa e racconto identitario’ alla Capannina di Franceschi.

Saluti ed introduzione di Bruno Murzi, sindaco di Forte dei Marmi e presidente Ambito Turistico Versilia.

Interventi.

Silvia Brini, Capitano di Fregata, Capo del Compartimento marittimo di Viareggio, ‘Il controllo e la tutela dell’ambiente costiero: il ruolo della Capitaneria di Porto’.

Davide Bellosi, direttore interregionale per la Toscana e l’Umbria dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ‘Il ruolo delle dogane nella gestione del territorio costiero”‘.

Mauro Rosi, professore Università di Pisa, ‘Il mare, una risorsa da tutelare’.

Valter Tamburini, presidente Camera Commercio Toscana Nord Ovest, ‘Lo stato dell’economia del mare del nostro territorio’.

Alessandro Tortelli, Ddrettore Centro Studi Turistici Firenze, ‘La sfida Blu della Versilia: un nuovo impulso all’economia del territorio dai turismi del mare’.

© Riproduzione riservata

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