(Adnkronos) – Lo scorso 3 agosto, dopo il Gran Premio di Ungheria, la classifica del Mondiale di Formula 1 recitava: Oscar Piastri 284 punti; Lando Norris 275 e Max Verstappen 187. La corsa al titolo, in quel momento, sembrava una questione privata in casa McLaren con il quattro volte iridato della Red Bull destinato a lasciare la corona. Ma non bisogna mai fare i conti senza l’oste, soprattutto se l’oste ha il nome di Max Verstappen. L’olandese volante, dopo la sosta estiva, è tornato in modalità Super Max e oggi, a cinque gare e due sprint dal termine, il quinto titolo non è più una mera illusione. In attesa del Gran Premio del Messico, in programma domenica prossima e dove il fenomeno della Red Bull ha già trionfato tre volte, Verstappen ha ora uno svantaggio di “appena” 40 punti da Piastri e 26 da Norris.
Secondo gli esperti Sisal, i due piloti della McLaren restano ancora i favoriti per conquistare il mondiale piloti, Piastri è offerto a 2,50, Norris a 2,75, ma adesso Super Max, a 3,00, crede a quella che sarebbe una rimonta epica. Solo due mesi e mezzo fa la quota del numero 1 della Red Bull era 66.
Nella storia della Formula 1, sono due le rimonte passate alla storia, nel 1976 e nel 2003. La prima fu quella di James Hunt, su McLaren, nei confronti di Niki Lauda, Ferrari: l’inglese, complice anche l’incidente al Nurburgring del pilota della Rossa, recuperò ben 35 punti, quando, è bene ricordarlo, il primo posto in gara ne assegnava 10. Impresa simile quella di Michael Schumacher, 22 anni fa, il quale riuscì a centrare il quarto mondiale consecutivo con la Ferrari rimontando la bellezza di 16 lunghezze di svantaggio, nelle ultime due gare, nei confronti di Kimi Raikkonen. Ora Max Verstappen va a caccia di un’impresa simile che lo lancerebbe, ancora di più, nell’Olimpo della Formula 1.
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