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FIRENZE – Appello della garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Toscana Camilla Bianchi per i minori coinvolti nella guerra in Ucraina. Appello rivolto a Eugenio Giani, presidente Regione Toscana, e Antonio Mazzeo, presidente Consiglio regionale della Toscana, agli assessori e a tutti i consiglieri regionali. La garante Bianchi chiede di intervenire “Per assicurare tempestivamente, con ogni mezzo possibile, accoglienza per bambine e bambini, ragazze e ragazzi ucraini”. Mazzeo risponde: “Faccio mio l’appello, anche a nome di tutto il Consiglio regionale, affinchè siano messe in campo tutte le azioni possibili per garantire l’accoglienza delle bambine e dei bambini in fuga dall’Ucraina. In questi giorni, nelle testimonianze dirette che abbiamo ascoltato nelle manifestazioni di piazza, sono emerse le storie di bambine e bambini separati dai loro padri, nati nella metropolitana, a cui sono stati privati i più elementari diritti ad andare a scuola e vere le loro vite con le loro famiglie. Su questo tema, dunque, istituzioni, amministrazioni locali, associazioni e tutto il terzo settore sono chiamati a garantire tutto il supporto di cui potranno avere bisogno nella speranza che la diplomazia possa in queste ore raggiungere un’intesa per l’immediato cessate il fuoco e la fine del conflitto”.
L’appello di Camilla Bianchi: “A livello umanitario ogni guerra è prima e innanzitutto una guerra contro le bambine e i bambini, che tra i vulnerabili sono le persone più vulnerabili. Così, non possiamo non essere fortemente preoccupati del fatto che il conflitto in corso venga a incidere, nella sola Ucraina, sul destino di oltre sette milioni di esseri del tutto innocenti, stando ai dati di Save the Children, per cui la follia della guerra non trova né può trovare alcuna spiegazione. Persone che non possono in alcun modo essere abbandonate e a cui deve andare tutto il nostro possibile aiuto sia materiale che morale, anche per dare effettività a quei fondamentali principi e valori su cui si fonda la nostra Carta costituzionale ed a cui si ispira la Comunità europea di cui facciamo parte”.
Quindi la garante: “Pertanto, ritenendo anche di esprimere un comune sentire dei cittadini toscani, rivolgo un accorato appello al Governo regionale affinché voglia riservare una particolare attenzione alla situazione delle persone di minore età in fuga dal conflitto bellico in atto, adoperandosi tempestivamente con ogni possibile mezzo per assicurare al meglio una loro eventuale specifica accoglienza nel nostro territorio”.