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FIRENZE – Bimba scomparsa, parla Nardella. “No polemiche. Troviamo Kata”
Il sindaco di Firenze Dario Nardella sul posto per lo sgombero dell’ex hotel Astor.
Stabile occupato da cui sabato 10 giugno è scomparsa la piccola Kata, bambina peruviana di cinque anni.
Il Comune si occupa con i servizi sociali della sistemazione dei nuclei familiari in alloggi.
Nell’ex hotel Astor occupato 54 persone, delle quali 19 minorenni.
Dario Nardella: “La mia amministrazione da quando sono sindaco ha fatto 62 sgomberi, uno ogni 50 giorni. La nostra posizione è chiara: non c’è solidarietà, non c’è accoglienza senza legalità. La legalità è un principio che va stabilito sempre e non può essere messo a disposizione di polemiche politiche. Detto ciò ci concentriamo sulle ricerche della bimba. Abbiamo dato tutto il supporto a prefettura e carabinieri”.
Poi Nardella: “Non è nostra intenzione far polemica anche se riteniamo che il meccanismo migliore sia intervenire nelle ore immediatamente successive Lo abbiamo fatto molte volte, anche con questa prefetta in un’altra occupazione”.
Il sindaco di Firenze: “I Comuni non sono l’ente giuridico che decide gli sgomberi, ma si occupano soprattutto della parte di impatto sociale, cioè di prendere in carico i soggetti fragili”.
Prosegue Nardella: “Non vogliamo fare polemiche. Le ricerche della bimba sono ancora in corso e riteniamo che la nostra attenzione, e anche la preoccupazione e l’angoscia della nostra comunità, siano da rivolgere alle attività dell’Arma dei carabinieri che viene portata avanti”.
Sul presunto racket degli alloggi abusivi nell’ex Astor, Nardella ha precisato che non sono arrivate in proposito segnalazioni o denunce: “Non entriamo nel merito delle indagini per cui ci sono le autorità competenti. Ma è comunque inaccettabile che ci siano attività di racket. Già non sono accettabili le occupazioni abusive, sono illegali, ma ancor di più i racket, peraltro sulla pelle di persone disperate, sono veramente gravi. Mi auguro che se sono effettivamente avvenuti, vengano individuati i responsabili”.