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Non si fermano gli aumenti per la ricarica delle auto elettriche

(Adnkronos) – I costi della ricarica delle auto elettriche sono in continuo movimento, purtroppo però non in ribasso. Oggi chi utilizza una EV non è più spaventato dall’autonomia, tutte fanno in media dai 300 ai 500 Km di percorrenza massima, e neanche della presenza delle colonnine di ricarica sul territorio nazionale che sono, tra l’altro, in continuo aumento e hanno superato le 50.000 unità in Italia. Oggi i fattori decisionali che portano l’utente finale all’acquisto di un’auto full elettric sono due, il costo dell’automobile, che pare momentaneamente risolto perchè a maggio dovrebbero arrivare i famosi incentivi, e il costo della ricarica a kWh. Questo secondo fattore è diventato un problema non indifferente perchè ormai tutte le tariffe applicate dai gestori di energia elettrica sono notevolmente aumentate e anche tramite l’acquisto degli abbonamenti o ” pacchetti” molti servizi di erogazioni prima inclusi ora sono conteggiati extra come le colonnine Fast+ e Ultra. Diciamo che non è economico, sul mercato era rimasta un’unica rete distributiva di energia, A2A, con dei prezzi ancora calmierati ma dal prossimo 23 Aprile anche a2a ha dovuto o voluto cedere e procedere all’ennesimo aggiornamento delle sue tariffe.
A2A, dichiara però che i suoi costi sono sempre più competitivi rispetto la concorrenza. Ora le tariffe A2A, sono passate da 0,38 centesimi per kWh a 0,53 centesimi per chi la usa in modalità pay-per-use che diventano 0,43 se sei già cliente del Gruppo.  Esiste ovviamente anche una nuova offerta E-Moving Large che prevede, ad esclusione delle Stazioni denominate “Ultra” e “Fast+”, un prelievo massimo di 200 kWh al mese a fronte di un canone mensile di 106€ (IVA inclusa). La causa di questi aumenti è dovuta soprattutto alla interoperabilità tra i vari operatori, ossia la possibilità di utilizzare il proprio abbonamento anche con altri diversi operatori diversi da a2a su tutto il territorio nazionale.  Nei prossimi mesi la strategia prioritaria sarà di avere in città una carica più lenta, come le nuove colonnine da 7 kWh ( City Plug) con costi più contenuti rispetto ad un utilizzo tramite le supercharge – HPC – che hanno toccato costi fino a quasi 0,90 centesimi a KWh. Le nuove City Plug non prevedono infatti limiti di tempo ed è quindi possibile lasciare in carica il veicolo per tutto il tempo necessario, questo a beneficio di una maggiore attenzione alla diffusione delle colonnine in città rispetto al prezzo finale. Nei prossimi mesi il mercato tariffario dell’energia di ricarica dei veicoli full elettric rimarrà molto fluido, difficile capire se ci saranno ulteriori rialzi o possibili contenimenti, magari da parte del Governo, per incentivare ulteriormente l’acquisto di vetture elettriche.      —motoriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

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