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Firenze dopo la grande paura Arno, sindaca Funaro: “All’altezza delle sfide più complesse”

Sindaca Sara Funaro in Consiglio Comunale: "A disposizione dei sindaci di tanti Comuni area metropolitana tutto il personale amministrativo necessario. Grazie a chi ha gestito questa emergenza"

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FIRENZE – Firenze dopo la grande paura Arno, col colmo di piena che ha lambito i Lungarni, c’è l’intervento in Consiglio Comunale della sindaca Sara Funaro.

“Firenze ha dimostrato ancora una volta di essere all’altezza delle sfide più complesse, ancora oggi abbiamo i nostri angeli, centinaia di angeli meravigliosi che si sono messi a disposizione di lavoratori, famiglie, aziende che si sono trovate in difficoltà, non solo nella nostra città ma anche nei comuni dell’area metropolitana colpiti dall’emergenza”.

Firenze dopo la grande paura Arno, sindaca Funaro: "All'altezza delle sfide più complesse"
(Foto Fb sindaca Sara Funaro)

“Voglio innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per gestire questa emergenza, la Protezione civile in particolare, ma tutti i dipendenti del Comune che si sono adoperati e tutte le istituzioni ed enti che hanno contribuito a gestire le difficoltà, refettura, Regione, e poi  vigili del fuoco, forze dell’ordine. Oggi ci ritroviamo nella città di Firenze con una situazione tornata alla normalità, parchi e cimiteri sono rimasti chiusi oggi per garantire controlli sulla sicurezza come abbiamo effettuato controlli nel fine settimana sulle scuole. Siamo in costante contatto con tutti i sindaci dell’area metropolitana colpiti dall’emergenza. Tanti Comuni si trovano in grande difficoltà, in particolare i piccoli che non hanno tantissimi dipendenti: per questo abbiamo deciso di mettere a disposizione tutto il personale amministrativo necessario, sia comunale che della città metropolitana, per far avere supporto tecnico e operativo per tutti quegli atti di somma urgenza per ripristinare la normalità”.

Poi Sara Funaro. “Quello che si è verificato è stato l’ennesimo evento alluvionale che ha colpito la Toscana, ben 6 in soli 18 mesi, senza contare i numerosi episodi minori, ed è stato provocato da piogge eccezionali cadute in un intervallo temporale ristretto. Nell’ultimo evento sono caduti quantitativi di pioggia localmente eccezionali sulle province di Livorno, Pisa e Firenze, con cumulati sulle 24 ore che in alcune località sono stati prossimi a quelli registrati durante la grande alluvione del 1966, un evento impressionante in termini di tempo e dimensioni nella nostra città.  A Firenze Peretola nella sola giornata del 14 marzo registrati 105 mm di pioggia, più di quanto piove nell’intero mese di marzo; durante tutto il peggioramento (dal 12 al 14 marzo) ben 163 mm.  Le precipitazioni degli ultimi tre giorni sono arrivate dopo un gennaio-febbraio particolarmente piovoso che aveva reso il territorio saturo e quindi particolarmente vulnerabile. A Firenze Peretola tra il 1° gennaio e il 15 marzo si sono registrati 411 mm che rappresentano il maggior cumulato mai osservato nel periodo in oggetto dal 1955”.

“C’è stato un lavoro coordinato h24 con tutti i sindaci dell’area metropolitana, abbiamo preso tutti i provvedimenti necessari alla fase di emergenza. Abbiamo provveduto, in particolare, alla chiusura di tutte le scuole nelle giornate di venerdì e sabato. Una decisione mai facile,  è un intero sistema della città che si paralizza ma era necessario dare il messaggio che le persone dovessero circolare il meno possibile. Ancora una volta i fiorentini hanno dimostrato grande senso di responsabilità, una comunità che non solo quando c’è un’emergenza si mette ad aiutare chi è in difficoltà ma che sa anche rispettare le regole. Abbiamo cercato di comunicare in modo tempestivo le decisioni che venivano prese contrastando le fake news che rischiavano di generare allarme e ulteriori rischi per i cittadini, dalle notizie su Bilancino ai ponti chiusi”.

Quindi Funaro: “Come sapete la situazione a Firenze città è stata migliore rispetto a quella dei comuni dell’area metropolitana, le criticità principali si sono verificate nella zona di Ponte a Ema e Rovezzano, e voglio far giungere dal nostro Consiglio Comunale un segno di vicinanza e affetto per tutte le persone coinvolte negli allagamenti, per i tanti disagi che hanno subito in questi giorni. Le precipitazioni hanno comportato un rapido innalzamento dei livelli idrometrici dell’Ema, la sala operativa di Protezione Civile ha inviato due squadre per il monitoraggio a vista del fiume. Abbiamo avuto problemi nella zona di sant’Andrea a Rovezzano con alcuni allagamenti. Il fosso del Loretino ha straripato interessando la zona di via del Loretino. Squadre di Alia, AVR, Protezione civile, Publiacqua sono intervenute per liberare le strade dai rifiuti e ripristinare le condizioni di normalità. C’è stata una grande collaborazione da parte dei cittadini. Ci sono stati disagi anche su Viuzzo dei Sarti e in altre zone ma minori”.

“Si è trattato di un’importante emergenza che ha dimostrato sempre di più la necessità di interventi strutturati per la manutenzione e messa in sicurezza del reticolo idraulico. Uno degli interventi portati avanti dal Comune è quello sulle casse di espansione del Parco del Mensola, che anche in questa fase hanno dato un aiuto importante, uno dei maggiori esempi di progettazione e realizzazione, in tempi davvero da record, di un grande sistema di laminazione per la sicurezza idraulica del torrente Mensola e dell’intero quadrante nord-est della città di Firenze. Stiamo lavorando, poi, sul tema dei fossi tombati su cui dobbiamo prestare attenzione oggi ancora di più con il cambiamento climatico; stiamo compiendo uno studio e un’analisi delle fosse dei fiumi tombati per capire dove bisogna intervenire e dove invece l’intervento non è necessario. In particolare, abbiamo già ispezionato il fosso di santa Maria della Lastra, dell’Arcovata, Macinante, Loretino, Anciolina. Sono in fase di affidamento i rilievi dei tratti dell’Affrico, Gamberaia, Ripoli, fosso degli Ortolani, Ritortoli, Boddi e oltre a questo è in corso di esecuzione l’incarico di verifica idraulica dei tratti già analizzati e rilevati per un progetto preliminare di interventi di rimozione rischio idraulico”.

 

 

© Riproduzione riservata

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